Le parole dell’Azzurro prima dell’ultimo impegno internazionale dell’anno: la sfida di Torino con la Nuova Zelanda
A Genova l’Italia del rugby ha vinto il confronto con la Georgia. Un successo che gli Azzurri hanno dovuto costruire con pazienza e sudore, considerando che su due ripartenze avversarie nel primo tempo la difesa è stata abbastanza impreparata, e i Lelos con due mete sono andati a riposo in vantaggio.
Nella ripresa però l’Italia si è assestata nella metà campo avversaria, senza concedere loro più occasioni, e con caparbietà ha trovato le due mete che hanno ribaltato il risultato. Tra i giocatori subentrati a Genova c’è stato Riccardo Favretto che, all’incontro odierno con la stampa, ha parlato del risultato raggiunto e del prossimo test match. Quello di sabato 23 novembre sarà l’ultimo impegno internazionale dell’anno, ma sarà contro uno degli avversari più difficili: gli All Blacks.
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L’Italia tra Georgia e All Blacks: parla Riccardo Favretto
Il seconda linea dell’Italia e del Benetton ha parlato del periodo e del suo percorso in Azzurro: “Personalmente è un periodo in cui mi sento bene fisicamente. Certo, come tutte le finestre internazionali è un periodo molto carico di impegni ma sono felice di essere tornato nel gruppo della Nazionale dal Sei Nazioni, non avendo partecipato al tour estivo. E sono ancor più contento per esser stato chiamato in causa nell’ultima partita”.
“Ovviamente mi è dispiaciuto non aver partecipato con l’Italia al tour estivo. Ho però approfittato di questo intervallo per crescere fisicamente e portare così più ‘peso’ in campo rispetto al Sei Nazioni”.
Riccardo Favretto si è poi concentrato sui test match autunnali dell’Italia: “Sapevamo che con la Georgia sarebbe stata una sfida dura, considerando che anche per loro questa era una sfida d’orgoglio. Quello che ci eravamo prefissati prima della partita era portare in campo una prova di maturità; questa secondo me si è vista nella ripresa, dove siamo stati bravi a non distrarci o scomporci dai tanti tempi morti”.
“Direi che il successo conferma che stiamo percorrendo una via giusta, e dobbiamo proseguire col lavoro che abbiamo iniziato da più di un anno. Con la Nuova Zelanda una mission impossible? Ogni partita ha la sua storia, ovviamente se guardiamo ai precedenti tra Italia e All Blacks non ci sono punti particolarmente favorevoli per noi. Ma quello che mi piace dello sport è che nulla è già scritto: l’ultima parola ce l’ha il campo, sempre”.
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