A Piacenza il ct della Nazionale azzurra ha toccato diversi temi, dalla situazione di Giosuè Zilocchi ai ricordi del test match del 1998
Ospite d’onore al Trofeo Concarotti, il ct della Nazionale italiana di rugby Gonzalo Quesada ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo le sensazioni rimaste dopo le Autumn Nations Series e sull’importanza di diffondere una maggiore cultura sportiva in Italia, in particolar modo tra i giovani.
E così non poteva essere in occasione del premio che celebra il miglior giocatore delle giovanili piacentine, che per la stagione 2023-24 se l’è aggiudicato Cristopher Baas, rugbista dei Lyons e della Nazionale Under 19.
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Piacenza è una città che Gonzalo Quesada si ricorda bene. Allo stadio Leonardo Garilli ha giocato il 7 novembre del 1998, in occasione del test match tra la sua Argentina contro l’Italia di Diego Domínguez. Uno scontro tra numeri 10 davvero memorabile, terminato con la vittoria degli Azzurri per 23-19.
Italia, Gonzalo Quesada: “Il carattere della squadra mi fa ben sperare in vista del Sei Nazioni”
Dopo aver rivangato i ricordi del passato, l’head coach dell’Italia è arrivato all’oggi: “Il mio lavoro – le dichiarazioni di Gonzalo Quesada riportate dal quotidiano Libertà – consiste nell’allargare l’alto livello ma il cuore del rugby è nel movimento che sta alla base e quindi il mio sguardo è rivolto anche ai club e ai giovani. In sostanza mi sono occupato di questo nel corso della mia carriera da allenatore, sia in Argentina sia nei quasi vent’anni trascorsi in Francia, anche da giocatore”.
“Purtroppo in Italia non ci sono tanti ragazzi che praticano sport e sono pochi quelli che praticano il rugby: occorre stimolare questi giovani a fare sport, e noi della palla ovale per primi, come peraltro stiamo cercando di fare attraverso iniziative e progetti mirati”.
Passando alla Nazionale italiana, Gonzalo Quesada ha tirato il seguente bilancio delle Autumn Nations Series: “Il mio giudizio è positivo per la parte riguardante la fase offensiva espressa contro l’Argentina mentre contro la Nuova Zelanda abbiamo avuto a disposizione pochi palloni in attacco, anche in forza dell’ottima difesa da parte degli All Blacks. Ciò che si è mantenuto costante è stato il carattere dei nostri Azzurri, e questo mi fa ben sperare per la prossima edizione del Sei Nazioni”.
Infine il ct ha parlato anche del pilone Giosuè Zilocchi, originario della provincia piacentina: “Giosuè sta trascorrendo un periodo di convalescenza dopo aver subito un’importante operazione. Ma è un ragazzo molto forte, con grande carattere e determinazione, e lo aspettiamo per quando sarà al cento per cento della condizione. Al momento in prima linea disponiamo di ottime alternative ma il suo ingresso ci offrirà un’opportunità in più”.
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