Tra le tante, abbiamo scelto le 5 marcature migliori segnate dagli Azzurri quest’anno
Si è chiuso forse l’anno più bello della storia dell’Italrugby dal suo ingresso nel Sei Nazioni: 5 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte, bilancio totalmente pari e pure con qualche rimpianto, considerando l’incredibile finale di Lille e il match di Apia con le Samoa. Tante grandi partite e tante grandi mete, abbiamo scelto le 5 più belle dell’Italia di quest’anno.
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Lorenzo Pani in Galles-Italia, Sei Nazioni 2024
Impossibile non partire dalla meta più bella del Sei Nazioni 2024, il manifesto programmatico dell’Italia di Quesada, che spadroneggia a Cardiff e batte il Galles in trasferta per la seconda volta di fila. La meta è semplicemente meravigliosa: praticamente tutti i trequarti toccano il pallone, con Garbisi che apre il varco per l’imbucata di Ioane, Pani arriva come un fulmine, manda Winnett per le terre con una finta e schiaccia con tanto di esultanza alla CR7. Indimenticabile.
Tommaso Allan in Italia-Inghilterra, Sei Nazioni 2024
Alzi la mano chi avrebbe pensato, alla prima partita del nuovo ciclo di Quesada, di finire il match con l’Inghilterra col rimpianto di non aver portato a casa di più di un punto di bonus. L’esordio dell’Italia è stato ben oltre le aspettative: gli Azzurri sono già davanti 10-8, poi ancora una volta i trequarti si scatenano. Brex riceve da Garbisi e gli restituisce il pallone dietro la schiena, a quel punto l’Italia crea la superiorità numerica e il mediano azzurro serve Allan, Menoncello segue l’azione con la sua falcata micidiale, poi al momento giusto restituisce l’ovale al giocatore di Perpignan che saluta tutti e vola in mezzo ai pali. Finirà 23-27 per l’Inghilterra, ma rimane un ricordo splendido.
Ange Capuozzo in Francia-Italia, Sei Nazioni 2024
Il capitolo del Sei Nazioni 2024 necessita per forza di un’ulteriore pagina. A Lille l’Italia sfiora l’impresa dopo un primo tempo di grande sofferenza e una ripresa in crescendo dopo il rosso a Danty. Al 70′ la squadra di Quesada fa a pezzi ciò che rimane del muro francese: tutto parte dallo strepitoso break di Tommaso Menoncello, che dai propri 22 riporta l’Italia fino a metà campo. Varney dà continuità all’azione e Ioane si fa vedere in ogni zona del campo. Brex trova due avanzamenti importanti, poi Garbisi attacca in prima persona e crea la superiorità numerica con il sostegno di Lucchesi. Marin capisce che è il momento di spingere e con una fiammata apre la difesa francese prima di servire Capuozzo per la meta in bandierina. Garbisi pareggerà per il 13-13, prima dell’assurdo finale che tutti ricordiamo.
Andrea Zambonin in Giappone-Italia, Summer Series 2024
Una tournee condizionata dai tanti viaggi e dalla tanta stanchezza, oltre che dalla sconfitta con Samoa, ma tutto sommato positiva. La partita migliore gli Azzurri la giocano contro il Giappone, dominato dall’inizio alla fine nonostante il black-out che costa 2 mete tra primo e secondo tempo. La meta del 24-0 è fantastica. Tutto nasce dal classico break di Ange Capuozzo che vede uno spazio dove solo lui può infilarsi e si mangia la difesa giapponese. Sulla strada verso la meta salta altri due avversari, viene fermato ai 5 metri ma a quel punto è fatta: Page-Relo gioca subito su Andrea Zambonin che mette la firma su una bellissima marcatura.
Tommaso Menoncello in Italia-All Blacks, Autumn Nations Series 2024
È stata la “try of the week” dell’ultima settimana di Autumn Nations Series, e oltre alla bellezza dell’azione si aggiunge la meraviglia di uno Juventus Stadium che esplode, dopo aver trascinato l’Italia lungo tutta la battaglia contro gli All Blacks in una delle partite più belle mai giocate dagli Azzurri contro i neozelandesi. La difesa degli All Blacks sembra tenere bene, poi Paolo Garbisi si inventa un calcio-passaggio su Menoncello che si mangia Mark Tele’a nella battaglia aerea, Zanon riceve, rompe il placcaggio di Rieko Ioane ed evita quello di Barrett, prima di cedere nuovamente al compagno di squadra nel Benetton e nella Nazionale che schiaccia accompagnato dai 40.000 di Torino.
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