I rumors della stampa locale parlano di una risoluzione consensuale con Marco Caputo e al suo posto spunta il nome di un volto noto
La stagione del Mogliano Veneto Rugby non è iniziata nel migliore dei modi. La squadra della provincia di Treviso era stata designata come una delle possibili favorite ad un campionato di vertice, ma i risultati al momento stanno andando nella direzione opposta.
Nonostante un mercato altisonante che ha portato in binacoblù tanti giovani promettenti ed un pool di ex Azzurri come Edoardo Padovano, Giovanni Pettinelli, Marco Lazzaroni e Leonardo Sarto, il Mogliano non ha ancora ingranato e attualmente staziona al terzultimo posto della Serie A Elite Maschile con due punti in classifica, frutto di cinque sconfitte consecutive.
Secondo la Tribuna di Treviso, il Mogliano ufficializzerà oggi martedì 19 novembre la risoluzione consensuale del contratto del coach Marco Caputo, concretizzata ieri sera e l’arrivo, al suo posto, di Umberto Casellato, l’allenatore dello storico scudetto del 2013.
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Casellato a Mogliano, molto più di un’ipotesi
Umberto Casellato al momento è a casa propria a Mogliano, dopo aver lasciato l’incarico di coordinatore di atleti e tecnici all’Aquila. «Sì, sono tornato anche per stare vicino a mia madre anziana – spiega – mi è dispiaciuto lasciare l’Abruzzo ma la salute dei propri cari viene prima. Ovviamente, poiché il mondo del rugby è piccolo, il presidente Roberto Brunetta, dopo averlo saputo ha voluto fare due chiacchiere con me: è chiaro che il Mogliano fa parte della mia famiglia, di concreto non c’è ancora niente, mi sono preso alcuni giorni di riposo perché la parentesi all’Aquila è stata abbastanza stressante, ma se la scelta dovesse caderesu di me io accetterò volentieri».
Nel corso dell’intervista con il quotidiano trevigiano, Umberto Casellato ha fatto intuire di aver già preso in esame quelle che sono le attuali criticità del Mogliano, a partire dalle alte aspettative.
«Nello sport non sempre 1 + 1 fa 2, altrimenti il PSG avrebbe vinto 30 Champions. E ne so qualcosa io quando ero a Colorno: in questi casi le aspettative crescono, perché un conto è partire da outsider un altro sapere che contro di te tutti daranno il massimo. Io al presidente gliel’ho detto, bisogna stare tranquilli, credo che la squadra, al di là delle questioni tecniche, abbia un approccio problematico alle gare, a quello che chiamo stress da partita. E quando entri nei 22 devi essere efficace, specie quando affronti certi avversari: un episodio può fare la differenza. E magari si potrebbe lavorare sugli equilibri fra i singoli giocatori».
Oltre le indiscrezioni, ci sono le esigenze del presidente Roberto Brunetta, fortemente intenzionato a inveritre la rotta: «In verità Casellato non è l’unico coach che abbiamo interpellato, ad ogni modo con Caputo l’accordo di separazione c’è già. Suggestivo il ritorno di Umberto? A me interessano più che altro i risultati».
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