Nacho Brex: “La Scozia è una squadra veloce e creativa che ama cambiare il punto di attacco”

Intervistato in esclusiva da Planetrugby, il centro della Benetton ha parlato a 360° del Sei Nazioni e del suo rapporto con Tommaso Menoncello

Tommaso Menoncello e Juan Ignacio Brex - Ph. S. Pessina

Nacho Brex: “La Scozia è una squadra veloce e creativa che ama cambiare il punto di attacco”- Ph. S. Pessina

Nacho Brex è certamente uno dei punti fissi dell’Italia che la settimana prossima esordirà nel Sei Nazioni 2025 con la Scozia.

Il centro del Benetton è salito alla ribalta a suon di prestazioni strepitose, sia con il club veneto che con la nazionale azzurra facendo coppia con Tommaso Menoncello, altro tassello fondamentale sia per Marco Bortolami che per Gonzalo Quesada.

La coppia di centri è indiscutibilmente la cerniera difensiva e offensiva che sta facendo le fortune tanto di Treviso quanto della squadra Azzurra che sabato 1 febbraio scenderà in campo a Murrayfield per la prima giornata del Sei Nazioni.

James While di Planetrugby ha intercettato il centro Nacho Brex e ha affrontato con lui diversi argomenti: gli obiettivi dell’Italia, la partnership con Menoncello e tanto altro.

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Nacho Brex: “Io cerco di essere diretto e fisico, Tommy dà il vero gas”

“Penso che la prima cosa da dire sia che siamo così fortunati a giocare insieme. È una partnership in cui ci completiamo a vicenda: io cerco di essere diretto e fisico, Tommy dà il vero gas. Siamo in grado di testare e provare tante idee e combinazioni diverse a livello di club che possono essere estese anche nei test match” ha dichiarato in esclusiva a Planetrugby il centro degli Azzurri.

“Per l’Italia indosso la maglia 13 e Tommy la 12, ma per il Benetton è il contrario. Questo, infatti, è fatto deliberatamente per confondere i commentatori!” ha detto scherzando Nacho Brex.

“Scherzi a parte, lo facciamo perché sottolinea quanto ci muoviamo in mezzo al campo e come ci scambiamo per le diverse giocate. Non vogliamo essere vincolati a un “12” o un “13” poiché il rugby moderno richiede flessibilità sia in attacco che in difesa. Quindi, cambiando i nostri numeri di maglia, il nostro messaggio è che non siamo vincolati dalla convenzione della posizione”.

Il centro del Benetton: “Sono molto triste per Sione Tuipulotu”

L’Italia esordirà nel Sei Nazioni 2025 con la Scozia a Edimburgo, in un match in cui sarà assente una delle stelle della nazionale del cardo, Sione Tuipulotu.

“Devo dire che sono molto triste per Sione Tuipulotu che mancherà quando affronteremo gli scozzesi nel primo round. La sua combo con Huw Jones è una cosa che rispetto moltissimo, una delle migliori nel rugby internazionale. Vuoi sempre metterti alla prova contro giocatori di quella qualità” ha detto il giocatore classe 1992.

A dispetto dell’assenza del centro dei Glasgow Warriors, per Brex la Scozia rimane molto pericolosa: “Vorrei augurare il meglio a Sione per la sua guarigione e mi dispiace che non ci incontreremo in battaglia questa volta perché è sia un grande giocatore che una grande persona; è qualcuno che ti sfida a dare il meglio di te contro di lui. Ciò però non riduce la minaccia degli scozzesi. Sono una squadra veloce e creativa che ama cambiare il punto di attacco”.

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Le avversarie nel Sei Nazioni

“Abbiamo un calendario favorevole: tre in casa e due in trasferta, con Francia e Irlanda che verranno a Roma.
“La Francia è davvero di livello mondiale ma l’Irlanda è più coerente. La Francia è così imprevedibile, non si può mai sottovalutare l’importanza dell’asse Dupont, Ntamack e Ramos, creativamente brillante. Considerando i giocatori del Bordeaux, Bielle-Biarrey e Penaud hanno X Factor in abbondanza” ha sottolineato Nacho Brex.

Il trequarti azzurro ha espresso grande ammirazione per i campioni in carica dell’Irlanda: “Anche loro hanno queste combo di club ma con uno stile diverso e più strutturato poiché eseguono ondate di fase con i loro mediani, con le terze linee come collegamenti chiave. L’Irlanda probabilmente è più disposta a schiacciarti, con i suoi avanti che ti martellano per creare quella rapida velocità di ruck. La sua forma costante in attacco è il suo superpotere chiave e difendersi contro di loro è tanto una questione di concentrazione mentale quanto di fisicità”.

“L’Inghilterra ha uno stile simile al Sudafrica; gioco aereo logorante, guidato dalla forza fisica e pronto a sottometterti. Li affronteremo al quarto turno ma loro hanno Irlanda, Francia e Scozia prima di noi e potremmo trarre vantaggio dalla pressione che avranno. Il Galles ovviamente è in fase di transizione, la loro serie di sconfitte è terribile. Ma hanno avuto poca fortuna con gli infortuni quindi mi aspetto di vedere una reazione davvero positiva da parte dei loro giocatori, conoscendo il grande orgoglio che hanno”, ha spiegato il centro della Benetton.

Nacho Brex e il focus sull’Italia

16 giocatori della Benetton, 9 delle Zebre più gli italiani all’estero fra Top 14 e Premiership. Questa è la composizione della rosa dell’Italia che si sta preparando per il Sei Nazioni.

“Ange Capuozzo porta in squadra la sua conoscenza del Tolosa e la sua forma in questo momento è sensazionale. Lui porta con sé l’intelletto che ha acquisito giocando regolarmente con Dupont, Ntamack, Flament, Cros e Ramos e noi traiamo beneficio dalle sue esperienze. Lo stesso vale per giocatori come Ross Vintcent, un altro ragazzo in grande forma personale, che dà davvero ritmo alla nostra terza linea” ha spiegato il giocatore ex Viadana.

“Il successo in questo torneo per l’Italia è una questione difficile. Non lo vedo in termini di risultati anche se abbiamo aspettative. Quello che vedo è un miglioramento in ogni aspetto misurabile del gioco: le micro battaglie, le misurazioni oggettive. Da ciò, misuriamo come ci sentiamo riguardo a noi stessi: stiamo raggiungendo i nostri standard e così via?” ha concluso Nacho Brex.

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