“Il cartellino rosso da 20 minuti? Lo vogliono gli All Blacks dopo aver perso ai Mondiali”

Attacco duro alla Nuova Zelanda ovale da parte di un dirigente francese

“Il cartellino rosso da 20 minuti? Lo vogliono gli All Blacks dopo aver perso ai Mondiali”

Discussioni regolamentari e punti di vista sono all’ordine del giorno nel mondo del rugby, soprattutto in un periodo che sta portando a grande velocità verso il novembre delle Autumn Nations Series, mese nel quale peraltro si deciderà la nuova presidenza e governance di World Rugby, più precisamente il 14 novembre.

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“Il cartellino rosso da 20 minuti? lo vogliono gli All Blacks…”

Fra i candidati per diventare il nuovo numero uno di Ovalia c’è anche Abdelatif Benazzi, vicepresidente della Federazione Francese di rugby, che su uno dei temi di questo periodo, ossia quello riguardante la durata dei cartellini rossi – 20 minuti o permanente – non si è nascosto, anzi. In un’intervista all’Equipe è andato per vie dirette.

“Il rosso da 20 minuti? E’ un esperimento, lungi dall’essere adottato. Lo vogliono soprattutto gli All Blacks, perché sono usciti amareggiati dalla finale persa contro il Sudafrica (rosso a Sam Cane al 29esimo minuto)”. Una stilettata incredibile che però poi trova anche una base d’appoggio: “Tuttavia, abbiamo dimostrato loro, con uno studio, che il 44% delle squadre ridotte in quattordici vincono la partita nella quale si ritrovano permanentemente con un giocatore in meno. Abbiamo presentato delle argomentazioni e speriamo che vengano ascoltate”.

“La Francia – continua Abdelatif Benazzi – farà di tutto affinché la normativa rimanga col valore attuale del cartellino rosso. Irlanda e Italia sono con noi. Ci sarà una votazione ovviamente, se mai dovesse passare saremmo costretti ad applicarla a livello professionale. Non ci sarà invece alcun obbligo a livello amatoriale”.

Abdelatif Benazzi sembra quasi fare leva su questo punto del suo programma elettorale regolamentare, tanto da aver coinvolto l’ex arbitro internazionale Mathieu Raynal e il direttore di gara Philippe Bonhoure, i quali hanno affermato: “Il cartellino rosso permanente serve a far capire ai giocatori e al pubblico appassionato quali sono i giusti comportamenti da seguire e quali sono invece quelli sbagliati. Inoltre, avere un cartellino rosso con effetto permanente semplifica la cosa. Dobbiamo seguire questa direzione, non creare tante alternative difficilmente comprensibili”.

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