La sfida di Murrayfield è già un crocevia fondamentale per chi vuole vincere il torneo
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Sei Nazioni: Scozia-Irlanda vale la testa della classifica. La preview del match (Ph. Paul Faith/AFP)
Dopo la sconfitta della Francia a Twickenham contro l’Inghilterra, la partita di Murrayfield tra Scozia e Irlanda vale già la testa solitaria della classifica del Sei Nazioni dopo due giornate. Al termine del match, infatti, ci sarà una sola squadra su sei ancora a punteggio pieno: tutte le altre avranno una vittoria e una sconfitta mentre il Galles è il fanalino di coda con un solo punto di bonus e 0 vittorie. Calcio d’inizio di Scozia-Irlanda alle ore 16.
Aggiornamento: forfeit per Mack Hansen. Al suo posto Calvin Nash.
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La Scozia ha una grandissima occasione, quella che attende da anni: battere l’Irlanda significherebbe conquistare il primo posto in classifica e poter conquistare un primo vantaggio non solo sui Verdi, ma anche sulla Francia.
Dall’altra parte l’Irlanda deve vincere per mettere realmente le basi per il tris, dopo le vittorie del 2023 e 2024, considerando che poi avrà la possibilità di giocare l’altro big match contro la Francia in casa.
La prima battaglia sarà nel punto d’incontro. La Scozia ha già dimostrato di avere un attacco pericolosissimo dopo le 5 mete segnate all’Italia, marcature nate soprattutto dai tanti palloni veloci che la squadra di Townsend è riuscita ad ottenere dal breakdown. Gli scozzesi sono riusciti a tirare fuori il pallone dalla ruck entro 3 secondi nell’89.12% dei casi, e proprio quella superiorità nel punto d’incontro si è rivelata decisiva per battere gli Azzurri.
Dall’altra parte, invece, il punto d’incontro è stata la chiave del match tra Inghilterra e Irlanda. La squadra di Easterby infatti ha fatto una fatica enorme nel primo tempo proprio a causa della pressione messa dai fratelli Curry e da Ben Earl nei raggruppamento, soffrendo tantissimo nel primo tempo. Quando poi nella ripresa i Verdi hanno rimesso a posto le cose in mezzo al campo la partita è cambiata radicalmente, ma a Murrayfield non potranno permettersi di aspettare 40 minuti per diventare competitivi nel breakdown.
Sempre parlando di attacco, sarà una grandissima sfida fra trequarti. Intanto Sam Prendergast è chiamato ad essere all’altezza delle aspettative di fronte al numero 10 più talentuoso del mondo, Finn Russell. E poi entrambe le squadre proveranno a guadagnare metri davanti per poter innescare le loro ali: da una parte Graham e Van der Merwe, i migliori marcatori della storia della nazionale scozzese, dall’altra James Lowe e Mack Hansen. Giocatori capaci di inventare mete in qualsiasi momento e in qualsiasi occasione.
Sia Scozia che Irlanda, però, hanno avuto dei momenti di black out. La squadra di Townsend pur dominando il primo tempo non è riuscita a chiudere la partita contro l’Italia, subendo la rimonta della squadra di Quesada nella ripresa e andando in grande difficoltà nella prima parte della ripresa. Dopo il 19-19 di Brex addirittura l’Italia sembrava poter davvero ribaltare la partita, e ci è voluta una delle migliori giocate di Darcy Graham (e un errore difensivo evitabile da parte degli Azzurri, come sottolineato da Quesada) per rimettere a posto le cose.
Dall’altra parte, detto già del primo tempo di sofferenza al cospetto degli inglesi, l’Irlanda ha concesso due mete negli ultimi 5 minuti. A partita già chiusa, certo, ma che sono comunque valse il punto di bonus all’Inghilterra e soprattutto non sono un segnale incoraggiante a livello di tenuta e compattezza difensiva, una delle chiavi dei successi irlandesi negli ultimi anni.
Francesco Palma
Sei Nazioni: le formazioni di Scozia-Irlanda
Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Darcy Graham, 13 Huw Jones, 12 Tom Jordan, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 Ben White, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Matt Fagerson, 5 Grant Gilchrist, 4 Jonny Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Dave Cherry, 1 Rory Sutherland
A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Pierre Schoeman, 18 Will Hurd, 19 Sam Skinner, 20 Gregor Brown, 21 Jamie Ritchie, 22 Jamie Dobie, 23 Stafford McDowall
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Calvin Nash, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 James Lowe, 10 Sam Prendergast, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris (c), 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 Tadhg Beirne, 4 James Ryan, 3 Finlay Bealham, 2 Rónan Kelleher, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Dan Sheehan, 17 Cian Healy, 18 Thomas Clarkson, 19 Ryan Baird, 20 Jack Conan, 21 Conor Murray, 22 Jack Crowley, 23 Garry Ringrose
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