Il terza linea azzurro: “Conosciamo molti argentini e sappiamo quanto ragazzi come Gallo e Albornoz possono essere pericolosi. Ci stiamo concentrando su mischia e touche”
Manca sempre meno a Italia-Argentina: l’emozione del debutto alle Autumn Nations Series 2024 si fa sentire e mentre Gonzalo Quesada sta affinando gli ultimi preparativi tattici i giocatori stanno entrando sempre più in confidenza con il piano di gioco previsto per i Pumas, come racconta nell’incontro stampa odierno Lorenzo Cannone: “Sta andando tutto come previsto. Fisicamente mi sento bene e a livello mentale la squadra c’è, è concentrata e pronta. Chiaramente con l’avvicinarsi della partita si percepisce un po’ di nervosismo in più, ma è bello che sia così, è bella l’emozione che si prova quando il match si avvicina, è il carburante che ci fa spingere tutti i giorni al 100% in allenamento. Sta a noi trasformare la tensione in energia positiva da mettere in campo”.
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La concorrenza tra Cannone e Vintcent
Un tema ormai consolidato è quello della “staffetta” tra Cannone e Ross Vintcent, che dall’inizio dell’anno si alternano nel ruolo di numero 8 e a volte si sostituiscono a vicenda durante il match: “La concorrenza è sempre stimolante, aiuta a dare sempre il meglio e a imparare qualcosa dal proprio compagno di ruolo, sul modo in cui si applica alle giocate. La vedo come una ‘gara’ molto sana, uno stimolo in più a fare meglio. Il rapporto tra noi è bellissimo, ci conosciamo dai tempi dell’Under 20 ed è capitato anche che giocassimo insieme in quel periodo, uno da numero 8 e uno da flanker, mi sono sempre trovato bene con lui in campo e fuori. Essere in lizza per un posto in azzurro fa bene ad entrambi e aiuta a crescere”.
Concorrenza sì, ma non se ne parla troppo durante la giornata: “No, non ci diciamo mai ‘gioco io’ o ‘giochi tu’ e non parliamo mai delle scelte dell’allenatore in questo senso. Cerchiamo semplicemente di dare il massimo ogni giorno e poi aspettiamo il verdetto dello staff su chi scenderà in campo” ha proseguito Cannone.
Cannone spiega il lavoro dell’Italia verso l’Argentina
L’Argentina è una squadra per certi versi particolare: può vincere contro chiunque, lo ha dimostrato battendo All Blacks, Australia e Sudafrica nello stesso torneo, ma può anche perdere partite che sembravano già vinte, come accaduto nel primo match con i Wallabies o nella sfida di luglio contro una Francia rimaneggiatissima. Ciò rende i Pumas imprevedibili, ma per Lorenzo Cannone la ricetta per affrontare una squadra di questo tipo è molto semplice: “Chiaramente c’è una parte di studio dell’avversario, ma poi l’approccio è lo stesso per ogni avversario, a maggior ragione se è una squadra così forte come l’Argentina. Sappiamo che dobbiamo dare il 100% perché nemmeno il 90% basterà contro di loro”
Cannone ha poi spiegato quali sono gli aspetti tecnico-tattici sui quali l’Italia sta lavorando in maniera particolare: “In questa settimana stiamo lavorando su mischia e touche perché i Pumas hanno un pacchetto molto forte e un drive molto pericoloso, quindi sarà importante contrastare queste due fasi per avere una difesa efficace e contrastare le loro iniziative. Allo stesso modo, per innescare il nostro gioco d’attacco è fondamentale vincere le rimesse laterali e avere possessi puliti da mischia ordinata. Quindi sì, questi sono i due aspetti su cui ci stiamo concentrando di più”.
In campo potrebbero esserci tante conoscenze del rugby italiano, considerando che Felipe Contepomi ha convocato 6 giocatori impegnati in Italia tra Benetton e Zebre: Gallo, Bernasconi, Albornoz, Garcia, Bazan Velez e Prisciantelli. Secondo Cannone anche questo è un importante spunto di riflessione nella preparazione della partita: “Ci conosciamo, quindi noi sappiamo i loro punti di forza e le loro debolezze e viceversa, quindi entrambi ci metteremo addosso tanta pressione a vicenda. Lavorando sulla mischia ci siamo ovviamente concentrati molto su Gallo e Bernasconi, che sono dei grandi giocatori, e allo stesso modo quando difenderemo sapremo di dover tenere d’occhio uno come Albornoz”.
Francesco Palma
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