Un momento tormentato quello del totem della Rainbow Nation
Per Siya Kolisi non c’è pace. Il capitano degli Springboks nel bene o nel male è sempre sulla bocca di tutti all’interno del mondo ovale, anche in un 2024 che, almeno all’inizio, doveva essere per lui un anno di transizione.
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Siya Kolisi: fra mercato ed elogi
Secondo quanto riportato dai media francesi il terza linea, due volte campione del mondo (2019, 2023), dopo aver lasciato il Racing 92 per accasarsi agli Sharks e fare così ritorno in patria è pronto a un nuovo cambio di casacca, interno: volendo entrare a far parte degli Stormers (sarebbe un ritorno dopo la lunghissima esperienza del periodo 2012-2020, ndr). Un rumors di mercato che si fa sempre più insistente, accompagnato anche da una situazione familiare che starebbe spingendo Kolisi verso Cape Town, dove si starebbe trasferendo la sua ex moglie con i suoi figli.
Un momento tormentato quindi, mitigato però dalle bellissime parole espresse dal Ministro dello Sport, dell’Arte e della Cultura del Sudafrica, Gayton McKenzie che di Kolisi ha detto: “Dal profondo del mio cuore, lasciate che vi dica una cosa: tu, Siya Kolisi, non sei solo un bravo capitano, ma sei il miglior capitano che il gioco del rugby abbia mai visto”.
Parole che non hanno lasciato certamente indifferenti né il diretto interessato né tantomeno l’ambiente ovale, che ovviamente ha già fatto partire paragoni con altri grandi capitani del passato fra cui anche il neozelandese Richie McCaw.
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