Il noto ex-arbitro, ora consulente delle federazione sudafricana, ha esposto una clausola fondamentale
Nei mesi scorsi, mentre nel gotha del rugby si accendeva il dibattito sulla riforma del cartellino rosso, il Sudafrica era rimasto silente. Il suo favore nei confronti della proposta, quello di introdurre il cartellino da 20 minuti (per cui il giocatore espulso resta fuori, ma dopo 20 minuti un altro compagno può entrare e ristabilire la parità numerica), era risaputo come del resto quello da parte di tutte le federazioni dell’emisfero Sud.
Il Sudafrica però non si era mai esposto in prima persona, almeno finora. L’ha fatto per bocca del consulente della federazione Jaco Peyper, noto ex-arbitro internazionale.
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Jaco Peyper e il Sudafrica a favore del cartellino rosso da 20 minuti, ma ad una condizione
Al settimanale sudafricano Rapport, Jaco Peyper ha espresso il suo favore e quello della federazione per la riforma, introdotta anche alle Autumn Nations Series 2024, pur con una clausola: “Siamo particolarmente favorevoli alla novità se continua a restare in vigore anche l’espulsione completa, poiché l’arbitro deve conservare il potere di punire un fallo di gioco palese o deliberato con un cartellino rosso (da 80 minuti)”.
“Il cartellino rosso dopo 20 minuti è giusto perché deve essere sanzionato il contatto con la testa, è ampiamente dimostrato che è necessario per il benessere dei giocatori per un lungo periodo di tempo e deve esserci un adattamento del comportamento”.
“Ma a volte questi contatti testa-testa sono solo un’azione dinamica e la si sbaglia tecnicamente e non intenzionalmente. Allora crediamo che 20 minuti di inferiorità numerica siano sufficienti”, ha concluso Jaco Peyper, parlando anche a nome della federazione sudafricana.
Sebbene la controversa legge sia stata sperimentata durante le partite internazionali di novembre, World Rugby ha rimandato la decisione finale per decidere se accogliere, in modo permanente o no, la riforma.
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