Dopo l’apice raggiunto alle Olimpiadi di Parigi, il Rugby Sevens mondiale torna in campo nella sua configurazione più classica: il torneo SVNS 2025, che parte questo weekend da Dubai
Dopo l’apice della gloria raggiunto alle Olimpiadi di Parigi -grazie anche ad Antoine Dupont che ha trascinato la Francia maschile a vincere la medaglia d’oro- il Rugby Sevens mondiale torna in campo nella sua configurazione più classica: il torneo SVNS 2025, le ex World Series.
Anche quest’anno le maggiori Nazionali a sette del pianeta ovale si sfidano su un percorso di sette tappe: da Dubai, questo weekend, fino a Los Angeles, a inizio maggio. Con un calendario che, sorprendentemente, taglia completamente fuori l’Europa dal circuito 7s internazionale.
Gli altri appuntamenti sono infatti a Cape Town, Sudafrica, a dicembre; Perth, Australia, a gennaio; Vancouver, Canada, a febbraio; Hong Kong a marzo e Singapore ad aprile, prima della la chiusura negli Stati Uniti. Inspiegabilmente, nulla è stato previsto nel Vecchio Continente, nonostante il pubblico non sia mai mancato.
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Stranezze organizzative a parte, il SVNS 2025 si preannuncia come uno dei tornei più difficili da pronosticare di sempre, soprattutto in campo maschile. Riuscirà la Francia a confermarsi sul tetto del mondo, seppur senza Dupont? Oppure saranno nuovamente i Pumas argentini a dettare legge? O tornerà sugli scudi il Sudafrica, medaglia di bronzo olimpica?
Anche l’Irlanda proverà a dire la sua, chiamata a dimostrare di essere cresciuta ancora dopo l’exploit delle ultime stagioni. E, ovviamente, occorre sempre fare i conti con temibile triade oceanica: dalle Fiji, squadra-simbolo per eccellenza del Sevens, agli All Blacks e all’Australia.
A completare il tabellone -sicuramente con meno pronostici di vertice, almeno sulla carta- la Gran Bretagna, il Canada, gli Stati Uniti (orfani di Perry Baker), la Spagna e le neo-promosse Kenya e Uruguay.
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Nel circuito femminile, salvo stravolgimenti, la battaglia per il titolo si preannuncia sempre la solita: le Black Ferns neozelandesi, campionesse olimpiche, contro l’Australia di Maddison Levi (fresca vincitrice del World Rugby Award 7s Women) e compagne, detentrici del titolo SVNS.
Canada, Francia e Stati Uniti sono quindi le squadre con maggiori ambizioni di podio, senza dimenticare Irlanda, Fiji e Gran Bretagna, che partono però innanzitutto alla ricerca della giusta continuità. In ultima fascia, ma comunque da non sottovalutare per possibili fiammate durante il corso dell’anno, la Spagna, il Giappone, il Brasile e la new entry Cina.
SVNS 2025 – Dubai
Il torneo di Dubai, negli Emirati Arabi, prende il via sabato 30 novembre alle 6 del mattino, ora italiana, con le prime sfide dei gironi femminili e maschili, proseguendo fino alle 18.
Nella giornata di domenica 1 dicembre è quindi la volta delle gare ad eliminazione diretta: si parte alle 6:20 con i Quarti di finale; dalle 10:12 le semifinali; alle 15:35 e alle 16:03 le due finaline per il terzo posto; alle 16:35 il match per l’oro femminile e alle 17:11 per quello maschile.
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Uomini
- Pool A: Francia, Sudafrica, Australia, Kenya
- Pool B: Argentina, Irlanda, Gran Bretagna, Uruguay
- Pool C: Fiji, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Spagna
Donne
- Pool A: Australia, Irlanda, Fiji, Cina
- Pool B: Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna
- Pool C: Nuova Zelanda, Canada, Giappone, Brasile
In Italia tutte le partite del SVNS 2025 sono visibili gratuitamente in streaming su Rugby Pass TV
Francesco Rasero
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