Borthwick deve uscire da questa spirale di sconfitte di misura, ma di fronte ha la sfida più difficile
Poco più di un anno fa, in quel di Parigi, un’Inghilterra da tutti data per spacciata mise in crisi la macchina perfetta del Sudafrica, che vinse quella semifinale mondiale di un solo punto e con grandissima fatica. Un anno dopo, gli Springboks si presentano a Twickenham ancora una volta da strafavoriti, contro un’Inghilterra che non riesce ad uscire dal circolo vizioso delle sconfitte di misura e che viene da una beffa incredibile subita dall’Australia.
Borthwick non è in discussione, per ora, ma è chiaro che potrebbe non avere tante possibilità. Certamente questa è la sfida più difficile che gli potesse capitare, visto il momento. Dall’altra parte il Sudafrica ha cambiato 12 titolari su 15 rispetto alla formazione che ha vinto a Murrayfield con la Scozia, a dimostrazione della sua incredibile profondità.
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Quella di Rassie Erasmus non è ancora una macchina perfetta: il tecnico sta provando a virare verso un gioco più eterogeneo, con una maggiore degli spazi e della larghezza del campo rispetto agli anni precedenti pur senza rinunciare ovviamente alla fisicità dei propri avanti. Questa svolta richiede un po’ di tempo, ma sta comunque portando risultati, se si esclude la beffa subita dall’Irlanda con i 2 drop in 5 minuti di Frawley questa estate.
La domanda è: questa Inghilterra può sfruttare i – comunque pochi – punti deboli degli Springboks? Borthwick era stato accusato di badare troppo alla fase difensiva e poco all’attacco, però la sua Inghilterra ha perso l’ultima partita 40-35, subendo una meta a tempo scaduto dopo una sequela incedibile di errori di posizionamento (ultimo, e forse più importante, la salita a metà di Marcus Smith che ha aperto un’autostrada per Jorgenson), a dimostrazione che forse il problema di questa squadra è nella gestione dei momenti chiave. Nel momento in cui arrivi sempre a giocartela e poi perdi di misura, è evidente che sia così.
In ogni caso, rispetto al match con i Wallabies Borthwick ha optato per un triangolo allargato molto più fisico e difensivamente rassicurante, con Steward estremo e Freeman-Sleightholme alle ali, mentre Erasmus invece ha scelto i 3 uomini più rapidi e fantasiosi a sua disposizione: Fassi 15 con Kolbe e Arendse alle ali. In mezzo invece gli Springboks andranno a fare a sportellate con De Allende e Kriel, mentre Slade avrà il compito di guidare la linea difensiva e Lawrence dovrà farsi largo tra i giganti sudafricana. In mediana, accanto all’inamovibile Marcus Smith, torna il redivivo Van Poortvliet, che in Nazionale non ha mai entusiasmato, ma il suo ritmo compassato potrebbe essere utile a non farsi mandare fuori giri da un Sudafrica che invece sorprende con la coppia Williams-Libbok.
Davanti, manco a dirlo, sarà una battaglia furiosa. I nomi sono quelli che già tutti conoscono, con RG Snyman che torna titolare accanto a Etzebeth e Pieter-Steph du Toit chiamato a fare la voce grossa insieme a Kolisi e Wiese. Dall’altra parte Borthwick conferma Cunningham-South, tra i migliori con l’Australia, insieme a Earl e Underhill. George Martin fu il miglior inglese in campo nella semifinale di un anno fa, e sarà chiamato a ripetere quella prestazione al fianco di Itoje. Davanti due terzetti che promettono fuochi d’artificio: Genge-George-Stuart contro Nché-Mbonambi-Louw. Panchina 5+3 per entrambe le squadre, con Erasmus che mette da parte qualche avanti per avere a disposizione una batteria eterogenea a disposizione.
Francesco Palma
Autumn Nations Series: le formazioni di Inghilterra-Sudafrica
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tommy Freeman, 13 Ollie Lawrence, 12 Henry Slade, 11 Ollie Sleightholme, 10 Marcus Smith, 9 Jack van Poortvliet, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Chandler Cunningham-South, 5 George Martin, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Fin Baxter, 18 Dan Cole, 19 Nick Isiekwe, 20 Alex Dombrandt, 21 Harry Randall, 22 George Ford, 23 Tom Roebuck
Sudafrica: 15 Aphelele Fassi, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Manie Libbok, 9 Grant Williams, 8 Jasper Wiese, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 RG Snyman, 4 Eben Etzebeth, 3 Wilco Louw, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Gerhard Steenekamp, 18 Vincent Koch, 19 Elrigh Louw, 20 Kwagga Smith, 21 Cobus Reinach, 22 Handre Pollard, 23 Lukhanyo Am
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