L’apertura del Bordeaux aveva lasciato il raduno dei transalpini a novembre prima della partita contro gli All Blacks
Lasciare il raduno della tua nazionale mentre questa si prepara ad affrontare una partita contro gli All Blacks non è esattamente una di quelle cose che ti mettono in buona luce, ma Matthieu Jalibert è tornato a parlare del suo improvviso ritorno a Bordeaux durante lo scorso mese di novembre per chiarire come siano andate le cose.
Il mediano di apertura titolare della Francia alla scorsa Rugby World Cup è stato superato nelle gerarchie da Thomas Ramos del Tolosa, che ha giocato tutto il Sei Nazioni 2024 e la prima partita delle Autumn Nations Series contro il Giappone. Escluso dalla lista gara per la partita contro gli All Blacks, Jalibert ha concordato con Fabien Galthié un tempestivo ritorno al proprio club malgrado fosse stato selezionato fra quei giocatori che seguono la squadra e sono pronti a entrare nei 23 se dovesse esserci un problema per qualcuno dei convocati.
La dinamica degli eventi ha subito fatto pensare a uno screzio fra il numero 10 e il capo allenatore, ma le parole del giocatore a L’Equipe dello scorso fine settimana garantiscono che non ci sia stato nessun litigio: “Sto passando un periodo complicato, che non è stato facile gestire, ma fa parte dello sport di alto livello: non può sempre andare tutto per il verso giusto. Ho espresso alcune cose a Fabien [Galthié] su un certo malessere che provavo e mi hanno proposto di prendermi una pausa e rientrare a Bordeaux, cosa che ho accettato di fare.”
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“Non mi sono allontano dalla nazionale, ne resto un giocatore e se sarò chiamato tornerò a Marcoussis con grande piacere. Si parla molto di salute mentale e a volte bisogna essere capaci di dire stop quando se ne ha avuto abbastanza. Per me è stata la cosa migliore da fare.”
“Questa situazione di malessere non è necessariamente legata solo alla situazione con la Francia. Ci sono cose che non mi hanno fatto stare bene, ma non voglio entrare nell’argomento, non ho voglia di dare adito a polemiche. Quello che è importante è che Fabien [Galthié] sappia ciò che gli ho detto. Abbiamo parlato a lungo e gli ho detto come mi sentivo, che avevo delle cose che mi pesavano da dopo la Rugby World Cup.”
“Lui mi ha ascoltato, mi ha proposto questa opzione e l’ho accettata. Non ho nessun problema con Fabien e nella mia testa resto un giocatore della nazionale. Sono pronto a rispondere presente ai prossimi raduni.”
Jalibert ha perso il posto da titolare in nazionale, ma sta giocando un’ottima stagione con Bordeaux. La squadra è seconda in classifica a due punti dal Tolosa e ha vinto 8 delle 11 partite disputate fin qui, ultima delle quali uno striminzito 9-6 in casa contro il Montpellier che non ha comunque tolto alla compagine bordolese il primato di miglior attacco del Top 14.
Alla fine della partita il numero 10 ha preso il microfono e ha parlato in prima persona ai tifosi assiepati sugli spalti dello Chaban-Delmas per annunciare di aver rinnovato il contratto con il club, l’unico della sua carriera, fino al 2028.
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