URC, arriva la smentita: niente fusione con la Premiership

Il board del campionato ha rilasciato una nota stampa dove chiarisce la posizione e allontana il rischio di una lega britannica e irlandese

United Rugby Championship: la guida alla stagione 2023/24

URC, arriva la smentita: niente fusione con la Premiership

La Premiership sta attraversando un delicato periodo interlocutorio. In campo continuano ad andare in scena partite avvincenti ed equilibrate, ma fuori dal rettangolo di gioco ci sono molte questioni che tengono banco fra gli addetti ai lavori.

L’eco dei fallimenti di Wasps, Worcester e London Irish è ancora forte, non a caso l’organizzazione del massimo campionato inglese è alla costante ricerca di introiti che possano garantire maggiore copertura economica.

Il Telegraph ha riportato una notizia secondo cui le squadre della Premiership si sono trovate di fronte a un tavolo per discutere delle possibili evoluzioni del proprio torneo, in vista del rinnovo degli accordi per i diritti televisivi previsto per il 2026.

Da questo incontro sarebbero emerse diverse opzioni, tra cui quella più radicale: una lega britannico-irlandese che metta in competizione le squadre di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, spaccando lo URC e lasciando al loro destino Italia e Sudafrica.

Leggi anche: La Premiership punta gli occhi sull’URC, Italia e Sudafrica lasciate da parte

Il comunicato di smentita dello United Rugby Championship

La notizia ha fatto rumore, così il board dello URC non ha tardato a rilasciare un comunicato in cui viene chiarita la situazione e non si lascia spazio ad altre interpretazioni. Di seguito il testo integrale:

“Contrariamente a quanto riportato dai media, lo United Rugby Championship non è impegnato in discussioni riguardanti un campionato britannico e irlandese. Dall’introduzione delle quattro squadre sudafricane nel 2021, il campionato ha goduto di un periodo prolungato di eccezionali successi ottenendo record di pubblico, presenze, crescita dei social media e nuovi livelli di competitività. Ciò è dovuto in gran parte agli sforzi di tutte le 16 squadre di Irlanda, Italia, Scozia, Sud Africa e Galles che hanno elevato il campionato a nuovi livelli. Lo URC si impegna a continuare questo ritmo di crescita in vista della nuova stagione e guarda lontano nel futuro.”

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