Il coach dei Dragoni, ancora a secco di vittorie nel 2024, affronta una finestra autunnale quanto mai delicata
Nella sfida tra emisfero nord ed emisfero sud che contraddistingue il novembre del rugby internazionale, c’è una squadra che ha bisogno, forse come poche altre, di ritrovare confidenza con la vittoria.
Si tratta del Galles, sempre sconfitto nel 2024, sia durante il Sei Nazioni del cucchiaio di legno, che nel tour estivo, concluso con le sconfitte subite dagli Springboks e i Wallabies.
Il programma gallese delle Autumn Nations Series è ancora una volta molto duro, con tre sfide in sequenza da giocare di fronte a Fiji, Australia e Sudafrica.
N0nostante l’alto coefficiente di difficoltà, Warren Gatland ha fatto arrivare un messaggio forte e chiaro alla sua squadra: è il momento di raccogliere i frutti di un anno di apprendistato.
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Will Rowlands: “Sono sicuro al 100% che potremo interrompere questa serie di sconfitte”
Il seconda linea Will Rowlands, il giocatore anagraficamente più ‘anziano’ del pacchetto di mischia con i suoi 33 anni, ha rivelato la diversa atmosfera all’interno del gruppo per questa campagna, spiegando che il messaggio da parte dello staff è stato che “il tempo della scuola è finito”.
Le ultime partite del Galles hanno visto una serie di debuttanti (13 in totale) al centro del progetto tecnico, ma con l’esperienza acquisita dalle nuove leve e alcuni veterani tornati a disposizione, vincere con le Fiji domenica 10 novembre diventa una necessità.
“Sono sicuro al 100% che potremo interrompere questa serie di sconfitte”, ha dichiarato Rowlands alla BBC. “Dopo la Coppa del Mondo è iniziato un periodo diverso per il Galles: abbiamo perso giocatori esperti e sono arrivati giocatori più giovani. Gli allenatori sono stati brillanti nel creare un ambiente positivo e accogliente per lo sviluppo del talento. Ma ora le cose sono cambiate. Quello era un periodo necessario, adesso siamo in quella fase in cui si devono vincere le partite.”
Per il giocatore in forza al Racing 92, si tratta di un ritorno in squadra, dopo l’esclusione dalla lista dei selezionati per il Tour in Australia. “Saltare l’estate è stata la cosa giusta per me, sia a livello fisico che mentale. Sono tornato davvero entusiasta e positivo e questo è un riflesso dell’ambiente. Come gruppo, guidato da Gatland, questo è stato il messaggio fin dal primo giorno in questo campo. Il periodo scolastico è finito, credo. Stiamo alzando l’asticella negli allenamenti e i ragazzi sono consapevoli della sfida che ci attende: è ora di partire.”
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