La presentazione della partita degli Azzurri che apre la seconda giornata del Torneo
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Sei Nazioni 2025: l’Italia e un pronostico da far rispettare contro il Galles – ph. Sebastiano Pessina
Quando scoccherà il quindicesimo minuto dopo le ore 15 l’arbitro inglese Matthew Carley fischierà forte e il primo pallone di Italia-Galles del Sei Nazioni 2025 sarà alzato al cielo.
Si scoprirà allora il tanto atteso destino della partita che ha fatto versare fiumi di inchiostro a Cardiff come a Roma. Un rumore esterno che potrà avere un peso sugli ottanta minuti che Azzurri e Dragoni andranno ad affrontare, caricati dalle attese e dalle pressioni del mondo attorno a loro: l’Italia nel ruolo di favorita che le è inconsueto e scomodo, il Galles con il macigno sulle spalle delle 13 sconfitte consecutive.
Per la nazionale allenata da Gonzalo Quesada il tema della partita è quello di riuscire a far rispettare il pronostico, dimostrando di essere più forte di questo Galles. Sulla carta l’Italia è migliore degli avversari pressoché in ogni settore del gioco, tranne forse il drive da rimessa laterale.
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Il compito, comunque, passa inevitabilmente da un miglioramento rispetto alla prestazione di Murrayfield di una settimana fa: la difesa ha funzionato bene soltanto a tratti, l’attacco ha stentato anche solo a mettersi in moto.
L’Italia è una squadra che, grazie principalmente al gioco al piede, è capace di occupare il territorio avversario e generare un certo numero di opportunità offensive, ma dall’estate in poi ha dimostrato crescenti limiti nella capacità di trasformarle in punti sul tabellone, che era poi ciò che le aveva permesso di ottenere i risultati del Sei Nazioni 2024.
La prima partita all’Olimpico di questo 2025 sarebbe l’occasione perfetta per rispolverare un po’ della qualità offensiva che ha contraddistinto in tempi recenti la nazionale maggiore.
Il Galles, da par suo, è un animale strano. Ha parzialmente cambiato volto più volte nell’anno trascorso tra la partita di Cardiff del 2024 e l’avvio di questo Sei Nazioni. In Taulupe Faletau ritrova un giocatore che può provare a incrementare la qualità nel portare il pallone, anche se il leggendario numero 8 ha sempre espresso il meglio della sua potenza negli spazi, piuttosto che nel muro contro muro. In Jac Morgan ha un capitano che semplicemente non conosce il significato della parola: arrendersi. E i buoni giocatori non mancano, ma in questo momento il valore prodotto dai vari elementi non riesce a essere superiore alla somma delle parti.
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Contro la Francia, nei brevi periodi di possesso, il Galles è andato a infrangersi in maniera banale contro il muro avversario. Ha giocato arretrando, ha cercato di muovere tanto il pallone senza avanzamento, portandosi la pressione addosso. Ha usato pochissimo il piede, per ragioni misteriose.
L’Italia appare superiore nel gioco tattico, in mischia ordinata, nello scontro fisico e nelle capacità di interpretare il gioco rotto. In mezzo al campo la qualità di Menoncello e Brex può davvero fare la differenza contro una coppia come Eddie James, molto talentuoso ma acerbo, e Nick Tompkins, esperto ma un po’ lento per un ruolo difensivo delicato come quello del 13.
Alla fine, però, tutto si riconduce alla capacità di scendere in campo ed eseguire, come ha sottolineato Michele Lamaro alla vigilia dell’incontro. I pronostici, i calcoli sulla carta, le teorie tattiche e tecniche basate sulle partite passate hanno un valore relativo. Quello che conta in questa partita, più di ogni altra cosa, è la capacità mentale, morale, psicologica di scendere in campo e dare, individualmente e collettivamente, il meglio di ciò che si può offrire. Di rispettare, insomma, l’immagine di sé stessi che si è data all’esterno e che ha fatto sì che certi pronostici fossero formulati. E che vinca il migliore.
Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Luca Rizzoli, 18 Marco Riccioni, 19 Dino Lamb, 20 Ross Vintcent, 21 Manuel Zuliani, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacopo Trulla
Galles: 15 Blair Murray, 14 Tom Rogers, 13 Nick Tompkins, 12 Eddie James, 11 Josh Adams, 10 Ben Thomas, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Jac Morgan (Capitano), 6 James Botham, 5 Freddie Thomas, 4 Will Rowlands, 3 Henry Thomas, 2 Evan Lloyd, 1 Gareth Thomas
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Keiron Assiratti, 19 Teddy Williams, 20 Aaron Wainwright, 21 Rhodri Williams, 22 Dan Edwards, 23 Josh Hathaway
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