Gli uomini di Gregor Townsend, reduci da un buon inizio di Autumn Nations Series, sfidano i Campioni del Mondo al debutto nella finestra di novembre
La partita tra Scozia e Sudafrica in programma domenica 10 novembre alle ore 17.10 (diretta Sky Sport Arena/NOW) chiude il secondo fine settimana di Autumn Nations Series.
Gli scozzesi affrontano la squadra che di fatto li ha estromessi dalla Coppa del Mondo un anno fa, quel Sudafrica che nel 2024 ha sostanzialmente dominato la scena internazionale.
Per gli uomini di Rassie Erasmus si tratta del primo impegno dopo il Rugby Championship, un torneo che a parte il primo match con l’Argentina, hanno dominato nettamente.
I precedenti sono favorevoli agli Springboks che hanno vinto 24 volte su 29 incontri. La Scozia affronta la partita sull’omda dell’entusiasmo del successo con le Fiji, e soprattutto potrà contare su un’arma in più: la spinta del pubblico di Murrayfield.
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La Scozia al gran completo sfida un Sudafrica sperimentale
A Edimburgo si scontrano due filosofie di rugby diverse. Il Sudafrica è una corrazzata capace di mettere tantissima enfasi sulle fasi statiche, mentre la Scozia predilige una manovra offensiva molto dinamica.
Appare chiaro che la sfida sulle collisioni sarà il termometro della partita. Se i Dark Blues riusciranno a difendere con ordine e a tenere testa alla forza fisica degli avversari, allora potrebbero aprirsi scenari interessanti.
Nella formazione scozzese c’è grande curiosità sulla prestazione di Tom Jordan, solitamente un numero 10 puro, oggi schierato estremo. Per il resto il XV titolare è il migliore possibile, con un pack dotato di ottimi ball carrier come Pierre Schoeman, Rory Darge, Jack Dempsey e un reparto dei trequarti pilotato da Finn Russell, affiancato da Van der Merwe, Kinghorn, Tuipulotu e Jones.
Il Sudafrica non difetta in profondità, ma ha optato per l’esclusione di Damian de Allende, Jesse Kriel, Kurt-Lee Arendse, Aphelele Fassi, Cheslin Kolbe e altre pedine importanti. Anche in mischia si registra un mix tra infortuni e scelte tecniche che di fatto rivoluzionano il XV titolare.
In questa forma sperimentale gli Springboks diventano una squadra forse più attaccabile rispetto al loro solito, anche se l’impatto della panchina con i vari Kolisi, Snyman, Du Toit, Marx, potrebbe rappresentare il vero ago della bilancia di questa partita.
Le formazioni di Scozia-Sudafrica
Scozia: 15 Tom Jordan, 14 Blair Kinghorn, 13 Huw Jones, 12 Sione Tuipulotu (capitano), 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ben White, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge, 6 Matt Fagerson, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 Ewan Ashman, 1 Pierre Schoeman.
Sostituzioni: 16 Dylan Richardson, 17 Rory Sutherland, 18 Elliot Millar Mills, 19 Max Williamson, 20 Josh Bayliss, 21 Jamie Ritchie, 22 Jamie Dobie, 23 Stafford McDowall.
Springboks: 15 Willie le Roux, 14 Canan Moodie, 13 Lukhanyo Am, 12 Andre Esterhuizen, 11 Makzolo Mapimpi, 10 Handre Pollard, 9 Jaden Hendrikse, 8 Kwagga Smith, 7 Elrigh Louw, 6 Marco van Staden, 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth (capitano), 3 Thomas du Toit, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche.
Sostituzioni: 16 Malcolm Marx, 17 Gerhard Steenekamp, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Siya Kolisi, 21 Pieter-Steph du Toit, 22 Jasper Wiese, 23 Grant Williams.
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