I Pumas arrivano a Dublino in forma strepitosa, e la squadra di Farrell non può più sbagliare
L’Argentina non ha mai vinto in Irlanda: ha vinto 6 volte contro i verdi, 3 in casa e 3 in campo neutro, ma mai in trasferta. Eppure, mai come questa volta, l’impresa sembra possibile, perché i Pumas arrivano da un’annata straordinaria e la squadra di Farrell sembra attraversare un momento di appannamento.
L’Irlanda ha vinto il Sei Nazioni, ha vinto uno dei due test contro il Sudafrica ed è sicuramente favorita, ma la sconfitta contro gli All Blacks e in generale il miglior momento di forma delle squadre dell’Emisfero Sud rende il match di stasera (ore 21.10 all’Aviva Stadium, diretta Sky Sport canale 255) molto più aperto del solito.
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I Pumas, del resto, hanno dimostrato anche contro l’Italia di poter giocare a ritmi altissimi, quei ritmi che hanno permesso loro di tenere testa – e battere – All Blacks e Sudafrica e di mandare fuori giri gli Azzurri sabato scorso a Udine.
D’altra parte, quando si parla di Argentina c’è sempre un incognita: i Pumas di Udine, quelli di Santiago del Estero (rimonta incredibile sugli Springboks), quelli di Santa Fe (67 punti all’Australia) quelli di Wellington (38-30 agli All Blacks) sono strepitosi. Poi però ci sono i Pumas della controprestazione: quelli che perdono contro le terze scelte della Francia, che affondano la settimana dopo l’impresa contro la Nuova Zelanda, che regalano ai Wallabies l’unica gioia del loro Rugby Championship buttando una partita che sembrava già vinta.
Ecco, forse il match di Dublino dipenderà più dall’Argentina che dall’Irlanda stessa, come sempre concreta, ma non così eccezionale: forte, compatta, concreta, ma a tratti prevedibile e non sempre logorante come lo è stata anche nel recente passato.
Farrell cambia un solo uomo fra i titolari: fuori Bundee Aki, dentro Robbie Henshaw a primo centro, con Ringrose 13. E attenzione a Sam Prendergast in panchina. Contro gli All Blacks il tecnico aveva puntato sull’ingresso di Frawley, che già aveva piegato gli Springboks, ma l’utility back irlandese è parso appannato e fuori fuoco contro i tuttineri, e allora ecco un po’ di spazio per il giovane talento nato a Kildare nel 2003.
L’Argentina invece ritrova uno dei suoi leader, Pablo Matera, che ha scontato la squalifica ed è pronto a prendersi il cap numero 108. Petti prende il posto di Molina in seconda linea, mentre ai centri tocca a Moroni al posto di Orlando. Dalla panchina si rivede Santiago Carreras, mentre viene confermato titolare un Albornoz splendido contro l’Italia.
Autumn Nations Series: le formazioni di Irlanda-Argentina
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Jack Crowley, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris (c), 7 Josh van der Flier, 6 Tadhg Beirne, 5 James Ryan, 4 Joe McCarthy, 3 Finlay Bealham, 2 Rónan Kelleher, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Cian Healy, 18 Thomas Clarkson, 19 Ryan Baird, 20 Peter O’Mahony, 21 Craig Casey, 22 Sam Prendergast, 23 Jamie Osborne
Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Rodrigo Isgro, 13 Lucio Cinti, 12 Matias Moroni, 11 Bautista Delguy, 10 Tomas Albornoz, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Joaquin Oviedo, 7 Juan Martin Gonzalez, 6 Pablo Matera, 5 Pedro Rubiolo, 4 Guido Petti, 3 Joel Sclavi, 2 Julián Montoya, 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Ignacio Calles, 18 Francisco Gomez Kodela, 19 Franco Molina, 20 Santiago Grondona, 21 Gonzalo Garcia, 22 Santiago Carreras, 23 Justo Piccardo
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