In risalto la prestazione difensiva degli Azzurri come buona base verso il prossimo Sei Nazioni, oltre alla carica e risposta dell’Allianz Stadium
L’Italia di Gonzalo Quesada ha chiuso il suo 2024 con la sfida dell’Allianz Stadium contro gli All Blacks. La Nuova Zelanda, anch’essa all’ultima fatica dell’anno, ha confermato pronostici e precedenti storici riportando un nuovo successo sugli Azzurri.
Il modo in cui è arrivata questa sconfitta e il punteggio (11-29) però dicono molto di più: l’Italia ha dimostrato, contro l’avversario più difficile del trittico delle Autumn Nations Series, di poter tornare a difendere e lottare come all’inizio del 2024, quando ha stupito molti battendo Scozia, Galles e pareggiando con la Francia durante il Sei Nazioni 2024.
Leggi anche: Le reazioni della stampa estera dopo Italia-Nuova Zelanda
Anche la stampa italiana ha evidenziato questa prestazione con gli All Blacks, che fa da contraltare alle difficoltà nei primi due test match autunnali e pone basi importanti per il prossimo, grande appuntamento: il Sei Nazioni 2025.
La reazione dei principali quotidiani italiani dopo la sfida tra Italia e All Blacks
La Gazzetta Dello Sport dedica l’intera pagina 53 all’incontro dell’Allianz Stadium. Il titolo della Rosea è “Non ci hanno dominato”, affermando che gli Azzurri escono “a testa alta: l’Italia chiude il trittico autunnale sconfitta dagli All Blacks, ma niente affatto tramortita. Solo tre volte, in una storia fatta di 17 scontri diretti, c’era stato uno scarto inferiore ai 18 punti di questa occasione […]. Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato” e la “temuta Caporetto non arriva. Arrivederci al Sei Nazioni. Ci sarà da divertirsi”.
Parla di “Soliti All Blacks, l’Italia fa il suo” il Corriere dello Sport a pagina 39. A chiudere gli impegni delle Autumn Nations Series 2024 “c’è una partita dall’esito pure previsto […] ma dalla dimensione decisamente diversa rispetto all’imbarcata di 14 mete dei Mondiali. Comunque un’altra faccia, per l’Italia di Gonzalo Quesada, rispetto alla batosta argentina e alla battaglia di nervi e fisico georgiana”. Ci sono state diverse imprecisioni Azzurre e “una mischia dominante per i neozelandesi” ma “per il 2025, c’è un fiume di buoni propositi”, si legge in chiusura dell’articolo.
Tuttosport si sofferma a pagine 32 anche sulle emozioni vissute all’Allianz Stadium. “Haka, un brivido magico”, con “il boato per l’Inno di Mameli che diventa un canto e si trasforma in silenzio quando il mediano Perenara dà il via alla danza”. Per quanto riguarda il match: “Applausi per tutti, ma un’ovazione per l’Italia. Giusto il tributo riservato dai 41mila dell’Allianz Stadium agli azzurri del ct Gonzalo Quesada che hanno fatto penare la Nuova Zelanda”. Italrugby che ha offerto “la migliore prestazione delle Autumn Nations Series, vendicando, nei contenuti tecnici e tattici, la disfatta del Mondiale 2023”.
Anche il Corriere della Sera, edizione di Torino, si concentra molto a pagina 13 sull’ “Entusiasmo All Blacks” che ha coinvolto lo stadio della Juventus. “La risposta del pubblico, torinese e non, lo ha confermato. Allianz Stadium pieno come un uovo per il primo evento non calcistico sul prato della Juve”. “Tutti pazzi per gli All Blacks, ma soprattutto per gli azzurri. Il coro ‘I-ta-lia, I-ta-lia’ si alza subito al cielo”.
Torna a concentrarsi maggiormente sulla prestazione sportiva l’articolo a pagina 29 de la Repubblica, che intitola: “Almeno c’è una meta. La resistenza azzurra all’urto degli All Blacks”. “Non è stata una tempesta. Una burrasca magari: ma l’Italrugby non è affondata, ha tenuto il mare nero neozelandese grazie a un gruppo giovane e unito, a una difesa coraggiosa”, sottolineando la gran prova di Ross Vintcent e i suoi numeri al placcaggio. “Tre settimane fa, la pesante sconfitta di Udine con l’Argentina aveva fatto riaffiorare antichi dubbi. La bella prova di sabato, con la meta nel finale di Menoncello che ha incendiato il pubblico, è una promessa per il futuro”.
Clicca qui per la nostra analisi delle Autumn Nations Series dell’Italia
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.