Il mediano ha trafitto la Georgia nel finale: “Giocata preparata. Contento non tanto per la meta ma per il successo della squadra”
Alessandro Fusco non giocava in nazionale dal 6 ottobre 2023, Francia-Italia 60-7 a Lione: trentasette minuti dalla panchina senza lasciare particolare traccia di sé in una serataccia azzurra.
Più di dodici mesi dopo di minuti ne ha giocati 20, lasciando eccome una traccia importante sulla partita. La sua carica dalle conseguenze di una rimessa laterale ha trafitto l’inespugnabile fortino georgiano, portando la gara dalla parte degli Azzurri.
Una specialità della casa per Fusco, che in stagione ha segnato due mete nell’unica vittoria delle Zebre questa stagione, contro il Munster, mettendosi in proprio: “È stata sicuramente una grande soddisfazione, così come lo è stata essere tornato a giocare con l’Italia dopo tanto tempo. Già tornare in campo con la maglia azzurra è stato un momento molto importante per me, segnare poi ancora di più, ma più che la meta la cosa importante è ovviamente aver vinto.”
Leggi anche: Sergio Parisse nella Hall of Fame di World Rugby
“Alla fine non c’è così tanto tempo per pensare alla meta che hai segnato: hai fatto il tuo lavoro, torni a metà campo e pensi già alla prossima cosa che devi fare. Questo sia quando fai una cosa bella sia quando fai un errore.”
E non c’è troppo tempo neanche per pensare alla partita di Genova, ché quella di Torino contro gli All Blacks arriva a stretto giro di posta: “È stata una partita dura ma lo sapevamo. La Georgia è venuta a Genova per vincere e batterci di nuovo, hanno dato tutto mettendoci fisicità e cattiveria. Noi abbiamo costruito tanto e sfruttato poco, ma negli ultimi 20 minuti siamo stati bravi a rimanere in attacco e a non concedere più possesso agli avversari. Alla fine è arrivata la vittoria, ma dobbiamo subito concentrarci sulla prossima partita. Sappiamo di non avere tanto tempo davanti a noi prima degli All Blacks perché abbiamo a disposizione un giorno in meno. Dobbiamo lavorare bene.”
“Sono sicuro che nessuno si fare condizionare dai 96 punti dell’anno scorso. Nessuno penserà ‘oddio, occhio a non prenderne ancora così tanti’ ma anzi, deve essere un ulteriore sprone a fare ancora meglio. Alla fine anche contro la Georgia venivamo dal ricordo negativo di Batumi, ma nei 2 anni che sono passati il gruppo è cresciuto e maturato, e sono sicuro che anche contro gli All Blacks sarà la stessa cosa.”
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.