Battaglia all’Aviva, l’Irlanda parte bene ma è ancora molto fallosa, gli ospiti dominano a lungo i punti di incontro ma non trovano la meta dello storico successo
L’Argentina ricorderà a lungo questa partita, che poteva darle il primo storico successo in Irlanda. i pumas hanno dominato a lungo i punti di incontro (25 placcaggi dominanti) e messo in grande difficoltà l’Irlanda. È mancato solo il colpo decisivo quando, nel secondo tempo, ha avuto una seconda superiorità numerica. Il drop del possibile pareggio di Albornoz è andato largo e l’Irlanda ha mantenuto i 3 punti di vantaggio che hanno diviso le squadre a fine gara.
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L’Irlanda ha mostrato momenti di ottimo nel primo tempo, quando ha segnato tre mete e a tratti è parsa inarrestabile. Tuttavia ha ancora una volta commesso molti più falli del suo solito (12 con due gialli, dopo i 13 di sette giorni fa) e ha trovato solo raramente fluidità in attacco. Merito anche di un’Argentina organizzata, tenace e determinata, soprattutto in difesa.
La difesa irlandese invece è stata quella che ha di fatto salvato la partita, concedendo una sola meta e tenendo gli avversari a lungo lontani dai 22 nel combattutissimo secondo tempo.
LA CRONACA Nei primi 150 secondi si vede Van der Flier che intercetta un calcio argentino e quasi ci scappa la meta, un colpo alla testa di Moroni a Crowley che causa il giallo e, soprattutto, un passaggio laterale di Ringrose verso destra che manda in meta Moroni dall’altra parte. La meta viene annullata dal TMO ma dalla rimessa laterale irlandese in zona di attacco lo stesso Crowley segna e trasforma la prima meta irlandese. Resta da capire perché Crowley, dopo un colpo alla testa che lo ha lasciato qualche secondo in terra, non fosse fuori per il protocollo dell’infortunio.
Rimessa e seconda meta irlandese meno di un minutio dopo: Ringrose entra in un buco argentino a metà campo e, anche se viene fermato, la difesa dei Pumas è scoperta. L’ovale va all’ala sinistra in un amen e Hansen schiaccia. Crowley non trasforma, 12-0.
L’Argentina va a punti prima del rientro di Moroni con un calcio di Albornoz da sotto i pali (fuorigioco di Henshaw).
L’Irlanda però gioca a un’altra velocità e intensità rispetto all’Argentina (e a sette giorni prima). Al minuto 15 la terza meta di Beirne viene annullata solo perché il terza linea perde il pallone al momento di schiacciarlo. Subito dopo l’arbitro dà il giallo a Belham per un crocroll su Gallo. Dopo il seguente calcio di Albornoz, l’Irlanda continua a giocare nella metà campo anche in inferiorità e al minuto 21 allunga con un drop di Crowley da circa 30 metri: 15-6.
Al 23’ debutta Tomas Clarkson, entrando al posto di Van der Flier, anche se solo per 5 minuti. Subito dopo l’Irlanda concede una punizione con leggerezza, come accaduto più volte contro la Nuova Zelanda, permettendo ad Albornoz di portare i Pumas a -6 (15-9).
Un’ottima difesa argentina sulla propria linea di meta recupera il pallone da una maul irlandese e libera ma sulla rimessa laterale successiva, Henshaw e Lowe confezionano la terza meta, schiacciata da McCarthy dopo una breve corsa. I pumas si confermano squadra forte e che gioca a memoria. Al 35’ ci vuole un perfetto intervento difensivo di Van der Flier per recuperare l’ovale su Cinti che aveva bucato la prima linea difensiva verde. Gli ospiti chiudono il primo tempo in attacco. Un fuorigioco di Ryan nei propri 22 li manda in touche si cinque metri. L’Irlanda per fermare gli ospiti commette altri due fuorigioco (a fine primo tempo 6 falli per verdi, contro i 3 argentini) ma alla fine James Ryan esce da un mucchio di corpi con l’ovale in mano: l’Argentina non segna, l’Irlanda va al riposo avanti 22-9.
L’Argentina ricomincia come aveva finito, in attacco. Mallia si infila in un buco fra Belham e Ryan, slalomeggia fra gli estremi nella irlandesi e segna una splendida meta, che Albornoz trasforma per il 22-16. L’Irlanda continua a essere fallosa, tre falli nei primi minuti danno ai pumas possesso e ritmo. Al McCharty va in fuorigioco con l’Argentina in vantaggio e prende il secondo giallo irlandese della serata. Albornoz dalla linea dei 22 porta i suoi a -3. L’Irlanda continua a essere fallosa: 4 falli nei primi 13 minuti della ripresa.
Albornoz manda largo, da buona posizione, il drop del pareggio al 55, poi l’Irlanda riesce almeno a portare l’ovale nella metà campo avversaria fino alla fine dell’inferiorità numerica. Al 61’ il debutto di Sam Pendergast, la 21enne apertura di Leinster che dovrebbe sostituire Sexton. Al 64’ la difesa irlandese forza il primo errore di ball handling argentino del secondo tempo. L’Irlanda vince
Al 66’ entra Cian Healy e colleziona il cap n. 133, raggiungendo il record di Brian O’Driscoll per il numero di presenze in nazionale.
Una pazzesca controruck argentina sradica l’ovale dalle mani irlandesi al 70’, chiudendo una lunga serie di fasi nei propri 22. Al 73’ Carreras forza il tenuto di Osborne poco dopo fermando ancora una volta i verdi vicino alla meta. Gomez Kodela commette subito dopo uno dei primi falli argentini della ripresa, ma è una spallata alla testa di Doris in una ruck – già vinta dai suoi – che gli costa il giallo e dà una mazzata alle speranze argentine. L’ennesimo placcaggio dominante degli ospiti (25 a fine serata) ferma ancora l’Irlanda e l’Argentina con una tenacia e una determinazione incredibili dominano ancora i punti di incontro e vanno nei 22 irlandesi. La pressione irlandese forza un in avanti sui cinque metri che chiude il match e dà la vittoria all’Irlanda.
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Jack Crowley, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris (c), 7 Josh van der Flier, 6 Tadhg Beirne, 5 James Ryan, 4 Joe McCarthy, 3 Finlay Bealham, 2 Rónan Kelleher, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Cian Healy, 18 Thomas Clarkson, 19 Ryan Baird, 20 Peter O’Mahony, 21 Craig Casey, 22 Sam Prendergast, 23 Jamie Osborne
Marcatori
Mete: Jack Crowley (4’), Mack Hansen (6’), Joe McCarthy (31’)
Trasformazioni: Jack Crowley (5’, 32’)
Drop: Jack Crowley (21’)
Punizioni:
Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Rodrigo Isgro, 13 Lucio Cinti, 12 Matias Moroni, 11 Bautista Delguy, 10 Tomas Albornoz, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Joaquin Oviedo, 7 Juan Martin Gonzalez, 6 Pablo Matera, 5 Pedro Rubiolo, 4 Guido Petti, 3 Joel Sclavi, 2 Julián Montoya, 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Ignacio Calles, 18 Francisco Gomez Kodela, 19 Franco Molina, 20 Santiago Grondona, 21 Gonzalo Garcia, 22 Santiago Carreras, 23 Justo Piccardo
Marcatori
Mete: Juan Cruz Mallia (45’)
Trasformazioni: Tomas Albornoz (46’)
Punizioni: Tomas Albornoz ( 12’, 17’, 25’, 51’)
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