Autumn Nations Series: le pagelle di Italia-Georgia

Voti non tutti positivi per gli Azzurri, ma gli avanti alla fine hanno fatto la differenza

Autumn Nations Series: le pagelle di Italia-Georgia (ph. Sebastiano Pessina)

Autumn Nations Series: le pagelle di Italia-Georgia (ph. Sebastiano Pessina)

Che fatica. L’Italia vince la partita più delicata delle Autumn Nations Series battendo la Georgia 20-17 in rimonta, dopo un primo tempo ampiamente deficitario e una ripresa dove invece è venuta fuori l’evidente superiorità rispetto ai Lelos, andati fuori giri già al 50′ e bravi a rimanere a galla con una grande difesa e interrompendo il più possibile il ritmo degli Azzurri. Era un test match e andava vinto, e alla fine la squadra di Quesada ha portato a casa un successo importante, ma la prestazione non è del tutto positiva, nonostante alla fine i Lelos abbiano avuto solo 2 occasioni in tutta la partita e gli Azzurri abbiano di fatto avuto sempre in mano il gioco, mancando spesso il colpo di grazia a causa di errori individuali. Ecco i nostri voti.

Leggi anche: Italia, Gonzalo Quesada: “Con la Georgia non l’avevamo preparata così, ma è importante riuscire a vincere anche le partite brutte”

Le pagelle di Italia-Georgia

Matt Gallagher 5 – Pesano i tanti palloni calciati addosso al pericolosissimo Niniashvili, la meta clamorosa divorata alla fine del primo tempo e i due piazzati non (non impossibili) sbagliati.

Jacopo Trulla 6 – Fatica anche lui sui palloni alti, ma di fatto non commette mai errori. Spesso si ritrova da solo contro 2 o 3 georgiani ma non perde mai la calma ed esce da situazioni difficili (Marin s.v. – Solo 3 minuti per lui)

Juan Ignacio Brex 5.5 – Sbaglia la salita sul buco trovato da Spanderashvili in occasione della prima meta. Spesso lento in fase di impostazione, e questo aiuta la difesa georgiana a chiudere tutti gli spazi. Tra i più attivi nell’attaccare palla in mano, cresce nel finale.

Tommaso Menoncello 7 – Va a fare a sportellate con i georgiani e prende spesso la linea del vantaggio, tanto da essere il secondo miglior azzurro per numero di cariche (ed è un trequarti) e il più avanzante della squadra di Quesada: i 7 difensori battuti parlano da soli. Oggi serviva la sostanza, e lui come sempre l’ha portata (Bertaccini s.v. – Esordio con vittoria. O’Keeffe gli nega un turnover che poteva starci)

Monty Ioane 6 – Anche lui sotto pressione nel gioco aereo, è meno pericoloso del solito in attacco ma il pallone nelle sue mani è comunque una garanzia.

Paolo Garbisi 6.5 – Messo costantemente sotto pressione dalla furiosa salita difensiva georgiana (spesso molto al limite) fatica a uscirne sempre nel modo migliore, ma comunque sbroglia delle matasse molto complicate. Non la sua miglior partita, ma fa due cose che valgono oro: il salvataggio su Kakhoidze lanciato in campo aperto e il 3 su 3 dalla piazzola in una giornata dove ogni punto era decisivo. Poco comprensibile la decisione di far piazzare Gallagher da due posizioni che non sembravano certo impossibili per Paolo.

Alessandro Garbisi 5 – Giornata no. Rischia subito la frittata regalando a Niniashvili il pallone del primo attacco azzurro. La seconda meta della Georgia nasce da un suo calcio fuori misura addosso all’estremo georgiano, che quando riparte palla in mano è una sentenza. Male anche nella gestione del gioco. (Fusco 6.5 – Ha i suoi difetti, però negli ultimi 20 minuti è l’impact player che serve all’Italia per risolvere partite così difficili. Bravo ad attaccare al momento giusto e con una bella finta, e bravo anche a gestire il finale dove con le sue caratteristiche avrebbe potuto andare in difficoltà)

Guarda anche: Gli highlights della sofferta vittoria dell’Italia sulla Georgia

Ross Vintcent 7 – Alla prima occasione georgiana fa capire l’antifona con un gran turnover, poi 5 minuti dopo ne piazza un altro e abbassa la saracinesca. È fondamentalmente ovunque: nei punti d’incontro, in attacco, a fare a sportellate. Prestazione maiuscola in una partita difficilissima.

Michele Lamaro s.v. – La sua partita finisce dopo 120 secondi, un grande in bocca al lupo (Zuliani 7 – Entra a freddo, dopo 2 minuti e con la prospettiva di giocare – di fatto – una partita intera a fare a sportellate con gli armadi georgiani. Lui lo fa benissimo e gioca una gran partita soprattutto in attacco, con ben 4 difensori battuti)

Sebastian Negri 6.5 – Forse non la partita più spettacolare della sua carriera, ma è il giocatore con più cariche dell’intera partita (28), e sono quasi il doppio del secondo (Menoncello con 15). Una garanzia.

Dino Lamb 7 – Prende in mano una touche che non è ancora quella garanzia di possesso che dovrebbe essere, tra lanci sbagliati e la pressione costante dei georgiani. In mezzo al campo non sbaglia niente

Niccolò Cannone 5.5 – Match sottotono, soffocato dalla furia georgiana fatica ad uscire (Favretto 6 – Buono l’ingresso con l’Italia già in attacco, bene in avanzamento e in rimessa laterale)

Simone Ferrari 6 – Peccato per le poche mischie nel primo tempo, perché l’impressione era di poter davvero far male ai georgiani in quel frangente. Cala nella ripresa (Ceccarelli 6 – Con il cambio della prima linea il pacchetto torna performante, e lui è sempre una garanzia)

Giacomo Nicotera 5.5 – Il suo placcaggio sbagliato dà vita alla sfuriata di Niniashvili, ma era oggettivamente difficile. Qualche lancio rivedibile (Lucchesi 5.5 – In mezzo al campo dà il suo contributo all’assalto finale, ma in touche giornata no)

Danilo Fischetti 6.5 – Vince nettamente la sfida in mischia con Aptsiauri. In campo non riesce ad essere sempre avanzante (Spagnolo 6.5 – Bene in mischia, un turnover conquistato e solito lavoro palla in mano. Cambio di livello, come sempre)

A cura di Francesco Palma

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