Al Festival dello Sport il centro azzurro ha analizzato insieme a Gonzalo Quesada e Michele Lamaro le 3 difficili sfide che attendono gli Azzurri alle Autumn Nations Series
Le Autumn Nations Series si avvicinano, e mai come quest’anno saranno fondamentali per capire a che punto è il percorso di crescita dell’Italia, che ha bisogno di confermarsi dopo un grande Sei Nazioni e un tour estivo positivo ma “macchiato” dalla sconfitta con le Samoa. Le sfide contro Argentina (9 novembre), Georgia (17 novembre) e All Blacks (23 novembre) daranno segnali chiari sullo stato dell’arte della Nazionale Italiana, e saranno tutte difficili, come hanno spiegato Gonzalo Quesada, Michele Lamaro e Tommaso Menoncello al Festival dello Sport, organizzato a Trento dalla Gazzetta dello Sport.
Quesada, Menoncello e Lamaro sulle partite contro Argentina, Georgia e All Blacks
“Ricordo bene la vittoria dell’Italia contro i Pumas a Piacenza nel 1998… ero dalla parte degli sconfitti!” ha raccontato sorridendo Quesada, ricordando il suo passato da apertura dell’Argentina: “Giocheremo in stadi calcistici, con il pubblico vicino al campo. Spero di vedere degli stadi pieni da tifosi che ci trascineranno contro squadre pericolose” ha poi concluso il tecnico.
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Tre sfide importantissime, quindi, ma una chiaramente ha un sapore particolare per gli Azzurri: quella con la Georgia. Lo spiega Tommaso Menoncello: “Con la Georgia dovremo riscattare il k.o. di due anni fa a casa loro. Bisogna zittire ancora un po’ di voci, dobbiamo rifarci e dimostrare chi siamo. Non sarà una partita qualsiasi”.
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Per concludere, capitan Lamaro ha parlato dell’ultima sfida contro gli All Blacks, il 23 novembre a Torino: “Che vincano o perdano, come successo abbastanza spesso nell’ultimo periodo, restano un punto di riferimento, il faro di tutto il movimento mondiale. Contro di loro bisogna prima controllare le emozioni e poi sprigionarle: se non ti accendi, resti fulminato”.
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