Serie A Elite, Duodo: “Reintrodurremo il TMO a breve”. Arletti: “Basta campanilismi, lavoriamo insieme”

Serie A Elite, Duodo: “Reintrodurremo il TMO a breve”. Arletti: “Basta campanilismi, lavoriamo insieme” (ph. Federugby)

A pochi giorni dall’inizio del campionato di Serie A Elite, previsto il 12 ottobre, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del torneo al centro “Memo Geremia” di Padova, casa del Petrarca campione d’Italia. Sono intervenuti il presidente della Federazione Italiana Rugby Andrea Duodo, il presidente di Viadana e della Lega Rugby Giulio Arletti, il vicedirettore di Rai Sport Riccardo Pescante, il direttore tecnico Daniele Pacini e c’è stato anche un piccolo intervento del c.t. dell’Italia Gonzalo Quesada.

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Il primo a parlare è stato il presidente Duodo: “Iniziare dal palcoscenico dell’alto livello domestico è importantissimo. Noi crediamo molto nel rugby italiano e nei rapporti che avremo con le società. Sono felice di iniziare da Padova, una città storica per tutto il movimento, e sono felice di essere con Giulio (Arletti, ndr) che rappresenta la Lega: i rapporti con la Lega nel nostro documento programmatico sono un punto fondamentale, vogliamo stare dalla stessa parte per costruire e valorizzare il prodotto. La Lega ha già dato evidenza della propria esistenza mettendo il suo simbolo sulle maglie delle squadre che scenderanno in campo, questo vuol dire che stiamo lavorando insieme. La nostra deve essere una gestione da buon padre di famiglia” ha proseguito Duodo: “Il campionato di Serie A Elite è fondamentale per noi perché è una fucina di giocatori che arriveranno poi in Nazionale. Per quanto riguarda i rapporti con la Rai – che ringrazio – sono ormai consolidati. La volontà è di rendere sempre più visibili le partite per valorizzare il nostro prodotto: ultimamente l’abbiamo comunicato poco, per noi dare visibilità alle partite è essenziale”.

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Il ritorno del TMO

Duodo ha poi annunciato che il TMO verrà reintrodotto a breve, probabilmente – come poi detto da Arletti – dalla terza giornata, se non dalla seconda: “Manterremo il TMO per diversi motivi. Innanzitutto è un aiuto per la classe arbitrale e permette loro di crescere e di svilupparsi. Inoltre è un modo per sviluppare verso l’altro la qualità del prodotto. Chiaramente siamo arrivati da poco e c’è bisogno di tempo, la cosa è stata decisa ieri”. Giulio Arletti, presidente della Lega Rugby e del Viadana, ha poi aggiunto:  “Se avremo il TMO già dalla seconda giornata vorrà dire che saremo stati bravissimi, più probabilmente ci sarà dalla terza. Eravamo consapevoli della difficoltà dell’utilizzo del TMO con 4 partite il sabato, e molte squadre si sono rese disponibili a giocare anche il venerdì sera in modo da consentire a tutti di averlo a disposizione”.

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La visibilità della Serie A Elite

Lo stesso Arletti, poi, ha parlato dell’importanza di ridare notorietà e visibilità alla Serie A Elite: “Dobbiamo lavorare su tutti i fronti. Oggi il campionato italiano è sicuramente a un livello abbastanza basso dal punto di vista della promozione e della notorietà, e la Lega ha un compito arduo: riorganizzare tutto e comunicare tutto un po’ meglio rispetto a prima. È finito il periodo in cui tutti andavano per la loro strada. L’obiettivo della lega è di portare tutto il rugby italiano all’alto livello, non solo la Serie A Elite. Bisogna ragionare tutti sul fatto che abbiamo in mano un prodotto vendibile, divertente ed educativo, e pertanto non si può più stare fermi ai campanilismi o ai favori che finiscono per dividere. Bisogna ragionare a 360 gradi e guardare quello che di bello fanno gli altri all’estero, prendere tutte le cose positive e riportarle in Italia. Il modo migliore che si ha per dare valore a questo sport è la collaborazione. Ci siamo arrivati dopo 4 anni di riunioni, un po’ perché avevamo tantissimi problemi nel metterci d’accordo perché ognuno ha i propri problemi ed è geloso delle soluzioni che hanno gli altri: oggi è tempo di mettere via la gelosia, aprirsi e confrontarsi, anche discutendo pesantemente ma chiudendo tutto sempre con una stretta di mano. Il rugby in Italia può solo crescere, dobbiamo solo cominciare la salita. La vetta non si raggiunge in un anno o due, ci vorrà tanto tempo, ma l’importante sarà fare un piccolo passo ogni anno. L’obiettivo è anche di riportare in chiaro tutte le partite del campionato”.

La trasmissione tv sulla Rai

Parlando di visibilità, è intervenuto anche il vice-direttore di Rai Sport Riccardo Pescante, che ha confermato il rinnovo dell’accordo con la FIR per altri 2 anni per la trasmissione di una partita a settimana del campionato di Serie A Elite su Rai Sport e anche su Rai 2: “Abbiamo il piacere di poter trasmettere le partite anche all’estero su Rai Italia, un canale che si vede in 150 Paesi. Un bacino enorme. Rai Sport e anche Rai 2 credono nel movimento: sta alla FIR creare l’evento e trattarlo nel modo più spettacolare possibile. Lo spazio c’è, il rugby rappresenta tante cose, non è solo sport ma sono messaggi che all’azienda piacciono molto”.

Sulla scelta delle squadre e delle partite da trasmettere, Pescante ha poi spiegato: “Qualcuno mi rimprovera e mi chiede come mai si vedono spesso le solite squadre in casa. È vero, ma se vogliamo un buon prodotto serve un buono stadio dove piazzare in maniera comoda e spettacolare le telecamere, quindi ci saranno squadre che si vedranno di più in casa e altre più in trasferta, questo per avere un buon prodotto. Un cattivo prodotto farebbe male prima di tutto al rugby italiano. Rai 2 anche quest’anno ci ha consentito spazio per il rugby, e non lo fa con tutti gli sport, questo vuol dire che Rai Sport e Rai 2 credono nel movimento. Per quanto riguarda il rugby femminile, quest’anno non lo abbiamo noi ma già una volta abbiamo fatto il miracolo di avere la finale su Rai Sport. E poi abbiamo il sogno del Sei Nazioni, ci stiamo lavorando, la Rai vorrebbe averlo nelle reti generaliste” ha concluso.

A questo link è possibile rivedere la conferenza stampa per intero

Francesco Palma