Il tecnico ha dovuto operare delle scelte, a volte anche dolorose: le ha spiegate in conferenza stampa
La profondità dell’Italia negli ultimi anni è vistosamente aumentata: se fino a qualche anno fa gli allenatori azzurri si trovavano a dover fare i conti con pochissime scelte in alcuni ruoli, adesso invece ogni match vede una lunga serie di esclusi importanti. Anche Italia-Argentina non ha fatto eccezione, con molti ragazzi – tra convocati ma non schierati e alcuni non presenti nella lista dei 35 per le Autumn Nations Series – rimasti fuori nonostante un ottimo inizio di stagione.
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Italia, Gonzalo Quesada su Trulla, Gallagher e gli altri esclusi
Considerando che Zambonin e Vintcent non sono stati presi in considerazione per problemi fisici (problema a una costola per il seconda linea delle Zebre, come spiegato da Quesada) durante la conferenza stampa il tecnico ci ha tenuto a spiegare soprattutto l’esclusione di Jacopo Trulla: “Con lo staff c’è stata una discussione lunghissima su chi avremmo dovuto scegliere tra Ioane, Lynagh e Trulla, perché il livello dei 3 è davvero molto simile. Alla fine hanno fatto la differenza dei piccoli dettagli e l’idea che avevamo nella preparazione della partita, e quindi non abbiamo scelto Jacopo, ma è stato davvero vicino ad entrare in formazione e ha fatto un ottimo tour estivo”.
“Stessa cosa vale per Matt Gallagher” ha proseguito Quesada: “Abbiamo preso in considerazione concretamente la possibilità di schierarlo. Allo stesso modo ad estremo abbiamo scelto Ange Capuozzo, ma Trulla sta bene e dobbiamo considerare che se non fosse stato infortunato anche Lorenzo Pani sarebbe stato tra le possibili opzioni”.
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Per quanto riguarda i centri, Quesada ha ovviamente confermato l’intoccabile coppia Menoncello-Brex, ma ci ha tenuto ad esaltare comunque le qualità degli altri possibili azzurri: “Nacho Brex si è conquistato la titolarità grazie alle sue prestazioni di alto livello, ma Marco Zanon è comunque in panchina e ci sono anche altri centri come Giulio Bertaccini o Federico Mori, non convocato per permettergli di recuperare al meglio, che si stanno avvicinando sempre di più al livello”.
Il messaggio di Quesada
Infine, il messaggio generale di Quesada: “Quello che voglio far capire, il messaggio che voglio che passi è ‘Non esistono giocatori che, se non sono in campo, siamo morti’. Ci sono giocatori più pronti di altri, ma la concorrenza è molto ampia e tanti giocatori esclusi sono molto vicini a quelli che giocano”.
“Il fatto che oggi ci sia solo un giocatore delle Zebre in lista gara (Danilo Fischetti, ndr) è una coincidenza, perché ci sono tanti ragazzi che stanno crescendo e si sono avvicinati alla Nazionale. Se Momo Hasa non si fosse infortunato sarebbe stato sicuramente una scelta per la convocazione, Matteo Canali in quest’anno è cresciuto tantissimo. Inoltre abbiamo analizzato tutte le terze linee delle Zebre, ho parlato con Simone Gesi e con Montemauri, che è stato molto vicino nella selezione generale così come Giacomo Da Re. Se continuano così vedremo sempre più Zebre nel gruppo dei 33-34 convocati, poi chiaramente la scelta della formazione dipende da tanti fattori” ha concluso Quesada.
Francesco Palma
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