Polemica sul crescente peso di stipendio e bonus dei manager della RFU, in perdita annuale per circa 40 milioni di sterline
Lo scorso 25 novembre la Rugby Football Union, la federazione inglese, ha pubblicato i propri conti. Da questi emerge una perdita di circa 40 milioni di sterline, ma ciò che ha fatto più scalpore in Inghilterra è il peso dello stipendio e dei bonus del CEO Bill Sweeney, che si è portato a casa 1 milione e 100mila sterline in totale a fronte di un’organizzazione in procinto di licenziare oltre 40 persone per ottimizzare i costi.
Sweeney, che dirige la federazione inglese dal 2019, ha raggiunto un salario annuo di 742mila sterline, a cui si aggiunge un bonus di 358mila sterline per i risultati raggiunti nella stagione 2023/2024. Per quanto la quantità di responsabilità e di lavoro sulle spalle del CEO inglese sia notevole, si tratta di uno degli stipendi manageriali più alti dello sport in tutto il Regno Unito.
Per ottenere il notevole bonus, Sweeney ha dovuto centrare alcuni obiettivi. Spiega BBC che l’amministratore delegato ha centrato il massimo del punteggio nell’area con il maggior peso in termini di bonus, quella della performance finanziaria.
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Malgrado i 40 milioni di sterline in passivo, principalmente dovuti all’impatto della Rugby World Cup e dei mancati introiti dai test estivi (i warm up matches prima del mondiale garantiscono entrate molto minori di un normale test) e autunnali del 2023, la federazione inglese ha ancora nelle casse i proventi derivanti dall’accordo con CVC e ha recentemente venduto ad Allianz i diritti di sponsorizzazione del nome di Twickenham.
Sweeney ha anche ottenuto il 100% del bonus dell’area “Partecipazione nel rugby di base maschile” e il 75% di quello relativo alla “percentuale di vittorie delle squadre nazionali maggiori maschile e femminile”, dove i trionfi delle Red Roses hanno decisamente aiutato. Il CEO, infine, ha ottenuto uno zero (e quindi nessun bonus) nelle aree “Inclusione” e “Partecipazione nel rugby di base femminile”.
Sempre secondo BBC nei corridoi tra gli uffici della federazione inglese a Twickenham si respira un’aria piuttosto rabbiosa. I dipendenti della RFU sono sul piede di guerra, visti la situazione finanziaria della federazione e i licenziamenti in corso. Due precedenti dirigenti della RFU, l’ex presidente Graeme Cattermole e l’ex CEO Francis Baron hanno pubblicamente invitato Sweeney alle dimissioni.
L’attuale presidente della federazione Tom Ilube, che siede nel comitato che decide le remunerazioni dei dirigenti ingaggiati, ha giustificato così l’ammontare di denaro pagato al CEO: “Durante la pandemia i dirigenti amministrativi hanno avuto tagli più profondi e più durevoli del resto dell’organizzazione, oltre a bonus ridotti. Il piano a lungo termine che abbiamo sviluppato dopo il Covid ha riconosciuto la precedente riduzione materiale e volontaria della loro remunerazione, avvenuta malgrado un’eccezionale incremento nel carico di lavoro.”
“In più, stiamo cercando di incentivare la squadra di dirigenti amministrativi a rimanere al loro posto per centrare i nostri complessi obiettivi di lungo periodo.”
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