Una partita incredibile a Treviso: la decide Bautista Bernasconi dopo 10 minuti di assalto. Player of the match per Zuliani. I biancoverdi tornano a vincere nella massima competizione europea dopo 5 anni
Un Benetton da impazzire, nel vero senso della parola. Per 40 minuti i biancoverdi fanno ciò che vogliono al cospetto della capolista della Premiership, poi nella ripresa rischiano un’incredibile rimonta, vanno sotto nel punteggio e nel finale si lanciano all’assalto e alla ricerca di una vittoria meritatissima. Segna Bautista Bernasconi all’80’, ma la squadra di Bortolami avrebbe meritato di segnare anche prima: Brex si è visto annullare una marcatura per pochi centimetri di in avanti, mentre Pasquali era stato tenuto alto in area di meta. Alla fine il Benetton batte Bath 22-21 con 4 mete (doppietta di Smith, mete di Lynagh e Bernasconi) portando a casa 5 punti riaprendo anche il discorso qualificazione agli ottavi.
Player of the match meritato per un grandissimo Zuliani, ma grande partita – soprattutto nel primo tempo – di Rhyno Smith, mentre Ratave e Albornoz sono stati protagonisti dell’assalto finale. Il Benetton torna a vincere in Champions Cup dopo 5 anni: non accadeva dal 14 dicembre 2019, l’anno dell’ultima partecipazione dei biancoverdi alla massima competizione europea.
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Champions Cup: la cronaca di Benetton-Bath
Lynagh salva su Redpath dopo una prima bella iniziativa di De Glanville, poi si scatena Tomas Albornoz che sfrutta il buco aperto dalla salita sbagliata di Bayliss ma viene placcato da De Glanville a un soffio dalla linea di meta. L’argentino schiaccia ma secondo l’arbitro non trova la linea, sul raggruppamento però arriva comunque un calcio di punizione giocato veloce dei Leoni, che continuano a spingere e marcano con Rhyno Smith che prima serve Ratave a sinistra e poi riceve lo splendido offload di ritorno del figiano, che si libera dalla morsa di due avversari per ispirare il 5-0. A causa di un altro fallo commesso durante l’azione da meta viene anche ammonito Schreuder.
Il Benetton sembra un’altra squadra rispetto a Clermont. I possessi di Bath sono sempre sotto pressione, Uren invece imposta un ritmo infuocato, anche grazie a dei trequarti ispirati e avanzanti. Al 16′, dopo un boxkick ribattuto da Ruzza, Albornoz serve Smith, il quale allarga su Lynagh che in bandierina trova la seconda meta. Albornoz non trasforma e si resta sul 10-0.
Terminata la superiorità numerica Rhyno Smith – fino a quel momento perfetto – spreca una grande opportunità in attacco con un chip troppo frettoloso, Bath ne approfitta per tornare in attacco e al 24′ segna: prima guadagna un calcio di punizione nei 22, poi avanza con la maul e ottiene un altro penalty, e infine – dopo aver giocato veloce – schiaccia con Annett dopo una serie di cariche. L’estremo biancoverde però si fa perdonare nel migliore dei modi: al 33′ legge un’azione offensiva di Bath che aveva creato la superiorità numerica sul lato sinistro, intercetta il passaggio di Bailey, si fa 80 metri di campo e resiste al recupero di Redpath prima di schiacciare. Stavolta Albornoz trasforma per il 17-7.
A inizio ripresa arriva la fisiologica reazione di Bath, che sbatte ancora una volta contro l’ottima difesa dei biancoverdi. Al 50′ Schreuder trova un bel varco a 5 metri dalla linea di meta ma Negri gli strappa il pallone dalle mani, poi sulla successiva mischia il neoentrato Thomas Gallo si fa sentire e demolisce Billy Sela. Due minuti dopo però i biancoverdi invece concedono una meta troppo facile: Redpath va via a Smith e serve Reid, che evita il placcaggio di Lynagh e serve Bailyss: altri due placcaggi – troppo morbidi – evitati e meta che riaprire la partita. Bailey trasforma per il 17-14.
Gli inglesi percepiscono che il momento è favorevole e continuano ad attaccare. Per la prima volta la difesa del Benetton è in affanno e deve tenere duro con i denti e con le unghie: carica dopo carica Bath arriva sempre più vicina alla linea di meta e al 59′ è Thomas du Toit a schiacciare per il vantaggio inglese, dopo un lungo check dell’arbitro. Ci si mettono anche le rimesse laterali sbagliate, con Bernasconi che fatica ad entrare in partita e regala due possessi a Bath in zona d’attacco.
Nel momento più difficile sale in cattedra Manuel Zuliani, che con uno strepitoso recupero nei suoi 22 evita pericoli peggiori, calciando addirittura con una potenza da trequarti. Bortolami si gioca le carte Garbisi, Brex e Umaga al posto di Uren, Lynagh e Smith, con Menoncello che si sposta ala. Subito Garbisi si fa notare con un ottimo intercetto su Bailey, poi un fallo di Coetzee regala al Benetton una nuova azione d’attacco. Umaga e Albornoz si trovano alla perfezione, poi Gallo apre il solito buco e porta i compagni nei 22, Ratave si accende sul lato destro e il suo offload verso l’interno e intercettato a una mano da Ojomoh: per l’arbitro Grove-White è avanti volontario e cartellino giallo.
Il Benetton va in rimessa ai 5 metri, il lavoro difensivo di Bath però è ottimo e Reid trova il turnover che salva gli inglesi. La reazione dei biancoverdi però è semplicemente furiosa: ancora Albornoz ispira assorbendo due uomini e servendo Zuliani, Halafihi trova il primo break per l’ingresso nei 22, tutti i ragazzi di Bortolami fanno benissimo il loro lavoro e alla fine Garbisi serve Brex per la meta in mezzo ai pali. Sembra tutto fatto, ma il centro azzurro perde il pallone al momento di schiacciare e il TMO gli annulla la meta.
Il finale è incredibile: Ratave porta a spasso 4 avversari e dà continuità all’azione, si va dall’altra parte con Brex che serve Pasquali, che sfiora la linea di meta ma viene tenuto alto di un niente. Al 79′ ancora un’ultima occasione: rimessa ai 5 metri di Bernasconi su Izekor, preso ancora in aria. Nonostante il fallo il carrettino del Benetton avanza inesorabilmente è alla fine è Bautista Bernasconi a schiacciare la meta della vittoria. Finisce 22-21 per il Benetton, che conquista 5 punti e riapre il discorso qualificazione agli ottavi di Champions Cup.
Francesco Palma
Benetton: 15 Rhyno Smith, 14 Louis Lynagh, 13 Tommaso Menoncello, 12 Malakai Fekitoa, 11 Onisi Ratave, 10 Tomas Albornoz, 9 Andy Uren, 8 Toa Halafihi, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza (C), 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Siua Maile, 1 Mirco Spagnolo
A disposizione: 16 Bautista Bernasconi, 17 Thomas Gallo, 18 Tiziano Pasquali, 19 Riccardo Favretto, 20 Alessandro Izekor, 21 Alessandro Garbisi, 22 Jacob Umaga, 23 Ignacio Brex
Mete: Smith 9′, Lynagh 15′, Smith 33′, Bernasconi 80′
Trasformazioni: Albornoz 34′
Calci di punizione:
Bath: 15. Tom de Glanville, 14. Regan Grace, 13. Max Ojomoh, 12. Cameron Redpath, 11. Ruaridh McConnochie, 10. Orlando Bailey, 9. Louis Schreuder, 1. Francois van Wyk, 2. Niall Annett, 3. Billy Sela, 4. Ewan Richards, 5. Ross Molony, 6. Josh Bayliss, 7. Ethan Staddon, 8. Miles Reid (c)
A disposizione: 16. Kepu Tuipulotu, 17. Arthur Cordwell, 18. Thomas du Toit, 19. Quinn Roux, 20. Ted Hill, 21. Tom Carr-Smith, 22. Louie Hennessey, 23. Jaco Coetzee
Mete: Annett 24′, Bailyss 53′, Du Toit 60′
Trasformazioni: Bailey 25′, 54′, 61′
Calci di punizione:
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