Il tecnico ha spiegato le sue convocazioni per le Autumn Nations Series, motivando le sue decisioni e parlando anche degli assenti
Non sono state scelte facili per Gonzalo Quesada, che per formare la sua Italia per le Autumn Nations Series ha dovuto chiamare 35 giocatori (uno, Rizzoli, all’ultimo minuto) lasciando però fuori altri ragazzi che potevano giocarsi la maglia azzurra. Il tecnico ha spiegato le sue scelte ai canali ufficiali della FIR, partendo proprio dalla chiamata last minute di Rizzoli dopo l’infortunio di Fischetti contro gli Scarlets.
L’infortunio di Fischetti e la sorpresa Di Bartolomeo
“Quando ancora non conoscevamo l’identità dell’infortunio di Fischetti avevamo deciso di chiamare Rizzoli soltanto come invitato per non creare troppe aspettative, poi quando a ‘Fischio’ è stata diagnosticata una frattura lo abbiamo ufficializzato. In questo momento Fischetti non si è ancora allenato con il gruppo e in linea di massima è difficile che possa essere disponibile per l’Argentina. Ci proveremo fino all’ultimo”.
Oltre a Mirco Spagnolo, sul quale non c’erano dubbi nemmeno prima sulla sua presenza in lista gara, il giovane pilone delle Zebre si aggiunge alla lista di opzioni possibili: “Nel caso Fischetti non dovesse farcela la decisione sarà tra Rizzoli e lo spostamento di Ferrari a sinistra” spiega Quesada.
La prima sorpresa nell’elenco dei convocati è stata la presenza di Tommaso Di Bartolomeo, che ha vinto la concorrenza di tallonatori più quotati sulla carta: “Oltre a Lucchesi e Nicotera, i migliori tallonatori italiani, c’erano tante scelte. Di Bartolomeo, Manfredi, Ribaldi e Zarantonello: alla fine abbiamo scelto Di Bartolomeo valutando le partite, le prestazioni e i minutaggi, e dati alla mano è colui che merita di più la convocazione”.
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Il ritorno di Dino Lamb
Un gradito ritorno dopo un lunghissimo infortunio è quello di Dino Lamb, che però ha accusato una concussion proprio nell’ultima partita prima della convocazione che lo ha fatto iniziare un po’ a rilento. Quesada nutre grandissima fiducia in lui e lo ha detto chiaramente, ma ha anche detto che sarà schierato solo quando avrà assimilato tutti i meccanismi di gioco, e ci vorrà un po’ più di tempo perché manca in Nazionale da oltre un anno: “È la prima chiamata per lui dopo il Mondiale 2023, quindi dobbiamo capire se sarà già pronto per l’Argentina perché ci sono tante cose nuove da imparare e dobbiamo fare in modo che entri bene in tutti i sistemi di gioco, soprattutto touche e drive. Nel momento in cui avrà incorporato tutte le informazioni richieste sarà schierato: se sarà pronto già contro l’Argentina bene, altrimenti aspetteremo una settimana in più, ma sicuramente lo vedremo in campo in questo mese”. Quesada ha anche detto di aver scelto Favretto per la sua duttilità, in modo da poterlo aggiungere sia alle 4 seconde linee che alle 6 terze convocate, sulle quali ha detto di non aver avuto dubbi.
Varney fuori, battaglia per la 10
Per quanto riguarda la mediana, Quesada ha più volte spiegato che Varney è scivolato indietro nelle gerarchie a causa del suo basso minutaggio, ma ha comunque ricordato che in caso di emergenza può essere convocato perché si sta allenando e sta bene fisicamente. Per quanto riguarda la maglia numero 10 il ritorno di Allan rende la concorrenza ancora più agguerrita, ma Quesada ha già chiarito che vorrà fare delle scelte all’insegna della continuità: “All’inizio daremo continuità alla squadra che ha fatto il Sei Nazioni e il tour estivo, ma ovviamente Allan è un giocatore importantissimo per questa squadra. Paolo Garbisi è un 10 che può giocare anche 12, Tommy è un 10 che può giocare anche 15, Leo Marin è un 10 che però può giocare in tutti i ruoli del reparto trequarti. Potenzialmente potrebbero addirittura giocare tutti e 3 insieme, anche se in questo momento non è tra le nostre idee a breve termine”.
Capuozzo ala o estremo?
Ange Capuozzo è reduce da un inizio di stagione strepitoso, nel quale però ha giocato sempre come ala. Per la Nazionale, invece, Quesada ha idee diverse: “Abbiamo la possibilità di farlo giocare insieme ad Allan o Gallagher, ma nell’Italia la posizione principale di Ange è quella di estremo, se poi dovessimo avere necessità di spostarlo all’ala lo faremo. Consideriamo Capuozzo un estremo che può giocare ala, così come Gallagher, viceversa per noi Trulla è un’ala che all’occorrenza può essere spostato estremo”. Sono rimasti fuori dai convocati invece Paolo Odogwu e Simone Gesi, anche se – come spiega Quesada – sono stati presi seriamente in considerazione: “Sono stati molto vicini alla convocazione. Alla fine abbiamo dovuto fare delle scelte, convocando 3 ali: Lynagh, Ioane e Trulla, che al momento sono più avanti rispetto agli altri”.
Sui centri, dando per scontata la presenza di Menoncello e Brex e considerando la scelta di Zanon in continuità con il tour estivo, ha sorpreso la chiamata di Giulio Bertaccini a discapito di Federico Mori. Una scelta però spiegata chiaramente dal tecnico azzurro: “Mori non è stato chiamato per permettergli di lavorare con calma dopo l’infortunio. Per quanto riguarda Bertaccini, mi sono sempre informato su cosa accadeva nella Serie A Elite, guardando le partite e parlando con gli addetti ai lavori, e quando l’ho visto giocare mi sono sorpreso del fatto che non fosse ancora in una franchigia”.
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