Il tecnico di Treviso fa riposare chi ha giocato di più nelle ultime tre settimane
A Monigo il Benetton cerca la prima vittoria in questo URC 24/25. Un inizio poco positivo per la squadra di Marco Bortolami che nel quarto turno di campionato riceve gli Sharks.
I tre precedenti fra le due squadre vedono i sudafricani in vantaggio, due vittorie e una sconfitta, quella subita l’anno scorso a Durban dalla squadra guidata da John Plumtree.
Treviso deve assolutamente rialzare la testa dopo un pareggio e due sconfitte e per farlo mette in campo una formazione scelta sulla base di un presupposto molto semplice: far rifiatare chi ha giocato di più nelle ultime tre settimane.
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Benetton, Marco Bortolami: “Nei ventitre c’è una piccola rotazione”
“Nei ventitré c’è una piccola rotazione per far rifiatare chi ha giocato nelle ultime tre settimane” ha dichiarato il tecnico veneto al Gazzettino di Treviso.
“Gli infortuni in prima linea offrono, ad Avaca e Gallorini, l’opportunità di dimostrare il loro valore e sono sicuro che aiuteranno la squadra a performare al meglio” ha detto Marco Bortolami.
Giocatori e staff vogliono finalmente un successo in URC, sospirino anche dallo stadio Monigo: “Tutto il gruppo è concentrato e motivato per rendere al meglio, e la settimana di preparazione è stata molto buona”.
Di fronte il Benetton si troverà una squadra ancora prima di diversi Springboks, fra tutti Ox Nche, Eben Etzebeth a Aphele Fassi, ma non per questo meno pericolosa: “Contrastare la potenza dei loro avanti e dei due centri sarà la chiave dell’incontro” ha detto Marco Bortolami alla viglia del match con la squadra di Durban.
Le parole di John Plumtree, allenatore degli Sharks
A dispetto del brutto inizio di stagione del Benetton, il tecnico neozelandese degli Sharks mette in guardia i suoi sul match di Monigo: “Ho parlato alla squadra che loro sono un club orgoglioso, il migliore in Italia e con più nazionali. Immagino che avranno ritrovato tutti i loro giocatori, stranieri compresi. Quindi sarà una sfida difficile, fisica e dobbiamo dare il massimo. Dobbiamo saper giocare bene per periodi molto lunghi”.
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