Per più di un media quelli in campo ieri sera sono stati i soliti, vecchi Azzurri, fra errori e mancanza di maturità
All’indomani di Italia-Argentina allo stadio Friuli di Udine, i titoli e gli articoli dei quotidiani e dei media esteri dedicati al sonoro 50-18 ricevuto dagli Azzurri sono soprattutto quelli di marca sudamericana.
La Nacion, uno dei principali quotidiani argentini, titola: “I Pumas spianano l’Italia prima di visitare Dublino e Parigi”, mandando un “messaggio alle grandi potenze del rugby.”
Nel pezzo si legge soprattutto come sia stato un inizio di secondo tempo difficile a costringere l’Italia alla resa, dopo aver rimesso in piedi l’incontro nella prima frazione di gioco: “La squadra allenata dall’ex nazionale argentino Gonzalo Quesada ha moltiplicato i suoi errori nel secondo tempo, con palloni persi e decisioni sbagliate, lasciando spazio ai Pumas.”
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Loda i propri beniamini il portale online Periodismo Rugby: “I Pumas hanno mostrato convinzione e personalità imponendo il loro gioco fin dall’inizio, portandolo nel territorio italiano e dimostrando che, a differenza di altre occasioni, oggi il ruolo di favorita gli calzava a pennello.”
“Una difesa salda, la leadership di Tomás Albornoz e un gruppo giovane e solido guidato dal capitano Julián Montoya sono stati i punti forti per ottenere una vittoria netta che non è mai stata in discussione.”
Parla della prestazione degli Azzurri in maniera lucida, invece, l’altro media argentino specializzato sulla palla ovale A Pleno Rugby: “Non importa chi la allena, alcune questioni non sembrano cambiare in Italia, come l’ingenuità, i peccati di gioventù, le disattenzioni e un gioco frenetico che tende ad essere spericolato. Così sono nate le prime due mete argentine, per gentile concessione di Juan Cruz Mallía – che ha recuperato palla e ha corso per tutto il campo – e Gonzalo Bertranou.”
Parla del momento complicato dell’Italia anche il sito internazionale di Eurosport, che scrive: “Dopo un primo anno molto incoraggiante alla guida dell’Italia, il Ct Quesada si è scontrato con il suo Paese d’origine che lo ha costretto a un duro e serio ritorno alla realtà.”
“Questa disfatta a Udine – prosegue il pezzo – ha ricordato i vecchi tempi, poiché gli Azzurri non sono riusciti a trovare ritmo in attacco e hanno mostrato una mancanza di disciplina e consistenza difensiva. La pressione per cambiare le cose in maniera convincente con Georgia e All Blacks sarà alta.”
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