La capitana azzurra: “Il miglior girone che ci potesse capitare”. Il tecnico: “La preparazione al Mondiale comincia con la prima giornata del campionato italiano”
“Meglio di così non poteva andare” ha commentato la capitana dell’Italia Elisa Giordano dopo i sorteggi della Rugby World Cup 2025 femminile che si disputerà in Inghilterra dal 22 agosto al 27 settembre nell’inedita formula a 16 squadre, con 4 gironi da 4. Le Azzurre hanno pescato Francia, Sudafrica e Brasile, e considerando che passano le prime 2 di ogni gruppo l’obiettivo dei quarti di finale sembra alla portata: “Il miglior girone che ci potesse capitare. Al massimo, forse il Giappone sarebbe stato fisicamente meno impegnativo rispetto al Sudafrica, ma comunque è andata molto bene. Sicuramente molto meglio rispetto a 3 anni fa (le Azzurre presero USA, Canada e Giappone, ndr)”.
Italia, gli obiettivi della Rugby World Cup 2025
“L’obiettivo è sicuramente quello di vincere contro Sudafrica e Brasile per blindare la qualificazione ai quarti, poi se gli astri dovessero allinearsi chissà… delle squadre di prima fascia la Francia è quella con cui storicamente abbiamo fatto meglio, dovremo giocarcela al meglio. Anche perché passare per prime ci permetterebbe di incontrare forse un’avversaria più abbordabile ai quarti (l’Italia sarà accoppiata al girone C con Nuova Zelanda, Irlanda, Giappone e Spagna, ndr) ma sarà fondamentale prima di tutto affrontare il Mondiale partita dopo partita e cercare di fare più punti possibili, nell’ottica dei bonus e della differenza punti, che in un girone a 4 può essere decisiva”.
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Dello stesso avviso anche coach Nanni Raineri, che ha messo l’accento sulla grande competitività dei gruppi: “Il sorteggio ha dato gironi molto competitivi ed equilibrati, tutti i gruppi offrono grandi sfide e opportunità. Questo riflette la crescita e la qualità del rugby femminile. Noi siamo orgogliosi di aver ottenuto la qualificazione per il terzo Mondiale consecutivo, con l’ottava posizione nel ranking ottenuta a Città del Capo. Vogliamo continuare a crescere, ma sappiamo che lo faranno anche gli altri: la sfida è proprio questa, crescere più velocemente di loro”.
Per quanto riguarda il cammino verso la Rugby World Cup 2025, Raineri ha posto l’attenzione sull’importanza di tutti i tasselli del rugby italiano: “La preparazione al Mondiale è molto importante e richiede il lavoro di tutti, dai club al campionato domestico in cui giocano le ragazze, dalle partite delle franchigie fino al Sei Nazioni. La preparazione comincia dalla prima partita del campionato italiano: è un lavoro a 360 gradi, non solo della Nazionale. Noi rappresentiamo il movimento. Come useremo il Sei Nazioni? Vogliamo mettere in campo le giocatrici nel miglior modo possibile e valutare tutte le opzioni che si potrebbero presentare al Mondiale”.
La gestione degli impegni lavorativi
Tra test delle franchigie, Sei Nazioni e poi il Mondiale gli impegni saranno tanti, e questo rappresenta un’ulteriore difficoltà anche nel gestire gli impegni lavorativi, come spiega Giordano: “Sto cominciando a dare già adesso le disponibilità al mio capo in base agli impegni che abbiamo. Poi in accordo con gli allenatori cerco sempre, soprattutto per il Sei Nazioni, di fare un andirivieni in modo da non occupare troppi giorni di fila. Fortunatamente il Mondiale arriva in un mese in cui le aziende sono ancora chiuse, e anche gli ospedali in cui lavoriamo le terapiste sono in ferie, quindi agosto era il meglio che potesse capitare. Sono tanti giorni, ma sono le ultime cartucce (ride, ndr) per cui devo giocarmele bene”.
Aggiunge poi Raineri: “Abbiamo diverse ragazze che lavorano, ci adattiamo per quello che possiamo fare. Elisa Giordano e Ilaria Arrighetti sono dovute tornare in anticipo dal WXV per motivi di lavoro, stiamo crescendo molto ma ci troviamo ancora a dover affrontare questa situazioni. Ci saranno delle ragazze che affronteranno queste criticità: le gestiremo”.
Francesco Palma
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