L’allenatore degli All Blacks motiva le due esclusioni nel secondo match in Sudafrica
Il Sudafrica ha insegnato quanto sia importante l’utilizzo della panchina in test match di grande livello. Le ultime due edizioni della Coppa del Mondo, vinte dagli Springboks, ne sono un esempio.
Ne sanno qualcosa anche gli All Blacks che la settimana scorsa a Johannesburg, dopo aver dominato per lunghi tratti la partita, si è spenta nel finale sotto i colpi dei finishers sudafricani, Kwagga Smith e Grant Williams su tutti che hanno dato la terza vittoria su tre nel Rugby Championship.
In vista del match di Città del Capo, l’allenatore della Nuova Zelanda Scott Robertson ha scelto una formazione differente da quella dell’Emirates Airline Park, operando alcune scelte sorprendenti.
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Le scelte di Scott Robertson: TJ Perenara e Beauden Barrett in panchina
“E’ stata difficile come conversazione, entrambi sono grandi uomini di squadra e grandi giocatori. Sanno che la maglia degli All Blacks è importante per tutti, se dovranno entrare in campo per chiudere la partita lo faranno” ha dichiarato Scott Robertson giovedì mattina ai giornalisti dopo aver annunciato il XV titolare, riferendosi ai due grandi esclusi.
L’head coach dei tuttineri ha spiegato che non è stato facile parlare con i suoi mediani: “Devi avere rispetto e spiegare bene i motivi per cui certe scelte vengono fatte. Loro hanno capito. Vogliono scendere dal primo minuto in campo, vogliono esserci per la maggior parte del tempo ma la chiave è come finiremo la partita”.
L’impressione è che Scott Robertson abbia deciso di mandare in panchina due colonne come TJ Perenara e Beauden Barrett per sfruttarli nella fase decisiva della partita, quella finale che sette giorni fa è stata fatale agli All Blacks.
Nel macht di Johannesburg gli staff tecnici di Springboks e Nuova Zelanda hanno optato per una panchina 5+3, motivo di discussione in Nuova Zelanda dopo la sconfitta per 31-27: “Stavamo pensando all’otto-zero!” ha scherzato Scott Robertson il quale ha concluso dicendo che una delle aree in cui gli All Blacks devono migliorare è la fase finale della partita.
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