Il capitano dei Leoni è tornato in campo e ha giocato 50′ nel derby con le Zebre
La bella notizia per il Benetton Rugby, oltre alla vittoria sulle Zebre Parma, è il rientro in campo del suo capitano Michele Lamaro. Nel derby d’Italia della nona giornata di URC, Treviso trova il terzo successo consecutivo (Champions Cup inclusa) ma soprattutto riabbraccia il suo leader dopo un mese fuori dai campi.
Il terza linea romano si era infortunato alla spalla con l’Italia nel test match delle Autumn Nations Series con la Georgia. Nel match di ieri si è vista la sua presenza, sia in difesa, nel breakdown che in fase offensiva come ball carrier.
La gioia di Marco Bortolami per la vittoria nel derby si aggiunge a quella del capitano della nazionale azzurra, soddisfatto della prestazione della squadra veneta: “Nelle ultime tre partite siamo usciti nei momenti più difficili, forse potremmo gestire meglio i minuti iniziali. La cosa importante è uscire alla distanza quando serve ma so che sappiamo fare meglio”.
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Benetton Rugby: le dichiarazioni di Michele Lamaro
“Per quanto riguarda me bene il rientro in campo, mancano un pò di minuti nelle gambe, la spalla tutto sommato bene, sono abbastanza contento ma dovrò riguardare la partita per dare un giudizio migliore su me stesso. Sapevo che la prima partita sarebbe stata più complicata, soprattutto per gli impatti sulla spalla, tutto sommato è andata bene” ha dichiarato il capitano dei biancoverdi al rientro dopo l’infortunio con la Georgia nei test invernali.
I derby sono un banco di prova anche in ottica Italia, Michele Lamaro ne conosce l’importanza: “I duelli individuali ci sono sempre, in chiave Nazionale. Licata e Ferrari sono ottime terze linee, le Zebre stanno crescendo nei piccoli dettagli. Iniziano a fare delle cose molto buone, questo ci motiva a dare di più nei derby che sono un banco di prova per il Sei Nazioni. Penso sia stata una bella sfida in ogni ruolo. Fa bene a tutti se tutti continuiamo a dare il massimo, questo ci fa crescere sia individualmente che come squadra. Noi ci dobbiamo mettere nelle condizioni di spingerci al massimo l’uno con l’altro”.
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