A Roma arriverà un squadra in grande difficoltà ma pronta per una battaglia disperata senza prigionieri
Il 43-0 subito dal Galles con la Francia nel match di apertura del Sei Nazioni 2025 porta a 13 la striscia record di sconfitte consecutive dei dragoni, sette delle quali nel Torneo. Non solo: era da un test match del 2007 (e dal lontano Cinque Nazioni 1998) che il Galles non marcava nemmeno un punto negli ottanta minuti di gara.
Se a questo aggiungiamo il grave infortunio al ginocchio per Owen Watkin – la cui stagione è con tutta probabilità finita – e quello di Aaron Wainwright che ha lasciato il campo con il volto sanguinante – mettendone in forse la disponibilità per sabato prossimo – risulta abbastanza chiara la difficile condizione in cui si trova la squadra di Warren Gatland.
Il coach neozelandese, la cui riconferma secondo i media gallesi sarebbe strettamente legata all’esito della sfida dell’Olimpico, è consapevole della crescente pressione su di lui e sulla squadra.
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Rispondendo ai giornalisti nel dopo-gara di Parigi ha detto: “Penso che la prossima settimana diventi davvero fondamentale per noi. Non possiamo nasconderci da questo fatto: dobbiamo risolvere un problema che dura da troppo tempo.”
“I giocatori hanno lavorato sodo nelle ultime due settimane – ha continuato Gatland – e penso che siamo abbastanza consapevoli di quanto sia importante questa settimana per noi. Adesso andiamo a Nizza. Siamo laggiù per la settimana. Sarà davvero importante per questo gruppo analizzare la partita di questa sera e capire dove possiamo migliorare. Penso che ci siano stai molti aspetti positivi, in particolare la mischia che è stata buona stasera, alcune cose buone sulla formazione e alcuni set difensivi davvero ottimi. Si tratta di essere intelligenti e riuscire a mettere sotto pressione l’avversario anziché mettere noi stessi.”
Gli fa eco l’ex mediano di apertura della nazionale Dan Biggar che, dai microfoni della tv nazionale, ha definito l’incontro della prossima settimana con l’Italia come “la partita del Galles più importante negli ultimi due decenni.”
Se quindi il difficile e, per alcuni versi, umiliante esordio con la Francia ha lasciato degli strascichi fisici e acuito la pressione psicologica, è ancora più chiaro lo spirito e l’attitudine con cui i gallesi affronteranno gli Azzurri: una battaglia disperata senza fare prigionieri per ottenere quella vittoria nel Sei Nazioni che manca dall’11 marzo 2023, quando il Galles si impose 29-17 proprio a Roma.
In attesa di capire quale Italia vedremo all’esordio con la Scozia il compito degli Azzurri per la prossima settimana è già assegnato: mettere pressione sin dai primi minuti su un avversario “ferito”, minando subito le sue flebili certezze.
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