Il presidente della federazione inglese e il direttore dell’alto livello di quella gallese si sono dimessi

È accaduto nello stesso giorno, ma per motivi diversi: Tom Ilube paga lo scandalo dei bonus, Nigel Walker gli scarsi risultati

Il presidente della federazione inglese e il direttore dell’alto livello di quella gallese si sono dimessi – ph. Sebastiano Pessina

Il presidente della federazione inglese Tom Ilube e il direttore dell’alto livello di quella gallese Nigel Walker si sono dimessi entrambi lo stesso giorno, venerdì 20 dicembre.

I due eventi non sono correlati, ma è curioso che due dei massimi dirigenti del rugby britannico abbiano lasciato nello stesso giorno, scuotendo ognuno il proprio ambiente.

Ilube era stato nominato presidente della Rugby Football Union nell’agosto del 2021, mentre Walker ha ricoperto diversi ruoli nella Welsh Rugby Union, prendendo quello di direttore dell’alto livello nel luglio del 2023 mentre era in carica anche come CEO ad interim, carica che ha poi lasciato a gennaio del 2024 ad Abi Tierney.

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RFU: le dimissioni di Tom Ilube legate allo scandalo bonus

Le dimissioni del presidente della RFU Tom Ilube sono legate al recente scandalo bonus e sono arrivate per evitare che il rugby di base inglese presentasse una mozione di sfiducia nei suoi confronti, forzandolo a lasciare la carica.

Uno scontento generalizzato all’interno della federazione e del movimento inglese che deriva dalle cifre esorbitanti che i dirigenti della RFU hanno portato a casa come bonus nei mesi scorsi. Il CEO Bill Sweeney ha ottenuto oltre un milione di sterline per i risultati raggiunti, mentre altri sei dirigenti di alto livello si sono potuti dividere un’altra cifra a sei zeri. Il tutto mentre la RFU ha pubblicato un bilancio in pesante passivo ed è in procinto di licenziare decine di lavoratori per tagliare i propri costi.

Questo evidente contrasto aveva agitato le acque: tre ex presidenti federali hanno scritto una lettera aperta chiedendo le dimissioni di Sweeney e i club del rugby di base si stavano accordando per portare, attraverso i propri rappresentanti nel consiglio federale, una mozione di sfiducia verso il presidente e il CEO. Ilube, in qualità di presidente, presiedeva infatti la commissione della federazione che si occupa delle remunerazioni dei propri impiegati.

Ilube, 61 anni, è stato il primo presidente nero di una delle principali federazioni sportive inglesi. Gli succede ad interim Bill Beaumont, 72 anni, che ha appena concluso il suo secondo mandato alla presidenza di World Rugby.

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WRU: l’atteggiamento verso la nazionale femminile dietro le dimissioni di Walker

Tra il 2021 e il 2024 Nigel Walker ha ricoperto diversi ruoli all’interno della federazione gallese. Prima atleta olimpico alle Olimpiadi del 1984 nei 110 ostacoli e poi giocatore della nazionale negli anni Novanta, Walker è stato nominato inizialmente come performance director, poi ha assunto il ruolo di CEO ad interim dopo le dimissioni di Steve Phillips nel 2023, quindi ha assunto la carica di direttore dell’alto livello nel luglio dello stesso anno.

Il motivo delle sue dimissioni, spiega il Telegraph, è un’incombente vertenza che le atlete della nazionale maggiore femminile sarebbero state in procinto di presentare in merito al rinnovo dei loro contratti.

La scorsa estate, infatti, sono emersi comportamenti definiti draconiani e non professionali da parte della dirigenza della WRU e di Walker nei confronti delle giocatrici, con la federazione che ha minacciato le atlete di ritirare la squadra dalla prossima Rugby World Cup se non avessero accettato le condizioni imposte a strettissimo giro di posta.

Una situazione deprecabile, portata alla luce dal Telegraph un anno dopo che un processo di revisione indipendente scaturito da un’inchiesta di BBC Wales aveva accertato una serie di comportamenti sessisti, misogini, omofobi e razzisti all’interno della federazione gallese.

Nel suo discorso di dimissioni Walker ha citato gli scarsi risultati delle nazionali maggiori, maschile e femminile, come la base del proprio addio, ma il Telegraph racconta che proprio lo stesso venerdì la federazione ha ricevuto il reclamo ufficiale contro il dirigente sottoscritto dalle giocatrici della nazionale.

In novembre il primo ad andarsene per la questione legata ai contratti della nazionale femminile era stato il capo allenatore Ioan Cunningham. Il nuovo direttore dell’alto livello sarà nominato all’inizio del prossimo anno.

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