“Cosa fare quando il problema è parte di te? Combatti contro te stesso? Smetti di combattere? Oppure provi una via nuova?”
“Cosa fare quando il problema è parte di te? Combatti contro te stesso? Ti vedi come un nemico e finisci con l’odiarti? Oppure smetti semplicemente di combattere e rinunci? Oppure provi una via nuova?”
Queste sono le domande che si è ritrovato ad affrontare Marco Evoldi, classe 1984 di Mantova, allenatore e dirigente che ha vissuto di e col rugby per più di 20 anni. Ma da anni non c’è solo il pallone ovale ad accompagnarlo, c’è anche un nuovo compagno di vita ben più invadente: è la malattia (non morbo, come anche lui stesso preferisce indicarla) di Parkinson, “Il mio amico P” del titolo del suo libro.
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Un libro che ripercorre la sua vita, dal rugby giocato alla decisione di trasferirsi in Argentina per allenare, tra diverse difficoltà e nuovi incontri. Poi l’inizio del manifestarsi della malattia, il ritorno in Italia e la diagnosi spietata: un ospite indesiderato resterà per sempre con lui.
Ma se alle domande sopracitate l’autore non può rispondere a parole, ha risposto con le azioni: “Non mollare mai, sempre sperare e lottare perché c’è sempre una speranza”, ha riferito a noi di OnRugby.
Un’ispirazione che arriva anche dal rugby, dalle esperienze passate fino a quella attuale come tecnico del 1° XV della scaligera Valeggio rugby, che gli sta dando la possibilità di allenare mentre affronta le nuove sfide che “l’amico P” gli pone davanti, che il lettore potrà comprendere nella leggerezza e ironia che trasmette questo libro nonostante il dolore (quello vero) della malattia.
Titolo: “Il mio amico P”
Autore: Marco Evoldi
Editore: Sometti
ISBN: 8874959362
Pagine: 144 pagine
Prezzo copertina: 15,00 euro (acquistabile in libreria e online a questo link)
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