Irlanda, troppi falli: gli All Blacks dopo Londra conquistano anche Dublino

Neozelandesi non entusiasmanti ma più cinici, mentre i padroni di casa non sono riusciti a esprimere il loro gioco, fermati dagli errori e da meccanismi non abbastanza oliati

Irlanda, troppi falli: gli All Blacks dopo Londra conquistano anche Dublino

All’Aviva Stadium di Dublino il pubblico sperava di vedere la rivincita dell’Irlanda sugli All Blacks dopo l’ultimo, amaro precedente risalente alla scorsa Rugby World Cup. Ha finito però per assistere a una partita decisamente meno spettacolare del 28-24 di Parigi e, soprattutto, con lo stesso esito: un’altra vittoria per i neozelandesi.

Il 13-23 su cui si è chiuso il test match delle Autumn Nations Series 2024 è maturato soprattutto dai tanti falli commessi dall’Irlanda, alla prima partita da molti mesi: Damian McKenzie si è potuto così presentare per sette volte alla piazzola (centrando 6 punizioni). Senza esaltare particolarmente, i neozelandesi hanno mantenuto più possesso e sono stati più cinici, potendo contare su meccanismi forse non eccelsi ma più oliati. La meta al 69′ di Will Jordan ha messo idealmente la parola fine all’incontro.

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La cronaca di Irlanda-All Blacks

Non iniziano bene gli All Blacks all’Aviva Stadium di Dublino: Cortez Ratima è lento a calciare, e subito interviene Andrew Porter a stoppare l’ovale; una seconda ingenuità è commessa da Jordie Barrett, che ostruisce la corsa di Mack Hansen. Questa volta gli All Blacks pagano l’errore e l’arbitro Nic Berry assegna un calcio di punizione per l’Irlanda: Jack Crowley all’8′ segna i primi punti della partita, 3-0.

Cortez Ratima però si riscatta, coglie uno spazio nella linea difensiva dei padroni di casa e porta l’ovale nella metà campo avversaria, poi nel prosieguo dell’azione gli irlandesi sporcano il punto d’incontro e vengono puniti anche loro dal direttore di gara. Il calcio è centrale e Damian McKenzie non ha difficoltà a pareggiare i conti al 10′.

Dopo un primo quarto d’ora di partita caratterizzato sì dai due calci, ma anche da tatticismi e palloni lenti, grazie a un’ostruzione irlandese sono gli All Blacks a portare avanti la prima, vera offensiva, accampandosi nella metà campo avversaria per molti minuti. Le fiammate di Mark Tele’a e Damian McKenzie vengono contenute ma l’Irlanda sembra non riuscire a scrollarsi di dosso i neozelandesi; alcuni pasticci All Blacks impediscono loro di marcare pesante ma alla fine, affidandosi a una mischia che funziona, al 29′ hanno l’occasione per un altro comodo calcio di punizione, che McKenzie non sbaglia.

In un attimo però l’Irlanda ribalta la situazione e, grazie al fallo della difesa neozelandese, possono andare in touche all’altezza dei 5 metri dalla linea di meta. Anche i padroni di casa si rivelano imprecisi nel momento decisivo, pasticciando l’ovale nel proprio punto d’incontro, e in poco tempo gli All Blacks sono nuovamente in attacco. Pur senza creare giocate degne di nota, i portatori di palla di Scott Robertson riescono a mettere in difficoltà la difesa irlandese che si rivela particolarmente fallosa; ne approfitta ancora McKenzie per andare sul 3-9.

Con questo punteggio però non si va agli spogliatoi: c’è tempo per un’ultima folata dei padroni di casa, fermati fallosamente da Jordie Barrett che si rimedia anche un cartellino giallo. L’Irlanda può così portarsi sul 6-9 col piede di Crowley e incominciare il secondo tempo in superiorità numerica.

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Letteralmente al primo pallone della ripresa l’Irlanda si porta subito in touche dai 5 metri (grazie a una nuova ostruzione targata All Blacks). I neozelandesi strappano l’ovale alla maul avversaria, ma poi sono costretti a rientrare e i Verdi ripartono con una mischia sempre dai 5 metri. La squadra di Andy Farrell si affida ai suoi avanti e fa bene: prima una buona carica di Caelan Doris, poi quella vincente di Josh van der Flier per la prima meta della partita al 43′.

Crowley allunga con la trasformazione sul 13-9, ma il punteggio non vuole ancora restare stabile: Asafo Aumua mette bene le mani nel punto d’incontro e conquista un importante calcio di punizione. McKenzie centra i pali (nonostante abbia dovuto risistemare l’ovale sul sostegno) e porta la Nuova Zelanda a -1 al 49′, quando può anche tornare a contare sulla parità numerica.

Si arriva all’ultimo quarto di partita senza ulteriori sussulti, a parte una punizione dai 45 metri calciata sul palo da McKenzie e un bel duello aereo tra Mack Hansen e Will Jordan (vinto da quest’ultimo). Le squadre si confermano abbastanza bloccate in attacco e ci si affida ai falli per muovere il punteggio: ad avere più possesso palla sono gli All Blacks e, costretta a difendere, è l’Irlanda che continua a dimostrarsi più indisciplinata. Nel giro di pochi minuti arrivano due calci di punizione contro, e McKenzie riporta i suoi in vantaggio per 13-18.

I padroni di casa iniziano a subire la situazione, e la presenza in campo dei subentrati non aiuta a diminuire gli errori e le imprecisioni. La Nuova Zelanda continua così ad avere il controllo dell’ovale e, progressivamente, del gioco: arriva così la prima meta targata All Blacks della partita, al 69′ con Will Jordan.

Sul punteggio di 13-23 l’Irlanda sta perdendo la bussola, ma una grandissima pedata di James Lowe dà speranza al pubblico di casa. L’attacco dei Verdi sembra promettente, finché Ardie Savea mette le mani nel punto d’incontro e permette ai suoi di ributtare indietro gli irlandesi. Nei minuti conclusivi i padroni di casa tentano disperatamente di riaprire la partita, ma il punteggio a Dublino non si muove arriva il fischio finale.

Matteo Salmoiraghi

Autumn Nations Series 2024: formazioni e tabellino di Irlanda-All Blacks

Irlanda: 1. Andrew Porter, 2. Rónan Kelleher, 3. Finlay Bealham, 4. Joe McCarthy, 5. James Ryan, 6. Tadhg Beirne, 7. Josh van der Flier, 8. Caelan Doris (C), 9. Jamison Gibson-Park, 10. Jack Crowley, 11. James Lowe, 12. Bundee Aki, 13. Garry Ringrose, 14. Mack Hansen, 15. Hugo Keenan.
A disposizione: 16. Rob Herring, 17. Cian Healy, 18. Tom O’Toole, 19. Iain Henderson, 20. Peter O’Mahony, 21. Conor Murray, 22. Ciaran Frawley, 23. Jamie Osborne.

Marcatori Irlanda
Mete: van der Flier (43′)
Trasformazioni: Crowley (44′)
Punizioni: Crowley (8′, 40’+1)

All Blacks: 1. Tamaiti Williams, 2. Asafo Aumua, 3. Tyrel Lomax, 4. Scott Barrett (C), 5. Tupou Vaa’i, 6. Wallace Sititi, 7. Sam Cane, 8. Ardie Savea, 9. Cortez Ratima, 10. Damian McKenzie, 11. Caleb Clarke, 12. Jordie Barrett, 13. Rieko Ioane, 14. Mark Tele’a, 15. Will Jordan.
A disposizione: 16. George Bell, 17. Ofa Tu’ungafasi, 18. Pasilio Tosi, 19. Patrick Tuipulotu, 20. Samipeni Finau, 21. Cam Roigard, 22. Anton Lienert-Brown, 23. Stephen Perofeta.

Marcatori All Blacks
Mete: Jordan (69′)
Trasformazioni:
Punizioni: McKenzie (10′, 29′, 38′, 49′, 62′, 65′)

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