Il capitano è intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia di Italia-Scozia
Alla vigilia della prima partita del Sei Nazioni 2025 contro la Scozia, il capitano dell’Italia Michele Lamaro ha raccontato come questo Torneo sarà uguale eppure differente da quelli del recente passato.
“C’è sempre tanta energia da parte di noi giocatori: aspettiamo il Torneo per tutto l’anno – ha detto nella conferenza stampa del giorno precedente alla gara – È una cosa che contraddistingue questo periodo dell’anno. Sappiamo però che quello che abbiamo fatto lo scorso anno non basterà per ottenere lo stesso risultato, dobbiamo fare un passo in più per essere sempre più competitivi e le prossime saranno cinque battaglie durissime.”
“Il Sei Nazioni è diverso dalle tournée di estate e autunno – ha proseguito Lamaro, riferendosi agli inizi delle due finestre internazionali, dove sono arrivate le sconfitte con Samoa e Argentina – Siamo arrivati pronti e con la giusta carica all’inizio di questo Torneo. Sappiamo che se non mettiamo il 100% di noi stessi in ogni gara sarà molto difficile riuscire a competere. Avere due partite così importanti all’inizio è solo un ulteriore stimolo.”
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“Noi del gruppo del Benetton veniamo da una stagione fin qui altalenante, ma penso che tra dicembre e gennaio siamo riusciti a ritrovare la quadra e a compattarci come gruppo. Adesso vogliamo portare in Nazionale quella fiducia nei nostri mezzi e quella voglia di ottenere dei risultati importanti che hanno contraddistinto gli ultimi tempi, una cosa che fa la differenza.”
Il Sei Nazioni compie un quarto di secolo con la ventiseiesima edizione che prende le mosse da Parigi: cinque lustri in cui ogni movimento ovale ha costruito ricordi e immagini indelebili.
“La prima vittoria in Scozia, la meta di Kaine Robertson contro il Galles, il drop di Andrea Marcato al Flaminio: sono questi i momenti di Sei Nazioni che sono rimasti con me nel tempo. Se penso a momenti a cui ho preso parte, si riferiscono tutti a partite che abbiamo vinto o che sono state molto importanti, penso che più emozioni del genere riusciremo a far vivere ai tifosi e più riusciremo a farci ricordare.”
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