Alla fine di un anno lunghissimo, una formazione per raccontare il meglio degli ultimi dodici mesi
Volge al termine il 2024 e con esso non poteva mancare il consueto momento delle classifiche di fine anno, momento principe durante il quale passare in rassegna un po’ tutto quanto accaduto negli ultimi 12 mesi.
Nei giorni scorsi è stata la volta dei momenti memorabili del rugby italiano, delle mete più belle segnate dagli Azzurri e delle mete più belle tout court.
Il pagellone, volume uno e volume due, ha contribuito a dare un’idea più organica e globale delle cose migliori e di quelle peggiori di un anno di rugby.
E alla fine arriva la formazione ideale, il miglior XV del 2024. Per compilarlo, come ogni anno, abbiamo selezionato i nomi più importanti del rugby maschile. Abbiamo scelto di considerare ogni giocatore per la posizione con cui ha giocato a livello internazionale, sul palcoscenico più importante: Thomas Ramos, quindi, è stato preso in considerazione come apertura; Juan Cruz Mallia come estremo malgrado per Tolosa abbia giocato praticamente in tutti gli altri ruoli dei trequarti; Ange Capuozzo allo stesso modo era nella nostra shortlist come estremo.
In più abbiamo tenuto conto del ruolo e non del numero di maglia quando siamo andati a pensare alle terze linee: com’è noto il Sudafrica assegna i numeri ai propri flanker al contrario del resto del mondo, e pertanto Siya Kolisi, che indossa la maglia numero 6, è stato qui calcolato come un openside flanker, tra i numeri 7. Viceversa per Pieter-Steph du Toit.
In calce al pezzo le votazioni di ogni membro della redazione che hanno portato alla compilazione del miglior XV del 2024.
Il miglior XV del 2024
15 Juan Cruz Mallia – Tolosa e Argentina
L’estremo dell’Argentina non è solo stato un elemento imprescindibile nei notevoli successi dei Pumas di questa estate e uno dei giustizieri dell’Italia a Udine, ma anche un giocatore deciso per la doppietta coppa e campionato di Tolosa. A 28 anni Mallia ha giocato il miglior anno della propria vita.
14 Kurt Lee Arendse – Bulls e Sudafrica
Diciotto mete in ventiquattro partite nel 2024 per il missile con il caschetto verde, certezza assoluta dei Bulls finalisti di URC e degli Springboks campioni del Rugby Championship. Curiosità: le sue 24 presenze annuali sono arrivate tutte da titolare.
13 Huw Jones – Glasgow Warriors e Scozia
A suon di accelerazioni brucianti e cambi di direzione imprevedibili Huw Jones è tornato a essere uno dei migliori centri del mondo tra il 2023 e il 2024, dopo un periodo di stasi nella fase centrale della sua carriera. In coppia con Sione Tuipulotu rende grande l’attacco dei Glasgow Warriors campioni dello URC e della Scozia.
12 Tommaso Menoncello – Benetton e Italia
L’altra coppia di centri dell’anno è quella rappresentata da Nacho Brex e Tommaso Menoncello, una combinazione decisamente importante per portare l’Italia al miglior risultato di sempre nel Sei Nazioni e il Benetton ai playoff di URC. Menoncello ha vinto il premio di Miglior giocatore del Torneo ed ha proseguito ad inanellare prestazioni importanti per passare da grande promessa a certezza del club e della nazionale.
11 Louis Bielle-Biarrey – Bordeaux e Francia
Una discreta battaglia in redazione per assegnare la maglia numero 11, dati i tanti contendenti. La spunta il più giovane: Louis Bielle-Biarrey ha 21 anni e ha segnato 21 mete in 31 partite, di cui 4 nei 3 test autunnali con Giappone, All Blacks e Argentina. Velocità clamorosa, versatilità e quella capacità unica di segnare nei momenti importanti.
10 Tomas Albornoz – Benetton e Argentina
Il 2024 è stato l’anno della definitiva esplosione di Tomas Albornoz. I tifosi del Benetton avevano già imparato ad amare il loro mediano di apertura, la sua capacità di attaccare la linea e di battere l’avversario, il suo piede potente, la capacità di gestire la squadra. Quest’anno se ne sono accorti anche in Argentina: con Felipe Contepomi Albornoz è diventato la prima scelta dei Pumas, conducendoli al miglior Rugby Championship di sempre.
9 Antoine Dupont – Tolosa e Francia
Poche posizioni hanno ricevuto un voto all’unanimità. Una, chiaramente, è quella del mediano di mischia. Una posizione dove altri non hanno mancato di raggiungere risultati: Jamison Gibson-Park, per dirne uno, è arrivato in finale di Champions e in semifinale di URC con il Leinster, ha vinto il Sei Nazioni 2024 e ha giocato il miglior rugby della sua carriera. Cose che comunque rimangono notizie minori se paragonate a quello che ha combinato quel marziano là.
8 Ardie Savea – Kobe Steelers e Nuova Zelanda
Quando succede bisogna notarlo: il 20 luglio 2024 è stato l’unico giorno dell’anno in cui Ardie Savea è stato sostituito. È accaduto dopo un’ora di una partita senza troppi patemi degli All Blacks contro le Fiji in cui il terza linea aveva anche segnato alla mezz’ora. Per il resto nel XV titolare della Nuova Zelanda Ardie Savea c’è sempre e gioca 80 minuti. Passano gli anni, lui supera i 30 e l’unica cosa che non cambia mai è che rimane sempre un fenomeno.
7 Siya Kolisi – Racing 92, Sharks e Sudafrica
La brillantezza di Siya Kolisi si è sempre vista fuori dal campo, personaggio pubblico di rilevanza globale. In campo il capitano del Sudafrica si è spesso dedicato al lavoro sporco in sostegno ai compagni che non delle luci della ribalta. Una cosa che nel 2024 è un po’ cambiata: è uscito, con le squadre di club e con la nazionale, un Kolisi maggiormente protagonista, che sembra divertirsi a giocare a rugby, a prendere la palla tra le mani. Rimanendo nel contempo la stessa icona fuori dal rettangolo verde.
6 Wallace Sititi – Chiefs e Nuova Zelanda
Giustamente premiato come Giocatore rivelazione dell’anno alla fine di novembre, Sititi è emerso nel Super Rugby con i Chiefs come una inarrestabile forza della natura. Una dimensione che è stato capace di trasporre in nazionale, dove si è preso man mano la scena fino a diventare un giocatore chiave del 2024 in nero.
5 Joe McCarthy – Leinster e Irlanda
Il potente seconda linea del Leinster e dell’Irlanda aveva cominciato nel 2023 la propria ascesa, ma nel 2024 è arrivato decisamente alla propria definitiva affermazione. Titolare 5 volte su 5 nel Sei Nazioni vinto dalla squadra in verde, è stato titolare nei due test estivi in Sudafrica e ha giocato tutti e 4 i test autunnali. Con la franchigia ha giocato da titolare tutte le fasi finali di Champions e URC.
4 Eben Etzebeth – Sharks e Sudafrica
L’altro uomo su cui l’intera redazione di OnRugby non ha avuto dubbi e si è espressa all’unanimità è il centurione degli Springboks Eben Etzebeth, un giocatore infinito che ha ormai superato i 10 anni di carriera e ha un palmares ingombrante, ma che continua a essere il campione del lavoro sporco: il migliore del mondo a stoppare i calci avversari, il migliore a mettere pressione sotto i box kicks del proprio numero 9, il migliore a guastare una maul avversaria o a intervenire nel punto d’incontro. Ma anche uno che se riceve la palla giusta tra le mani sa bene cosa combinarci.
3 Tyrel Lomax – Hurricanes e Nuova Zelanda
La mischia degli All Blacks si è affermata nel 2024 come una delle più forti del pianeta, e una parte del merito va anche al pilone destro Tyrel Lomax, 28 anni, titolare indiscusso con gli Hurricanes semifinalisti del Super Rugby e irrinunciabile punto fermo della formazione degli All Blacks.
2 Julian Montoya – Leicester Tigers e Argentina
D’accordo: l’Argentina ha vinto e ha convinto grazie a un gioco offensivo espansivo, ma non dimentichiamoci che il successo dei Pumas mette le proprie radici sempre lì, in un pacchetto di mischia capace di far venire un grosso mal di testa agli avversari per tutto il pomeriggio. A guidarlo dalla prima linea c’è sempre lui: Julian Montoya. Trovarlo in campo è facile: di solito lo trovate chino, con il muso affondato nell’ultimo raggruppamento, lottando per impedire agli avversari di avere un possesso sereno.
1 Ox Nché – Sharks e Sudafrica
C’era un movimento d’opinione che voleva Ox Nché candidato al premio di miglior giocatore dell’anno. Un po’ perché non c’è mai stato un pilone premiato, e neanche candidato. Un po’ perché le prime linee sudafricane meritano un riconoscimento per essere, calcolando l’intero lotto, le migliori del mondo. E un po’ perché l’uomo il cui motto è salads don’t win scrums è anche un giocatore che sa farsi notare in giro per il campo, oltre a demolire la maggior parte dei piloni destri che si trova davanti.
Le scelte della redazione
Valerio Bardi: 15 Tom Wright, 14 Mark Tele’a, 13 Huw Jones, 12 Sione Tuipulotu, 11 James Lowe, 10 Marcus Smith, 9 Antoine Dupont, 8 Ardie Savea, 7 Siya Kolisi, 6 Wallace Sititi, 5 Joe McCarthy, 4 Eben Etzebeth, 3 Tyrel Lomax, 2 Julian Montoya, 1 Ox Nché
Lorenzo Calamai: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Mark Tele’a, 13 Jesse Kriel, 12 Santiago Chocobares, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Marcus Smith, 9 Antoine Dupont, 8 Ardie Savea, 7 Fraser McReight, 6 Pieter-Steph du Toit, 5 Joe McCarthy, 4 Eben Etzebeth, 3 Tyrel Lomax, 2 Julian Montoya, 1 Ox Nché
Michele Cassano: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Kurt Lee Arendse, 13 Nacho Brex, 12 Damian de Allende, 11 Duhan van der Merwe, 10 Tomas Albornoz, 9 Antoine Dupont, 8 Ardie Savea, 7 Siya Kolisi, 6 Wallace Sititi, 5 Tadhg Beirne, 4 Eben Etzebeth, 3 Tyrel Lomax, 2 Malcolm Marx, 1 Angus Bell
Francesco Giannelli: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Kurt Lee Arendse, 13 Huw Jones, 12 Sione Tuipulotu, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Marcus Smith, 9 Antoine Dupont, 8 Ardie Savea, 7 Josh van der Flier, 6 Wallace Sititi, 5 Joe McCarthy, 4 Eben Etzebeth, 3 Thomas du Toit, 2 Peato Mauvaka, 1 Andrew Porter
Francesco Palma: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Kurt Lee Arendse, 13 Nacho Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Tomas Albornoz, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Siya Kolisi, 6 Wallace Sititi, 5 Joe McCarthy, 4 Eben Etzebeth, 3 Tyrel Lomax, 2 Julian Montoya, 1 Ox Nché
Sebastiano Pessina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Kurt Lee Arendse, 13 Nacho Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 James Lowe, 10 Tomas Albornoz, 9 Antoine Dupont, 8 Ardie Savea, 7 Siya Kolisi, 6 Pieter-Steph du Toit, 5 Joe McCarthy, 4 Eben Etzebeth, 3 Tyrel Lomax, 2 Julian Montoya, 1 Andrew Porter
Matteo Salmoiraghi: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Kurt Lee Arendse, 13 Huw Jones, 12 Tommaso Menoncello, 11 Cheslin Kolbe, 10 Tomas Albornoz, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Siya Kolisi, 6 Pieter-Steph du Toit, 5 Joe McCarthy, 4 Eben Etzebeth, 3 Tyrel Lomax, 2 Peato Mauvaka, 1 Ox Nché
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