Strepitosa Argentina! Batte il Sudafrica in rimonta e tiene aperto il Rugby Championship

Sotto 17-0 dopo 10 minuti, i Pumas ribaltano clamorosamente la partita e conquistano un successo incredibile. Erasmus nervosissimo se ne va primo del calcio finale (sbagliato) di Libbok

Strepitosa Argentina! Batte il Sudafrica e tiene aperto il Rugby Championship

Strepitosa Argentina! Batte il Sudafrica e tiene aperto il Rugby Championship (Photo by Grant Down / AFP)

Una partita folle, con gli il Sudafrica avanti 17-0 dopo 10 minuti e rimontato clamorosamente da un’Argentina immortale, mai doma, indescrivibile. A Santiago del Estero finisce 29-28 per i Pumas dopo un match che definire a 2, 3, 4 facce sarebbe riduttivo. Dopo quel primo parziale assurdo l’Argentina segna 4 mete in 20 minuti, gli Springboks restano a galla grazie a una magia di Reinach alla fine del primo tempo e ai piazzati di Pollard. Poi proprio i piazzati tradiscono la squadra di Erasmus, perché a 30 secondi dalla fine Libbok sbaglia quello decisivo – e facile – per il sorpasso definitivo. Alla fine è l’Argentina a festeggiare, mentre il Sudafrica ha ancora un match point da giocarsi a casa propria per vincere il Rugby Championship.

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La cronaca di Argentina-Sudafrica

Alla prima mischia il Sudafrica mette già le cose in chiaro: Nche demolisce Sclavi, con la penaltouche Pollard porta tutti ai 5 metri e sulla successiva giocata è lo stesso numero 10 a servire su un piatto d’argento il pallone della prima meta ad Aphelele Fassi. La seconda azione è ancora più emblematica: il Sudafrica sposta i Pumas da una parte all’altra del campo a una velocità supersonica, la difesa dei padroni di casa non regge il ritmo e lascia buchi (e liscia placcaggi) che gli Springboks non possono non sfruttare. All’8′ ne approfitta Kriel per la seconda meta.

Pollard allunga dalla piazzola per il 17-0, poi con una bella reazione d’orgoglio i Pumas battono un colpo. Numero di Albornoz, Chocobares rompe il placcaggio e apre lo spazio per la corsa di Mateo Carreras. Albornoz trasforma, poi subito dopo Van Staden fa un miracolo su Bertranou lanciato verso una clamorosa seconda meta dopo la strepitosa giocata di Oviedo. Al 18′ Arendse viene ammonito per un placcaggio alto su Carreras, il fallo è commesso da posizione piazzabile ma Albornoz chiude troppo l’angolo e manca i pali.

I Pumas però hanno cambiato marcia, e sfruttando la superiorità numerica ritornano in partita. Nasce tutto da una grande imbucata di Mallia che si porta dietro 3 Springboks per 10 metri, Bertranou muove dall’altra parte con Mateo Carreras che buca la difesa sudafricana e serve a Matera il pallone per la meta del 14-17. La squadra di Contepomi insiste: Mallia con un bel calcetto ispira la corsa di Delguy che batte in velocità Fassi e guadagna un calcio di punizione, si va in touche, gli Springboks provano a portare fuori la maul argentina ma Rubiolo è bravo a tenere il pallone in campo, Sclavi raccoglie e carica per l’incredibile sorpasso: 19-17 al 27′.

Con il ritorno in campo di Arendse la musica non cambia. I Pumas giocano un calcio di punizione alla mano ai 5 metri, dopo una serie di cariche Albornoz brucia Mapimpi con una finta e va a segnare la meta del 26-17. Nel finale di frazione il Sudafrica ritrova un po’ di ossigeno, Moerat e Pollard rinunciano a un calcio piazzabile, la maul successiva viene abbattuta irregolarmente e Reinach sorprende tutti battendo il calcio di punizione velocemente. Pumas sorpresi e il mediano vola in bandierina. Il primo tempo si chiude con l’Argentina davanti 26-22.

Nel secondo tempo il Sudafrica parte in quarta, e non poteva essere altrimenti dopo il disastro dei 20 minuti precedenti. Pollard accorcia per il 26-25, poi Erasmus mette dentro Etzebeth per Moerat e Libbok a numero 10. Il neo-entrato mediano riporta davanti gli Springboks al 51′ con il calcio del 28-26. Dall’altra parte Albornoz ci prova da lontanissimo ma non trova i pali. La partita si fa più confusa, e di fatto per 10 minuti non succede nulla, con Etzebeth che sporca tutte le touche argentine e i Pumas che non trovano più gli spazi del primo tempo. In più, il Sudafrica rinnova il suo dominio in mischia e i Pumas perdono Kremer per infortunio.

Al 68′ arriva il guizzo di Albornoz, che riporta di nuovo l’Argentina nei suoi 22 con una grandissima imbucata: si libera di Am con una finta, poi evita il placcaggio di Hendrikse e viene fermato solo da una provvidenziale francesina di Fassi. Dall’azione scaturisce comunque un calcio di punizione che il mediano del Benetton mette in mezzo ai pali per il controsorpasso. Il Sudafrica spreca una clamorosa occasione con Fassi, poi l’estremo Sudafricano poi per poco non si fa intercettare da Mateo Carreras il pallone che avrebbe chiuso la partita. Ne scaturisce una mischia per gli Springboks, che sprecano tutto in maniera clamorosa con una spinta anticipata.

Il finale è un assalto, la mischia dell’Argentina tiene ancora, ma poi Gonzalo Garcia regala ingenuamente un calcio di punizione non rotolando via. Libbok sbaglia clamorosamente un piazzato facile mentre Erasmus va via da quanto è nervoso e lo Stadio Unico Madre de Ciudades di Santiago del Estero trema letteralmente. C’è tempo per un’ultima azione del Sudafrica dai propri 22. Gli Springboks avanzano, ma Gonzalo Garcia si riscatta dall’errore precedente e con uno strepitoso tenuto consegna all’Argentina la vittoria: finisce 29-28 per i Pumas, che conquistano il terzo successo nel torneo e firmano ufficialmente il miglior Rugby Championship della loro storia.

Francesco Palma

Rugby Championship 2024: formazioni e tabellino di Argentina-Sudafrica

Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Bautista Delguy, 13 Lucio Cinti, 12 Santiago Chocobares, 11 Mateo Carreras, 10 Tomas Albornoz, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Joaquin Oviedo, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Pedro Rubiolo, 4 Franco Molina, 3 Joel Sclavi, 2 Julian Montoya, 1 Thomas Gallo.
A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Ignacio Calles, 18 Pedro Delgado, 19 Gudio Petti, 20 Juan Martin Gonzalez, 21 Gonzalo Garcia, 22 Santiago Carreras, 23 Matias Moroni.

Marcatori Argentina
Mete: M. Carreras 15′, Matera 22′, Sclavi 28′, Albornoz 35′
Trasformazioni: Albornoz 16′, 23′, 36′
Punizioni: Albornoz 68′

Sudafrica: 15 Aphelele Fassi, 14 Kurt-Lee Arendse, 13 Jesse Kriel, 12 Lukhanyo Am, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handre Pollard, 9 Cobus Reinach, 8 Jasper Wiese, 7 Ben-Jason Dixon, 6 Marco van Staden, 5 Ruan Nortje, 4 Salmaan Moerat (c), 3 Thomas du Toit, 2 Malcolm Marx, 1 Ox Nche.
A disposizione: 16 Jan-Hendrik Wessels, 17 Gerhard Steenekamp, 18 Vincent Koch, 19 Eben Etzebeth, 20 Elrigh Louw, 21 Kwagga Smith, 22 Jaden Hendrikse, 23 Manie Libbok.

Marcatori Sudafrica
Mete: Fassi 4′, Kriel 9′, Reinach 38′
Trasformazioni: Pollard 5′, 9′
Punizioni: Pollard 12′, 44′, Libbok 51′

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