Sei Nazioni: le pagelle di Italia-Galles

Un’ora di alto livello per gli Azzurri, tra i quali spiccano delle grandi prestazioni, poi un finale di sofferenza dove non tutta la panchina è entrata bene in partita. I nostri voti

Sei Nazioni: le pagelle di Italia-Galles (ph. Sebastiano Pessina)

Sei Nazioni: le pagelle di Italia-Galles (ph. Sebastiano Pessina)

Sotto il diluvio dell’Olimpico l’Italia porta a casa un successo importantissimo, batte il Galles 22-15 e sblocca il suo Sei Nazioni. Gli Azzurri dominano per 60 minuti, guidano sempre il match ma non riescono a chiuderlo, subendo la rimonta gallese nel finale. La squadra di Quesada però si ritrova nel momento più difficile, con una difesa strepitosa in 13 contro 15 a tempo scaduto che vale la prima vittoria del 2025. Ecco i nostri voti.

Guarda gli highlights della vittoria dell’Italia sul Galles

Sei Nazioni: le pagelle di Italia-Galles

Tommaso Allan 6.5 – Un primo tempo da leader. Precisissimo al piede e nessun errore nella gestione del gioco: dalla sua presa aerea contro Ben Thomas nasce l’unica meta degli Azzurri. Cala un po’ nella ripresa e sbaglia due calci non impossibili, ma la sua prestazione resta comunque di buona fattura.

Ange Capuozzo 7 – Trasforma in meta l’unico pallone avuto a disposizione, ma soprattutto salva miracolosamente su Josh Adams nel primo tempo, quando Tomos Williams lo imbecca con una magia e gli apre un’autostrada verso l’area di meta. Va a prendersi chiunque in difesa, pure Faletau.

Juan Ignacio Brex 6 – Oggi c’era poco da gestire col pallone in mano. Bisognava placcare e difendere e il centro azzurro lo ha fatto, pur senza brillare: due placcaggi dominanti comunque, mica poco.

Tommaso Menoncello 6.5 – Pronti via piazza un placcaggio durissimo su Josh Adams. Nel primo tempo si fa sentire in più occasioni in difesa, nella ripresa cala un po’.

Monty Ioane 6.5 – Non tocca tantissimi palloni, ma vince delle battaglie aeree importanti e va a mettere tanta pressione su Murray, spesso placcato alle gambe e messo in condizione di non nuocere dall’ala azzurra.

Paolo Garbisi 7 – La giocata break+calcetto con cui inventa la meta di Capuozzo varrebbe da sé il voto. Sotto il diluvio e col pallone zuppo mostra grande solidità nella gestione del gioco, anche al piede, oltre alla solita concretezza difensiva. (Jacopo Trulla 6.5 – Bravissimo a fermare Freddie Thomas, costretto a un doppio (triplo) movimento per marcare e che si vede di conseguenza annullare la meta)

Martin Page-Relo 6.5 – Un solo errore nel primo tempo su un calcio dalla base, per il resto gestisce benissimo il primo tempo degli Azzurri senza strafare ma senza sbagliare. Nella ripresa forse poteva dare un’ulteriore accelerata per chiudere il match. Prende un palo da casa sua, sfortunato. (Alessandro Garbisi 6 – Negli ultimi minuti l’Italia il pallone lo vede pochissimo. Un paio di buoni calci dalla base per togliere pressione)

Lorenzo Cannone 8 – Alla prima occasione fa capire l’antifona al povero Ben Thomas, steso con un placcaggio da chiropratico. La sua partita è devastante: conquista 2 turnover che portano a 2 calci messi dentro da Allan, placca tutto quello che c’è da placcare (17 interventi in totale) ed è anche l’azzurro più avanzante con 43 metri fatti a contatti e 86 metri guadagnati in totale dopo il placcaggio.

Michele Lamaro 6.5 – Se l’Italia è così ordinata nei primi 60 minuti il merito è anche del suo capitano, che come sempre fa il suo anche in difesa (10 placcaggi su 12). Col senno di poi è ovviamente troppo facile, ma forse sul 16-3 si poteva cercare la rimessa laterale per chiudere la partita e non infilarsi in una girandola di piazzati che alla fine ha tenuto il Galles in gioco fino alla fine. (Manuel Zuliani 7.5 – In 14 minuti mette insieme 2 placcaggi dominanti e soprattutto conquista il tenuto che spegne le speranze gallesi e sigilla una splendida difesa in 13 contro 15)

Sebastian Negri 7.5 – Mette subito sotto pressione su Freddie Thomas in rimessa laterale, tanto che dopo 3 touche Gatland è costretto a cambiare e sposta davanti Faletau. Dalle sue parti i gallesi non fanno un metro, in attacco è sempre avanzante e soprattutto assorbe tanti uomini a ogni contatto. (Ross Vintcent 5.5 – Un po’ appannato. Sarebbe servito il suo dinamismo nel finale)

Federico Ruzza 6 – Bene nel primo tempo, nella ripresa cala un po’, si vede meno in mezzo al campo e fatica di più anche in touche. Quando esce, però, l’Italia perde un po’ di ordine (Dino Lamb 5 – Non riesce a fare la differenza nel finale. Cede in occasione della meta di punizione, che paga con un giallo)

Niccolò Cannone 7 – 80 minuti di grande sostanza. Si carica sulle spalle la difesa azzurra e vince sempre la collisione, in attacco e in difesa (dove mette a segno 11 placcaggi). Lotta col fiato che gli è rimasto nella grande difesa finale.

Simone Ferrari 7 – Se la mischia è la nota più positiva di queste prime due giornate italiane di Sei Nazioni è tanto merito suo. Gareth Thomas non può nemmeno pensare di impensierirlo, può solo cercare di reggere finché può. Ancora un’ottima partita anche in campo aperto (Marco Riccioni 5.5 – Solido ma non dominante in mischia, paga per tutti in occasione del primo giallo)

Giacomo Nicotera 6.5 – Gran primo tempo a livello difensivo, anche se concede un calcio di punizione evitabile, ma conquista 3 turnover fondamentali. Cala un po’ al lancio nella ripresa (Gianmarco Lucchesi 5.5 – In touche balbetta un po’. Non riesce a fare la differenza in difesa)

Danilo Fischetti 7.5 – Mette subito le cose in chiaro fin dalla prima mischia. Thomas vive 40 minuti da incubo, poi Gatland lo cambia ma anche contro un Assiratti più fresco il pilone azzurro non cede di un centimetro. Solita partita da gladiatore in mezzo al campo con il 100% di placcaggi riusciti, 11 su 11. (Luca Rizzoli 5.5 – Prende l’unico calcio contro in mischia degli Azzurri, contro Assiratti)

A cura di Francesco Palma

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