Il flanker dei gialloneri ha parlato dei suoi obiettivi, dopo le positive prestazioni in URC e il brillante inizio in Serie A Elite
Una delle note più positive dell’autunno ovale italiano è sicuramente Samuele Locatelli. Il giocatore di orgine lecchese sta dimostrando tutte le sue qualità su due palcoscenici diversi come quelli di URC e Serie A Elite.
Lo status di Permit Player gli ha consentito di essere impiegato con le Zebre e poi di tornare in tempo (e vincere la palma di man of the match) per la prima giornata di campionato del Viadana, il suo club di appartenenza che milita nella prima divisione nazionale.
Le caratteristiche di Locatelli non sono passate inosservate: è una terza linea che placca duro, recupera palloni e garantisce solidità a tutto campo.
La nomina e la successiva conquista del titolo di miglior giocatore della Serie A Elite 2023/24 sono la riprova di una crescita esponenziale.
Samuele Locatelli: “L’anno scorso, quello più importante con la conquista della finale play-off”
Il giocatore ha raccontato la progressione della sua carriera sulle pagine della Gazzetta di Mantova, soffermandosi sui passaggi repentini che lo hanno portato fino al palcoscenico internazionale.
Al suo arrivo a Viadana si era Locatelli aveva iniziato a giocare con la seconda squadra dei Caimani, con la speranza di poter crescere. Il lavoro ha dato immediatamente i suoi frutti:
«Al primo anno – spiega – ero riuscito a fare tre panchine con la prima squadra e al secondo anno ero il capitano. L’anno scorso, quello più importante con la conquista della finale play-off.»
La primavera 2024 ha riportato il Viadana ai vertici del rugby italiano, con Locatelli che si è distinto per delle prestazioni sempre più consistenti. Poi il pre-season con le Zebre e subito 3 presenze in URC.
«Il merito non è solo mio, ma anche della squadra. Un giocatore cresce se è inserito in un contesto di squadra importante. Con i miei compagni c’è un bellissimo rapporto e c’è un grande gruppo.»
Gli obiettivi futuri
«Non riesco a guardare troppo in là” – ha dichiarato un Samuele Locatelli, assolutamente focalizzato sul presente – “Per quest’anno punto a giocare più gare possibili con le Zebre e a essere determinante per il Viadana. Quella finale persa brucia ancora. Vi svelo un segreto… Perla prima partita con le Zebre al Lanfranchi, ero seduto nello stesso posto in cui ero seduto per la finale con il Padova. Ma è andata bene».
La scalata verso il massimo livello non esclude la maglia Azzurra. Un sogno che ogni giocatore custodisce nel proprio cassetto dei desideri.
«Adesso non ci penso. Prima di arrivarci devo diventare un punto fermo delle Zebre e c’èancora tanto lavoro da fare. Detto questo è normale che possa essere sogno di ogni sportivo vestire la maglia della propria Nazionale. Per ora resto ancorato al presente e penso al Mogliano. Sabato sara una gara difficilissima, ma puntiamo a fare una grande partita.»
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