Menoncello il migliore degli Azzurri, giornata no per Lynagh
L’Italia crolla a Udine sotto i colpi di un’Argentina ancora troppo forte: i Pumas dilagano nel secondo tempo e vincono 50-18 con 7 mete, nulla da fare per gli Azzurri nonostante 50 minuti di buon livello ma condizionati da troppi errori. L’Italia segna con una meta di penalità nel primo tempo e con Nicotera nel secondo, i Pumas vanno a segno invece con Mallia, Bertranou, Sclavi, Albornoz, Cordero, Alemanno e Delguy. Ecco i nostri voti.
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Italia-Argentina: le pagelle
Ange Capuozzo – s.v. Pronti via, una gran presa al volo, un placcaggio splendido su Delguy e un paio di sgroppate delle sue, poi un brutto colpo alla testa chiude la sua partita dopo soli 7 minuti. (Allan 5 – Alterna cose buone e meno buone. Splendido il 50-22 e bravo a creare spazi in molte azioni offensive, ma è colpevole in entrambe le mete subite nei primi 40′. Il passaggio su Ruzza è frettoloso e senza guardare e perde la battaglia aerea con Isgrò nella seconda meta. Nella ripresa affonda come tutti)
Louis Lynagh 4 – Delguy lo mette in croce dall’inizio alla fine, sulle palle alte è sempre in ritardo (gravissimo l’errore sulla meta di Albornoz) e di fatto non entra mai in partita.
Juan Ignacio Brex 5.5 – Meno brillante del solito. Rispetto ad altri in difesa mantiene il timone, ma non sfrutta al meglio il bell’intercetto di Menoncello a inizio partita e in attacco non va oltre delle buone cariche ma senza guizzi. (Zanon 5 – Ci mette tanta voglia, ma esagera e il suo calcetto ribattuto in attacco permette all’Argentina di andare dall’altra parte e segnare)
Tommaso Menoncello 7 – Il migliore degli Azzurri, per distacco. Si fa largo tra le maglie argentine a suon di sportellate, trova sempre spazi e avanzamento (78 metri guadagnati, miglior italiano dati alla mano) e in difesa placca durissimo. Ultimo a mollare anche sul 50-18.
Monty Ioane 6.5 – Inizio devastante, non sempre supportato dai compagni. Batte quasi sempre il primo avversario, poi col passare del tempo cade nel vizio cronico di isolarsi al largo, ma è tra i meno colpevoli.
Paolo Garbisi 5.5 – Miracoloso su Isgrò all’inizio. Solita partita di grande sostanza ma fatica a trovare lo spunto contro una difesa argentina che a tratti qualcosa aveva concesso.
Martin Page-Relo 5.5 – L’Argentina gioca a ritmi folli, lui fa quel che può, è un mediano concreto e ordinato ma i Pumas lo mandano fuori giri (Alessandro Garbisi 6 – Entra quando i buoi son già scappati dalla stalla, prova a dare un’accelerata e tutto sommato il risultato non è male, nonostante le strutture siano ormai andate e diventi difficile dare continuità)
Lorenzo Cannone 5 – Buona la sua partita difensiva, sempre grande carattere nei placcaggi, ma nel breakdown è poco efficace. Evitabile e dannoso il giallo alla fine. Un rosso avrebbe significato Autumn Nations Series finite per lui, salvato dal bunker.
Michele Lamaro 4.5 – Il dato sui placcaggi stavolta è “solo” discreto ma non eccezionale (12 su 17), e soprattutto due mete dell’Argentina nascono da un suo placcaggio sbagliato. È mancato anche il suo apporto in mezzo al campo ed è tra quelli che ha sofferto di più la furia nel breakdown degli argentini.
Sebastian Negri 6 – Il più attivo in attacco tra gli avanti. Solito lottatore anche quando le cose si mettono male. Nel secondo tempo più di così non può fare. (Zuliani 6.5 – Il migliore tra i subentrati. Strappa palloni a destra e a manca e fa a sportellate fino alla fine)
Federico Ruzza 5 – Perde un pallone sanguinosissimo che costa la meta di Mallia e poi si addormenta, gestisce male il contrattacco azzurro con un passaggio scialbo a un Brex già raddoppiato. In difesa è come sempre presente, ma gli errori restano troppo gravi (Lamb 5 – Avrebbe avuto bisogno di più tempo per inserirsi nei meccanismi azzurri, ma l’infortunio di Zambonin ha cambiato i piani e l’uscita anticipata di Ruzza lo ha costretto a entrare troppo presto. Fuori dal gioco)
Niccolò Cannone 5 – Molto sollecitato in difesa, prova a farsi sentire fisicamente alla fine sbaglia 4 placcaggi su 15, troppo per questo livello. In rimessa fa quel che può.
Marco Riccioni 5 – Nella prima mischia scivola contro Gallo, poi tiene in qualche modo ma non dà mai l’impressione di poter mettere in difficoltà l’avversario (Ferrari 5.5 – Una grande arata in mischia nel secondo tempo, ma si vede poco in mezzo al campo)
Gianmarco Lucchesi 6.5 – Nei momenti più difficili suona la carica con due turnover importantissimi. Bene anche in difesa con 11 placcaggi. La “furba” sbagliata sembra più un errore dei compagni che suo (Nicotera 5.5 – Rimessa ok, ma è mancato il suo contributo nel breakdown. Bravo a sganciarsi al momento giusto in occasione della meta)
Mirco Spagnolo 6.5 – Carley gli annulla (frettolosamente e prima ancora di farlo schiacciare) una meta che forse poteva starci, perché sul ginocchio a terra c’è più di qualche dubbio. Solido in mischia. (Fischetti 6 – Bene la prima mischia e un gran break che avrebbe meritato miglior fortuna)
A cura di Francesco Palma
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