Italia, Gonzalo Quesada: “Con la Georgia non l’avevamo preparata così, ma è importante riuscire a vincere anche le partite brutte”

In conferenza stampa il tecnico Azzurro affiancato da Nacho Brex, soddisfatti sì della vittoria ma fino a un certo punto

Italia, Gonzalo Quesada: “Con la Georgia non l’avevamo preparata così, ma è importante riuscire a vincere anche le partite brutte” – ph. Sebastiano Pessina

Da Genova – Allo stadio Luigi Ferraris l’Italia ha trovato la vittoria nel secondo test match delle Autumn Nations Series 2024, battendo 20-17 la Georgia. Un successo che bisognava ottenere e così alla fine è stato; eppure gli Azzurri hanno sofferto, subendo due mete su ripartenza dei Lelos nel primo tempo, e sono stati costretti alla rimonta nonostante il predominio nel possesso e nel territorio.

In conferenza stampa si è quindi presentato un Gonzalo Quesada, tecnico dell’Italia, soddisfatto sì per la vittoria ma fino a un certo punto; affianco a lui Nacho Brex, capitano in campo dopo l’infortunio nei primi minuti di Michele Lamaro.

Leggi anche: Autumn Nations Series, a Genova l’Italia piega l’ostinata difesa della Georgia

“Sappiamo che Michele ha un infortunio alla spalla, ma non ancora cosa nello specifico. È uscito però perché non poteva giocare, quindi potrebbe dover stare fermo per diverse settimane”.

Italia-Georgia, Gonzalo Quesada: “Non l’avevamo preparata così, ma è importante riuscire a vincere anche le partite brutte”

Gonzalo Quesada è poi passato ad analizzare il match dell’Italia coi Lelos, rilevando cose positive e quelle da migliorare: “La Georgia ha fatto una buona partita, forte in difesa e, con due occasioni per andare a marcare, ha sempre segnato. Bravi loro, ma anche non bene noi in quelle occasioni nel primo tempo”.

“Prendo il positivo di essere riusciti a vincere nonostante le difficoltà in cui siamo andati a cacciarci, riprendere in mano anche le brutte partite. Non era però questo il piano che avevamo preparato, e su questo bisognerà lavorare. Che non possiamo dominare in possesso e territorio e andare in difficoltà”.

“Ho visto Francia-All Blacks, ma noi non abbiamo quel tipo di giocatori, con simile strapotere fisico. Il semplice break non basta, contro giocatori pesanti come quelli incontrati noi dobbiamo arrivare in corsa per concretizzare nei 22 avversari”.

“Noi vogliamo avere un piano di gioco votato all’attacco: per farlo dobbiamo essere pronti ad alternare azioni palla in mano col gioco al piede. Questo è quanto stiamo imparando, nel Sei Nazioni e anche nei test match estivi siamo riusciti ad esprimerlo meglio in campo. I meccanismi di gioco però vanno sempre ripresi e migliorati, in allenamento vedo la crescita dei ragazzi ma contro difese forti come quelle incontrate finora non sempre siamo riusciti a esprimerci al meglio.”

“Contro Pumas e Lelos abbiamo trovato delle difese davvero impegnative e, bisogna aggiungere, oggi la Georgia ha spesso rallentato il nostro gioco in diversi modi, anche fallosi, e ci sono state interruzioni continue per crampi o simili. A noi serve la velocità per esprimere il nostro gioco, quindi questo ci ha messo sicuramente in difficoltà e impedito di concretizzare di più nei 22 avversari”.

Infine ha preso la parola anche Juan Ignacio Brex, subentrato nel ruolo di capitano dopo l’infortunio, subito nei primi minuti, di Michele Lamaro: “Non è per niente facile vedere un tuo compagno uscire subito per infortunio, ed è ancora più difficile quando questo è il tuo capitano”.

“Vero, siamo andati in difficoltà e la partita non è andata proprio come volevamo. Nell’intervallo ho ricordato la partita dei Mondiali dell’Uruguay, quando anche lì abbiamo dovuto soffrire per poi vincere. La panchina ha avuto un impatto importante e ha portato la sua spinta in campo; questo per sottolineare anche quello che c’è stato di positivo, rimontare quando si è sotto per 6-17 non è facile”.

Matteo Salmoiraghi

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