URC: la preview del Benetton 2024/2025

L’obbligo di confermarsi, una trequarti ancor più forte e un dubbio da risolvere: ecco come i biancoverdi si presentano ai nastri di partenza della stagione

URC: la preview del Benetton 2024-25

URC: la preview del Benetton 2024/2025

Vacanze finite da un bel po’, preparazione atletica giunta al termine, per il Benetton è il momento di fare sul serio e scendere in campo per la prima giornata di United Rugby Championship 2024/2025. A Monigo arrivano gli Scarlets, con l’obiettivo cancellare un paio di stagioni tra l’inaccettabile e il surreale, mentre i biancoverdi sono chiamati al compito difficile: confermare una stagione da playoff.

Il Benetton rivive quindi la necessità di confermarsi come 5 anni fa, anche se in quel caso nell’annata successiva alla prima storica qualificazione fu difficile tracciare un bilancio complessivo, visto che la stagione fu interrotta a febbraio causa pandemia con un Benetton non brillante come l’anno precedente ma in piena lotta per riconquistare un posto tra le prime 6 del vecchio Pro14. Quest’anno, a meno di qualche improvvisa invasione di cavallette, nulla potrà sfuggire al supremo giudizio del campo.

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Il mercato

Le potenzialità per ripetere una stagione da playoff ci sono tutte. Il Benetton ha confermato gran parte della squadra della cavalcata 2023-24, e in alcuni reparti appare ancora più migliorata: fra tutti, il triangolo allargato, che ha visto l’arrivo di due pezzi da 90 come Louis Lynagh (che porta in dote 31 mete in 76 partite con gli Harlequins, e con un mezzo una stagione buttata per infortunio) e Matt Gallagher, anche lui figlio d’arte e giocatore che sarà fondamentale soprattutto in un aspetto nel quale il rugby italiano ha sempre fatto fatica, il gioco tattico al piede. In mediana, al posto dell’ectoplasma Hidalgo-Clyne è arrivato Lautaro Bazan Velez: bene a Rovigo, in crescendo con l’Argentina, ma da valutare in un campionato difficile e nei quali i “9” sono messi costantemente sotto pressione, in particolare dalle squadre irlandesi e sudafricane.

Davanti ci sono stati gli addii più dolorosi per coach Bortolami: i tallonatori Lucchesi e Nicotera. Per sostituirli il Benetton punterà ancora di più su Bautista Bernasconi, in grande crescita nell’ultima stagione, e ha portato a casa quello che dietro i due citati è forse il miglior prospetto italiano, Marco Manfredi, che però andrà valutato nella continuità e soprattutto in una squadra con obiettivi ben diversi da quelli delle Zebre. A chiudere il reparto, per ora, c’è Maile, reduce da una stagione negativa e che dovrà dimostrare di poter tornare il giocatore di un tempo, considerato che quest’anno è rimasto fuori anche dalle convocazioni di Tonga. Quello del tallonatore è forse l’unico reparto in cui il Benetton non può dirsi sicuro al 100%, l’unico sul quale si può nutrire qualche dubbio: proprio per questo il dg Pavanello ha parlato della possibilità di integrare la rosa con un altro tallonatore di esperienza, con Creevy nome più gettonato al momento.

Gli altri addii hanno riguardato giocatori che nell’ultimo anno hanno giocato poco come Padovani, Pettinelli, Lazzaroni, Da Re e Riera, mentre dispiacciono – anche umanamente – i ritiri di Zani e Marcus Watson, che invece sembravano in grado di poter ancora stare a questo livello, anche se sia il pilone/tallonatore sia Lazzaroni resteranno in ambito Benetton con ruoli importanti nella società. È arrivato invece il pilone Riccardo Genovese, la vera scommessa della stagione del Benetton: devastante in Under 20, altalenante alle Zebre, dove però non ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra. Considerando la grande concorrenza in mischia, per il pilone torinese conquistarsi spazio in biancoverde significherebbe dimostrare di poter stare ai piani alti del rugby internazionale.

La rosa

Per il resto, il Benetton si presenta con la stessa squadra dell’ultima stagione, con un anno in più di esperienza: non un dettaglio da poco, considerando la giovane età di molti biancoverdi – e Azzurri – già capaci di ottenere successi importanti. Sempre parlando di trequarti e di talento, Marco Bortolami potrà finalmente recuperare Paolo Odogwu, partito in quarta nella scorsa stagione e poi fermato da un bruttissimo infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la stagione. Davanti, invece, tornerà a disposizione l’esperienza di Tetaz Chaparro. A livello di formazione titolare, il Benetton può schierare un XV stellare: prendendo ad esempio sempre il triangolo allargato, a ranghi completi Bortolami sarebbe costretto a lasciare fuori almeno 3 tra Ratave, Lynagh, Gallagher, Odogwu, Mendy e Smith, e anche volendo schierare Paolo al centro dovrebbe quindi rimanere fuori dai 15 titolari almeno un altro tra Menoncello, Brex e Fekitoa.

Quindi da un lato il tecnico ha a disposizione – numericamente – una profondità notevole, dall’altro sarà importante che tutti si esprimano al 100%, soprattutto considerando la presenza della Champions Cup, con avversarie molto più toste e logoranti di quelle incontrate in questi anni di Challenge. Finora le partite “da turnover” sono state il tallone d’Achille dei biancoverdi, con prestazioni non all’altezza offerte da chi doveva invece sfruttare quell’occasione per dimostrare di meritare una maglia da titolare. La conferma passerà anche dal superare indenni a livello fisico i periodi più difficili, quando la Champions porterà via energie in più rispetto all’anno scorso.

A livello di approccio da parte degli avversari, invece, non cambierà molto. A prescindere dalla conquista dei playoff e dai risultati di Challenge, il Benetton è rispettatissimo in tutta Europa e nessuno scende in campo con quel pizzico di presunzione che si poteva percepire fino a qualche anno fa. Questo significa che nessuno farà regali, anzi, per molte squadre Monigo rappresenta un campo difficile da espugnare ma anche uno scalpo importante da portare a casa, visto che da quelle parti sono in pochi a vincere. Se poi si vuole sognare in grande, allora il Benetton dovrà essere bravo a guadagnare quante più posizioni in classifica onde evitare, come lo scorso anno, di ritrovarsi i Bulls in Sudafrica ai quarti.

Principali acquisti: Louis Lynagh (ala, Harlequins), Matt Gallagher (estremo/ala, Harlequins), Lautaro Bazan Velez (mediano di mischia, Rovigo), Riccardo Genovese (pilone, Zebre), Marco Manfredi (tallonatore, Zebre)
Dov’eravamo rimasti: 7° posto stagione regolare e quarti di finale nell’URC 2023-24, semifinale di Challenge Cup 2023-24
Occhi puntati su: Louis Lynagh – Se c’è qualcosa che il Benetton, soprattutto considerando la prima parte della scorsa stagione, deve ancora migliorare è la finalizzazione delle tante occasioni create: chi meglio del figlio d’arte dotato di un killer istinct che da queste parti raramente si è visto. I numeri parlano per lui, e le prestazioni in Azzurro anche.

Francesco Palma

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