Gli Azzurri sfidano la “tempesta”: la preview di Italia-All Blacks

È la partita che chiude un 2024 di spessore per l’Italrugby ma anche la carriera di due grandi Tuttineri come Sam Cane e TJ Perenara: appuntamento all’Allianz Stadium alle 21:10

Gli Azzurri sfidano la “tempesta”: la preview di Italia-All Blacks – ph. Sebastiano Pessina

A Torino, nella cornice dell’Allianz Stadium, si chiudono le Autumn Nations Series dell’Italia e, con esse, anche gli impegni internazionali del 2024. L’anno, però, si conclude con l’avversario storicamente più ostico per gli Azzurri, ma anche quello più affascinante e iconico da sfidare: gli All Blacks.

Una sfida che lo stesso coach degli azzurri, Gonzalo Quesada, ha definito “una tempesta”. Tale fu sicuramente l’ultimo precedente tra Italia e All Blacks, risalente appena allo scorso autunno.

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Nel corso della Rugby World Cup 2023, Italia e All Blacks si sono affrontate nel girone (come successo con grande frequenza nella competizione iridata, ben sette volte). Una partita che ha fatto male agli Azzurri, allora guidati da Kieran Crowley, soprattutto per come è arrivata: a Lione la Nuova Zelanda di Ian Foster ha impiegato circa 20 minuti a chiudere la pratica, per poi scatenarsi fino al 96-17 finale.

Eppure all’inizio del ciclo inaugurato da Kieran Crowley l’Italia aveva fatto una buona prestazione proprio contro gli All Blacks. È l’ultimo precedente nell’ambito dei test match autunnali, a Roma nel 2021, quando gli Azzurri riuscirono a bloccare sullo 0-0 i Tuttineri per la prima mezz’ora, e poi dimostrando comunque di saper lottare per il resto della partita.

Italia-Nuova Zelanda: Azzurri per chiudere un bel 2024, All Blacks per salutare “con stile” due grandi

Arrivando all’attualità, è davvero difficile immaginare che l’Italia stasera possa invertire il trend tracciato dai precedenti: su 17 incontri, a parte il pareggio a tavolino nel 2019, gli All Blacks hanno sempre vinto.

L’obiettivo degli Azzurri, premesso che in ogni partita il risultato si conquista sul campo (e questo vale anche per i Tuttineri), deve essere evitare di ripetere il canovaccio visto a Lione e piuttosto ripetere una prestazione come quella di Roma di tre anni fa.

È quello che in un certo senso ha detto il tecnico azzurro Gonzalo Quesada, dicendo che “non siamo quelli dei 90 punti del Mondiale”. In queste Autumn Nations Series però l’Italia ha faticato a mettere in campo le sue qualità: con l’Argentina ha subito un passivo di -32 punti, colpa di diversi errori sanguinosi in attacco poi sfruttati dai Pumas in contropiede; e con la Georgia è arrivata la vittoria che serviva, ma anche qui senza capitalizzare la mole di gioco espressa.

Con la Nuova Zelanda le occasioni saranno sicuramente meno, e bisognerà approfittare di ogni opportunità. Per l’Italia torna a disposizione l’uomo più imprevedibile, Ange Capuozzo, e quello che è la prima scelta come mediano di mischia, Martin Page-Relo. Con loro sicuramente la trequarti si rafforza nel gioco al piede, ma contro gli All Blacks resterà comunque una sfida improba.

La Nuova Zelanda di Scott Robertson sta invece diminuendo l’utilizzo dei calci, propendendo per attaccare palla in mano da ogni zona del campo come ai tempi dei Crusaders. Non sempre questo gioco ha portato i frutti sperati: nell’ultimo periodo gli All Blacks hanno faticato con l’Inghilterra (pur riuscendo sempre a batterla nel 2024) e perso l’ultimo test match con la Francia. Sconfitta arrivata per un’incollatura (30-29) che i Tuttineri vorranno riscattare con una “vittoria con stile” per chiudere l’anno al meglio, come scritto dalla stampa neozelandese.

Leggi anche: L’ultima haka di TJ Perenara e Sam Cane

A dare ancora maggior sprone alla squadra ospite c’è da segnalare che quella di Torino sarà l’ultima partita per due icone All Blacks dell’ultimo decennio: Sam Cane e TJ Perenara. Il primo da titolare, il secondo dalla panchina, per entrambi sarà l’ultimo impegno internazionale con la maglia più famosa del mondo rugbistico.

La maggior propensione per il gioco palla in mano costringerà la linea difensiva Azzurra ad una prestazione ancora più attenta, dovendo essere pronta a schierarsi adeguatamente in ogni situazione. In questo senso mancherà l’apporto di placcaggi di Michele Lamaro, uscito infortunato in avvio con la Georgia, lavoro che graverà sulle spalle di Ross Vintcent e Manuel Zuliani. Entrambi hanno ben figurato con la Georgia, in una partita però che ha impegnato poco al placcaggio gli Azzurri (e comunque con troppi errori, 15 sbagliati su 77).

Tanto il lavoro dei due terze linee in fase offensiva a Genova, ma a Torino ci sarà da alzare i colpi soprattutto in difesa, per ritrovare quell’Italia ostica vista all’inizio dell’anno nel Sei Nazioni, capace di battere Scozia e Galles e pareggiare con la Francia. Questo deve essere l’obiettivo di stasera per chiudere al meglio un 2024 di spessore per gli Azzurri del rugby (con 5 vittorie, 1 pareggio, 4 sconfitte): appuntamento alle 21:10 all’Allianz Stadium contro gli All Blacks.

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Matteo Salmoiraghi

Autumn Nations Series 2024: le formazioni ufficiali di Italia-All Blacks

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Federico Ruzza, 3 Marco Riccioni, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti .
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Alessandro Izekor, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Marco Zanon.

All Blacks: 15 Will Jordan, 14 Mark Tele’a, 13 Rieko Ioane, 12 Anton Lienert-Brown, 11 Caleb Clarke, 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane, 6 Wallace Sititi, 5 Patrick Tuipulotu, 4 Scott Barrett (C), 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot.
A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19 Tupou Vaa’i, 20 Peter Lakai, 21 TJ Perenara, 22 David Havili, 23 Damian McKenzie.

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