A poco meno di due settimane dalla ripartenza dello URC, il Direttore Generale del benetton ha parlato di mercato e anche della recente debacle con gli Ospreys
Il focus del rugby italiano al momento è tutto sul Sei Nazioni, ma il 15 febbraio, alla prima pausa dagli impegni degli Azzurri, il Benetton Rugby tornerà in campo per l’undicesimo turno di United Rugby Championship.
A Treviso arriva l’Ulster per quella che a tutti gli effetti è una partita da vincere senza esitazioni. La zona play-off è lontana un punto e i nordirlandesi condividono quota 23 in classifica, due ragioni per cui i biancoverdi dovranno offrire una prestazione di qualità.
L’ultimo impegno di campionato (la sconfitta per 43 a 0 in casa degli Ospreys) non è stato affatto positivo, dunque la squadra allenata da Marco Bortolami dovrà rimettersi subito in carreggiata per non perdere l’opportunità di qualificarsi in primavera ai quarti di finale.
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Antonio Pavanello: “Non potremo più offrire prestazioni come quelle di Swansea ed Edimburgo”
La sconfitta di Swansea è già in archivio, ma il DG Antonio Pavanello, intervistato da La Tribuna di Treviso, usa parole nette per descrivere quella prestazione: «Siamo andati in trasferta con parecchie defezioni, più dei nostri avversari, alcuni convocati hanno vissuto una settimana difficile sul piano della salute, ma non dobbiamo creare alibi. Non ci aspettavamo una partita simile, è stata davvero negativa: abbiamo visto una squadra senza collante e leadership, è mancata anche la giusta disposizione tattica. Giocatori, staff e club non sono stati all’altezza».
Niente ancora è precluso. La graduatoria di URC ha insegnato che può essere estremamente variabile.
«Fortunatamente, se si può dire, la corsa è apertissima. Tutti stanno battendo tutti, puoi salire ai piani alti o scendere improvvisamente a con un risultato. Tra due settimane affronteremo Ulster, bisogna giocarsela fino alla fine. Certo non potremo più offrire prestazioni come quelle di Swansea ed Edimburgo».
Antonio Pavanello: “I ragazzi credono nel nostro progetto”
La vittoria con lo Stade Rochelais in Champions Cup è solo l’ultimo scalpo di una collezione che negli ultimi anni si è fatta sempre più ampia. A livello individuale ci sono molti giocatori che hanno conquistato la ribalta internazionale e Pavanello sa che per avere una squadra competitiva diventa necessario trattenere i pezzi pregiati.
«Non nascondo che in questo periodo alcuni club stranieri ci stanno chiamando, ma abbiamo chiaro in testa quel che vogliamo fare. Vogliamo trattenere tutte le nostre pedine importanti, cosa non facile perché i competitor hanno disponibilità molto superiori. Ma con piacere ed orgoglio vedo che nonostante tutto molti dei nostri hanno prolungato il rapporto con noi. I ragazzi credono nel nostro progetto e nel nostro ambiente, stiamo facendo un buon lavoro, ho fiducia
per il futuro».
Sul fronte del mercato invece è più difficile aspettarsi colpi a sorpresa, vista la campagna di rinnovi.
«Sono pochi i giocatori in scadenza, ne abbiamo mantenuti tanti, il 2026 è il nostro traguardo. Vogliamo mantenere l’ossatura e non prevediamo di fare tanti ritocchi, abbiamo già giocatori di prima fascia da valorizzare, dobbiamo pensare a far crescere il gruppo che abbiamo già a disposizione».
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