Sei Nazioni: Irlanda campione in carica ma non in salute, parola di Brian O’Driscoll

L’ex stella del Leinster e della nazionale irlandese ha spiegato tutto il suo scetticismo sulla squadra allenata pro tempore da Simon Easterby

Brian O'Driscoll sul Pro14

Brian O’Driscoll sul Pro14: “In questo momento è meno competitivo” (Ph. Sebastiano Pessina)

Mancano ormai pochi giorni e il Sei Nazioni 2025 sarà realtà, con 5 fine settimana di sfide ad altissimo livello a riempire i pomeriggi e le serate dei tifosi.

Un anno fa a trionfare fu l’Irlanda, la squadra più brava nella gestione dei momenti difficili, ma anche la più dura da incontrare, vista la completezza dell’organico.

A distanza di un anno, quella solidità espressa durante l’edizione 2024 sembra non essere più così indiscutibile, almeno secondo Brian O’Driscoll, opinionista ed ex capitano irlandese con 133 presenze internazionali.

Leggi anche: Sei Nazioni: l’Irlanda perde un elemento chiave per infortunio

Brian O’Driscoll: “C’è ancora qualche dubbio, c’è qualcosa che non va”

Il 2024 è stato un anno positivo per l’Irlanda, che ha pareggiato la serie con gli Springboks in Sudafrica in estate e vinto tre delle sue quattro partite della Autumn Nations Series (successi con Argentina, Australia, Fiji e sconfitta con gli All Blacks), ma il livello complessivo delle prestazioni di novembre 2024 ha suscitato più preoccupazione che serenità.

Lo stesso O’Driscoll non crede che i suoi connazionali riusciranno a raggiungere gli stessi standard delle vittorie ottenute nel 2022 e nel 2023, dopo che in autunno Caelan Doris e compagni hanno evidenaziato diversi alti e bassi.

“C’è ancora qualche dubbio, c’è qualcosa che non va, siamo più o meno la stessa squadra che eravamo ai Mondiali del 2023′”, ha detto a TNT Sports . L’ex stella inglese Austin Healey, anche lui commentatore, è d’accordo con O’Driscoll e ha affermato che gli avversari ora non hanno più paura di affrontare l’Irlanda.

“Negli ultimi 18 mesi, c’è stata paura di giocare contro l’Irlanda. Possono batterti al breakdown, hanno un ritmo di gioco incredibile in termini di ruck e poi hanno Jamison Gibson-Park, che può fare qualsiasi cosa nella red zone. C’è James Lowe che segna mete dal nulla. Hanno creato qualcosa dal nulla in numerose occasioni. In autunno sono andato a tutte le partite e se fossi stato nella squadra avversaria che li affronterà nella prossima partita, non avrei avuto lo stesso fattore di paura”.

O’Driscoll si è chiesto perché ciò fosse possibile e Healey ha pensato che altre squadre avrebbero potuto avere una maggiore consapevolezza delle loro tattiche, soprattutto in attacco. “Penso che altre squadre, le abbiano un po’ elaborate. Hanno capito che se ti tieni in difesa e li lasci giocare, non ti prendono molto sul serio. Non credo che riescano a far passare la palla in modo così efficiente come in precedenza: non sono una minaccia”.

Brian O’Driscoll: “Devi andare a Edimburgo e sappiamo quanto è brava la Scozia lì”

O’Driscoll ritiene che i primi due turni del torneo saranno fondamentali per capire quale livello riuscirà a raggiungere l’Irlanda. Sebbene dovranno scontrarsi con la Francia più avanti, affronteranno l’Inghilterra alla prima giornata e una trasferta a Murrayfield alla seconda giornata. Non un percorso privo di insidie.

“Se vinciamo la prima, fantastico, ma se perdi, allora devi andare a Edimburgo e sappiamo quanto è brava la Scozia lì in questo momento e quanto si stanno leccando i baffi”, ha detto la leggenda irlandese.

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