Nuova sconfitta di misura per i padroni di casa: meriti a dei Wallabies disposti a osare tutto in una partita incredibile
A Twickenham un’altra partita delle Autumn Nations Series in cui succede di tutto e, stavolta, davvero spettacolare! Se la partita tra Inghilterra e All Blacks di settimana scorsa è stata folle ma non esaltante, oggi con l’Australia è stato un match entusiasmante.
Lo spettacolo, tra un bel primo tempo e un bellissimo secondo, per un appassionato di rugby è stato un crescendo, non però per il tifoso di Twickenham, che ancora una volta ha visto la sua Inghilterra perdere; l’Australia di Joe Schmidt è stata coraggiosa e si è presa grandi rischi, ma per poter battere la squadra di Steve Borthwick i Wallabies dovevano osare: l’hanno fatto e ne sono usciti vincitori per 37-42.
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La cronaca di Inghilterra-Australia
Il pubblico di Twickenham si accende dopo pochi minuti grazie al calcetto di Marcus Smith che lancia in corsa un Ollie Lawrence che penetra nei 22 avversari; l’Inghilterra sposta velocemente il fronte d’attacco verso destra dove l’ultimo uomo Chandler Cunningham-South può andare a schiacciare in bandierina la prima meta del match.
Pochi minuti dopo l’Australia risponde con una grande azione di Angus Bell, che strappa l’ovale ai padroni di casa e spinge sulle gambe; i Wallabies si portano così nella metà campo avversaria e conquistano un calcio di punizione, che Lolesio non sbaglia. È però una breve soddisfazione: l’Inghilterra non perde tempo e per la seconda volta è Marcus Smith a innescare l’azione, stavolta con un’ottima serpentina che ubriaca la difesa ospite. Con una carica di Cunningham-South gli inglesi arrivano a pochi metri dalla linea di meta e, dopo un primo tentativo tenuto alto, è sempre Cunningham-South a dare la spallata decisiva per superare la linea difensiva.
Seconda meta per il terza linea già al 12′, che stavolta Marcus Smith trasforma per il 12-3 a vantaggio dei padroni di casa. La marcatura però accende il match: azione lunghissima con almeno tre cambi di possesso, con un’Australia coraggiosa che tenta il contrattacco dai propri 22 grazie alla combinazione tra Dylan Pietsch e Tom Wright. Le fiammate aussies regalano spettacolo ma sono infine contenute dagli inglesi, che anzi con un nuovo ribaltamento di campo ottengono un calcio di punizione. Dalla lunga azione escono così vincitori i padroni di casa, coi tre punti ulteriori segnati da Smith, per il 15-3 al 20′.
L’Australia deve marcare per non veder scappar via l’Inghilterra. Al 26′ conquista un’importante touche a pochi metri dalla linea di meta, con la sicurezza del vantaggio l’ovale arriva a Joseph-Aukuso Suaalii, che richiama su di sé due avversari e offre l’assist per Tom Wright, libero di andare a schiacciare in meta alla bandierina. La trasformazione è angolata ma Noah Lolesio centra i pali.
La partita continua ad essere frizzante, con le due squadre che si rispondono colpo su colpo. Un in-avanti australiano porta i pacchetti avversari in mischia, e Taniela Tupou va giù: calcio di punizione per l’Inghilterra con Smith, che subito riporta i suoi oltre break al 31′ per 18-10. Non c’è tempo però di respirare, con gli ospiti disposti a rischiare e molto intraprendenti. La difesa inglese, solitamente attenta, si lascia sfuggire per due volte il subentrato Tate McDermott, che offre l’assist per la meta del capitano Harry Wilson.
Lolesio è preciso ancora una volta e i Wallabies si portano solamente a -1. Nel finale di primo tempo l’Inghilterra vorrebbe riallargare il vantaggio ma un loro fallo d’ostruzione offre l’ultima azione agli aussies: è un errore grave, che permette a questa Australia coraggiosa di avanzare, rischiare ma guadagnare un nuovo calcio di punizione. Lolesio centra i pali per il primo vantaggio ospite del match (18-20), con cui si va negli spogliatoi.
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Il secondo tempo continua a mantenere ritmi alti, con le due squadre che continuano a ribaltare il fronte di gioco. Nonostante alcune belle giocate (su tutte il bellissimo recupero e passaggio al volo di Suaalii), le difese tornano attente e per diversi minuti il punteggio resta fermo.
A sbloccare il risultato è la meta di Jeremy Williams per l’Australia al 50′, nata da una furba in rimessa laterale e da un’ottima azione degli avanti Wallabies. La marcatura accende ancora più la voglia di attaccare e rischiare dei Wallabies, che con Tom Wright non hanno paura di contrattaccare dai propri 22; l’estremo prende in contropiede la difesa inglese, che alla fine deve fare fallo per fermare gli australiani.
Lolesio allunga per 18-28 al 54′, e allora Marcus Smith decide di andare a cercare punti pesanti al 57′. La maul inglese viene ben contenuta dagli avversari; non avanzando, gli inglesi si affidano al piede di Marcus Smith per scavalcare la difesa e il suo bel calcetto viene raccolto da Ollie Sleightholme per la meta che riapre l’incontro e riaccende le speranze dei tifosi di Twickenham.
L’Australia è ostinata e lotta, ma l’Inghilterra spinta dal pubblico continua a insistere nella metà campo avversaria e a pressare sulla sua linea difensiva. Una prima, promettente offensiva inglese da mischia viene fermata, ma alla fine le mura aussies devono cedere: ancora una volta il primo uomo è battuto da Marcus Smith, poi sono veloci le mani dei padroni di casa a muovere l’ovale fino all’estrema sinistra e al 68′ Sleightholme può festeggiare la doppietta.
Smith trova la difficile trasformazione e l’Inghilterra torna in vantaggio (30-28) ora che scattano gli ultimi 10 minuti di partita. I padroni di casa sembrano poter prendere il largo, e al 75′ i trequarti inglesi apparecchiano un’ottima occasione per allargare a sinistra e avanzare in superiorità numerica: George Ford sbaglia però il passaggio, è lesto Andrew Kellaway a recuperare il pallone e correre più veloce di tutti, per una meta pesnatissima.
Incredibile però la reazione dell’Inghilterra dopo una marcatura subita in contropiede a pochi minuti dalla fine: ci mette un attimo a ribaltare il fronte di gioco e, sempre col piede di Smith, portare l’attacco a soli 5 metri dalla linea di meta. La mischia è solida, Ben Earl si stacca per caricare, poi Maro Itoje marca al 79′.
Con la trasformazione di Smith è tutto finito, o quasi. Entro l’ultimo minuto l’Australia ottiene una mischia, che in sé non sembra pericolosa ma permette agli ospiti di portare avanti l’azione finale. La battaglia è furiosa e il tempo è sempre più rosso, ma finché i Wallabies hanno il possesso si gioca: e tutto si decide con il bellissimo no-look di Ikitau, che offre l’ovale a Max Jorgensen che corre, corre e si tuffa in meta per i fotografi. Il pubblico di Twickenham si ammutolisce e, dopo gli All Blacks, anche l’Australia conquista Londra.
Matteo Salmoiraghi
Autumn Nations Series 2024: formazioni e tabellino di Inghilterra-Australia
Inghilterra: 15 George Furbank, 14 Immanuel Feyi-Waboso, 13 Ollie Lawrence, 12 Henry Slade, 11 Tommy Freeman, 10 Marcus Smith, 9 Ben Spencer, 8 Ben Earl, 7 Tom Curry, 6 Chandler Cunningham-South, 5 George Martin, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George (c), 1 Ellis Genge.
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Fin Baxter, 18 Dan Cole, 19 Nick Isiekwe, 20 Alex Dombrandt, 21 Harry Randall, 22 George Ford, 23 Ollie Sleightholme.
Marcatori Inghilterra
Mete: Cunningham-South (5′, 12′), Sleightholme (57′, 68′), Itoje (79′)
Trasformazioni: Smith (13′, 69′, 80′)
Punizioni: Smith (20′, 31′)
Australia: 15 Tom Wright, 14 Andrew Kellaway, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Len Ikitau, 11 Dylan Pietsch, 10 Noah Lolesio, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (c), 7 Fraser McReight, 6 Rob Valetini, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 Angus Bell.
A disposizione: 16 Brandon Paenga-Amosa, 17 James Slipper, 18 Allan Alaalatoa, 19 Lukhan Salakaia-Loto, 20 Langi Gleeson, 21 Tate McDermott, 22 Ben Donaldson, 23 Max Jorgensen.
Marcatori Australia
Mete: Wright (27′), Wilson (34′), Williams (50′), Kellaway (75′), Jorgensen (80’+4)
Trasformazioni: Lolesio (28′, 35′), Donaldson (76′, 80’+5)
Punizioni: Lolesio (10′, 40’+2, 54′)
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