Le parole del seconda linea nella marcia d’avvicinamento alla sfida con i Bleus
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Italia, Riccardo Favretto: “Il gruppo sta attraversando un buon momento. Ora pensiamo alla Francia” ph.-S.pessina
Dopo aver giocato e vinto nel fine settimana con la maglia del Benetton Rugby (ingresso al 56′), nell’affermazione dei veneti contro l’Ulster, Riccardo Favretto è pronto a preparare insieme ai suoi compagni di nazionale la partita contro la Francia, valida per il terzo turno del Sei Nazioni 2025.
Italia, Riccardo Favretto: “Il gruppo sta attraversando un buon momento. Ora pensiamo alla Francia”
Intervistato dai media nella videoconferenza odierna organizzata dalla FIR, l’avanti che ha messo insieme 4 caps con la maglia azzurra ha detto: “Nel gruppo-squadra c’è un buon umore, anche perché i risultati ottenuti dal Benetton e dalle Zebre aiutano a tenere alta la positività del gruppo. Si sta facendo un grande lavoro sia con le franchigie sia con la nazionale”.
Un punto di vista sulle attese per il suo Sei Nazioni: “Mi sento maturato. Quando ho esordito nel torneo avevo 19 anni, venivo da una buona stagione con Treviso e pur essendo giovane avevo trovato continuità: avevo vissuto la convocazione e il debutto come una ciliegina sulla torta. Poi sono stato lontano per diverso tempo dal gruppo della nazionale: questo paradossalmente mi ha dato tempo, ho perfezionato delle cose e ho portato avanti una crescita sotto tanti punti di vista. Rispetto al 2021 sono un giocatore diverso, ma anche rispetto al 2024. Con Treviso gioco da seconda linea, che è il mio ruolo preferito: so di essere duttile, in mischia posso giocare sia da seconda che da terza linea, ma da seconda linea mi trovo meglio; posso gestire la touche o essere importante per quel fondamentale mettendo a disposizione la mia altezza e la mia velocità a terra. Sono una seconda linea abbastanza mobile”.
Sulla Francia, in vista del prossimo incontro del torneo, in programma domenica 23 alle ore 16 all’Olimpico: “La Francia sarà agguerrita, indipendentemente da tutto e dalla sconfitta contro l’Inghilterra. Sappiamo che è una squadra in continua evoluzione e che sa sempre mettere in difficoltà gli avversari. La disciplina? L’anno scorso hanno avuto dei problemi in questo aspetto e noi siamo stati bravi a cogliere le occasioni. Quest’anno il discorso non cambia, come in ogni partita: siamo una squadra matura che ha dimostrato di cogliere le occasioni quando gli vengono poste davanti. Sarà cruciale da parte nostra tenere un livello di disciplina alto per non concedergli troppo”.
La taglia e le dimensioni degli avanti della Francia: “Ci prepariamo alla partita pensando al nostro piano di gioco. Sappiamo che loro hanno tanti kili a disposizione davanti, ma pensiamo anche che provare “a metterci gambe” per farli correre potrebbe essere un qualcosa che li mette in difficoltà”.
Sul suo idolo: “Fino all’Under 16 io ho giocato come centro, poi ho cambiato ruolo. Adesso un giocatore a cui guardo è Grégory Alldritt: non ci ho giocato contro in Champions Cup con Treviso, ma l’idea di essere sullo stesso campo con lui mi dà tanto orgoglio a livello personale”.
In generale Favretto chiude dicendo: “In ogni partita è importante cercar di comandare il gioco o indirizzare la gara verso il proprio piano tattico. Giochiamo al massimo livello contro giocatori di caratura internazionale assoluta, come Dupont: questo per noi è un orgoglio e anche uno sprone a dare qualcosa in più dall’inizio alla fine”.
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